04-03-2013, 01:44 PM
Erza Scarlett
Betazoid
Erza Scarlett si trovava su vulcano in licenza.
Consigliere della Flotta Stellare, assegnata alla USS Voyager A subito dopo il diploma in Accademia. Dopo qualche tempo dalla partenza della Voyager, aveva però avvertito il desiderio di imparare ad utilizzare la meditazione vulcaniana per imparare a resistere alla gran quantità di segnali empatici che riceveva suo malgrado, essendo una betazoide.
Era piuttosto sensibile ai flussi empatici, sebbene avesse imparato a controllarli grazie all'istruzione impartitale su Betazed. Nonostante questo, ogni volta che si trovava nelle vicinanze di qualcuno che soffriva terribilmente, provava lei stessa la medesima sofferenza fino a quasi sentire il cervello scoppiare e senza riuscire a poter fare quindi nulla di utile.
Doveva quindi mitigare questa cosa. Imparare a percepire la sofferenza e le altre emozioni altrui, senza però lasciarsi soffocare. Essendo lei stessa il consigliere, non ebbe nessun altro a cui chiedere consiglio se non al capitano della nave, che le consigliò di prendersi un periodo di licenza e stare su Vulcano dove i vulcaniani avrebbero potuto aiutarla. Sarebbe poi tornata a bordo il prima possibile.
Era appena arrivata sul pianeta a bordo di un cargo passeggeri ed indossava ancora la divisa della Flotta Stellare, impugnando nella mano sinistra un borsone con i pochi effetti personali che si era portata dietro: qualche abito civile, una foto dei suoi genitori e il ciondolo che le aveva regalato il padre anni prima.
Si incamminò quindi verso il centro di meditazione che aveva precedentemente contattato e in cui avrebbe alloggiato nei giorni successivi.
Consigliere della Flotta Stellare, assegnata alla USS Voyager A subito dopo il diploma in Accademia. Dopo qualche tempo dalla partenza della Voyager, aveva però avvertito il desiderio di imparare ad utilizzare la meditazione vulcaniana per imparare a resistere alla gran quantità di segnali empatici che riceveva suo malgrado, essendo una betazoide.
Era piuttosto sensibile ai flussi empatici, sebbene avesse imparato a controllarli grazie all'istruzione impartitale su Betazed. Nonostante questo, ogni volta che si trovava nelle vicinanze di qualcuno che soffriva terribilmente, provava lei stessa la medesima sofferenza fino a quasi sentire il cervello scoppiare e senza riuscire a poter fare quindi nulla di utile.
Doveva quindi mitigare questa cosa. Imparare a percepire la sofferenza e le altre emozioni altrui, senza però lasciarsi soffocare. Essendo lei stessa il consigliere, non ebbe nessun altro a cui chiedere consiglio se non al capitano della nave, che le consigliò di prendersi un periodo di licenza e stare su Vulcano dove i vulcaniani avrebbero potuto aiutarla. Sarebbe poi tornata a bordo il prima possibile.
Era appena arrivata sul pianeta a bordo di un cargo passeggeri ed indossava ancora la divisa della Flotta Stellare, impugnando nella mano sinistra un borsone con i pochi effetti personali che si era portata dietro: qualche abito civile, una foto dei suoi genitori e il ciondolo che le aveva regalato il padre anni prima.
Si incamminò quindi verso il centro di meditazione che aveva precedentemente contattato e in cui avrebbe alloggiato nei giorni successivi.