23-06-2012, 03:47 PM
T'Kaat
Vulcan/Q
{ Plancia | Helm Console } Al momento di euforia si aggancia anche una sfumatura di soddisfazione, per motivi del tutto alieni alla missione. Una parte semi-conscia della sua mente, infatti, sta rielaborando con gusto quei pochi attimi da poco trascorsi durante i quali l’Ufficiale Scientifico ha fatto un’osservazione... illogica. “Dovrebbe essere alla sua postazione, T’Kaat”, aveva detto. “Pft, vecchio Romolo. Sai bene quanto me che anche questa è la mia postazione”, gli aveva risposto mentalmente - ebbene sì, aveva preso a chiamarlo ‘Romolo’, tra sé e sé. Lo sapeva benissimo, quindi aveva fatto quell’osservazione imprecisa solo per dimostrarle di essere andato a consultare il suo fascicolo? Un’ipotesi interessante, che la suddetta regione remota della sua mente sta ora considerando sempre più in silenzio, perché mentre le sue pupille si spostano ora sulla visuale di poppa, ora sulla console dei comandi di navigazione, c’è un’altra delle cose dette dal Comandante Salkhar ad occupare i suoi pensieri più consci. Il Capitano è stato sollecitato a fornire i dettagli della missione, dettagli che, per parte sua, aspetta quasi famelicamente. Se solo non fosse che al momento Harris sembra impegnato a risolvere certe incomprensioni con l’Ingegnere Capo.
Con un sopracciglio appena appena più in alto dell’altro, aggiorna la rotta di 2 mark e scambia un’occhiata con il Navigatore. A lei il ragionamento del Tenente Comandante Sokolov è sembrato corretto: la velocità di curvatura 8 è disponibile, lei stessa la sta usando; se quell’umano è stato abbastanza sveglio da calcolare la possibilità di recuperare anche 0.2/0.3 punti in più rispetto al warp 7 da alternare che gli è stato suggerito, è solo ammirevole. Che la distrazione alla base del misunderstanding da parte del Capitano sia legata alla missione? Per farli partire in quel modo, deve essere qualcosa di veramente serio. Ma quanto serio?
Fortunatamente, è ben addestrata ed abituata a mostrare un aspetto e comportamento esteriore perfettamente neutro e composto anche mentre le sue sinapsi compiono voli pindarici (come spesso accade), altrimenti sul suo viso ci sarebbero un alternarsi di poco professionali accigliamenti e sogghigni. Rivolge una rapidissima occhiata al Primo Ufficiale, una giovane donna di origine indubbiamente betazoide. Che stia sentendo anche i suoi pensieri? Di quale tipo sono le sue capacità? Sia empatiche che telepatiche?
Qualsiasi sua curiosità su questo fronte, tuttavia, viene interrotta dalla voce del Capitano Harris, che in fin dei conti non ha fatto aspettare poi troppo per fornire qualche risposta. Parziale, certo, ma sufficientemente significativa per il momento. Il nome dell’Ammiraglio le è familiare, ma in un modo molto vago. Non le è mai importato molto di Alti Comandi e politica, il contenuto di una provetta ha sempre stuzzicato la sua attenzione ben di più che qualsiasi confabulazione sui bilanci di potere. È anche vero, però, che non è necessario uno statista ad intuire che deve esserci qualcos’altro sotto: ha avuto modo di osservare diversi esempi di ciò che i terrestri intendono con ‘pazzo’, e le sfumature possibili le sono sembrate molto diverse. A volte, lei stessa è stata definita in quel modo dai suoi compagni di studi, ed in quel caso, aveva dedotto, il termine fungeva da sinonimo per ‘buffone’. In altre situazioni, invece, il discorso rientrava di più in un campo medico-clinico, tant’è che in Accademia erano previsti perfino dei test psicologici molto seri in proposito. Non le appare chiaro, dunque, come un ‘pazzo’ possa essere un Ammiraglio benvoluto da buona parte del Comando di Flotta. È un buffone, è pericoloso, è un buffone pericoloso o... cosa? Sta di fatto che l’idea di posizionarsi davanti ad un'altra nave federale sbandierando direttamente un allarme rosso stride con la sua inclinazione all’esplorazione pacifica - non solo della galassia, ma anche dell’animo e della intenzioni altrui.
« Signore? » esordisce, ruotando il capo appena quanto basta per avere ancora la visuale sullo schermo ma poter anche rivolgersi con la coda dell’occhio al Capitano. « Se questo individuo agisce in maniera così contraddittoria, la logica suggerisce essere più prudente un contatto meno provocatorio. Non pensa che un allarme giallo possa essere sufficiente? » È la prima volta che si rivolge ad Harris per qualcosa che va al di là della mera conferma dell’esecuzione degli ordini, ma nel suo tono e nei suoi movimenti non c’è ansia, non c’è tremore, non c’è emozione alcuna. Il suo cervello ha ricevuto dei dati, li ha rielaborati ed è giunto ad una conclusione diversa. Per quanto quei dati possano essere incompleti, ritiene suo onere fornire in ogni caso anche la propria analisi.