08-11-2013, 01:35 PM
Vrih s'Kiell
Romulan
Il Generale era rimasto in disparte fino a quel momento, lasciando che padre e figlio si chiarissero.
Era già al corrente di tutto ciò che era stato detto, e nella sua mente non potè fare a meno di ringraziare la prestanza di Maiek, che all'epoca della guerra civile tra Terrh e S'task, aveva aiutato il secondo a fuggire. Concedendo, di fatto, una speranza di rinascita all'Impero.
Ora c'era un legittimo pretendente al trono che aveva intenzione di sfidare e minacciare l'attuale Imperatore su tutti i fronti, ed avrebbe avuto l'adeguata sicurezza. La Tal Shiar era dalla sua parte.
Senza dubbio Maiek S'Rehu aveva già afferrato il motivo della sua presenza lì insieme a loro, ma Vrih ci tenne comunque ad espimerlo ad alta voce. E io, io ti aiuterò, Mio Signore.
Gli ci era voluta una grande forza di volontà per dire quelle due ultime parole, quelle parole che erano le stesse che aveva riservato all'Imperatore Terrh quelle poche volte che si erano visti o avevano parlato. Gli aveva sempre dato fastidio pronunciarle in direzione di un "sovrano fasullo", ma ora, rivolgendole a Neriòs, a quel ragazzo giovane ma con la preparazione adeguata e l'abilità per diventare Imperatore, era stato quasi contento di pronunciarle.
Era già al corrente di tutto ciò che era stato detto, e nella sua mente non potè fare a meno di ringraziare la prestanza di Maiek, che all'epoca della guerra civile tra Terrh e S'task, aveva aiutato il secondo a fuggire. Concedendo, di fatto, una speranza di rinascita all'Impero.
Ora c'era un legittimo pretendente al trono che aveva intenzione di sfidare e minacciare l'attuale Imperatore su tutti i fronti, ed avrebbe avuto l'adeguata sicurezza. La Tal Shiar era dalla sua parte.
Senza dubbio Maiek S'Rehu aveva già afferrato il motivo della sua presenza lì insieme a loro, ma Vrih ci tenne comunque ad espimerlo ad alta voce. E io, io ti aiuterò, Mio Signore.
Gli ci era voluta una grande forza di volontà per dire quelle due ultime parole, quelle parole che erano le stesse che aveva riservato all'Imperatore Terrh quelle poche volte che si erano visti o avevano parlato. Gli aveva sempre dato fastidio pronunciarle in direzione di un "sovrano fasullo", ma ora, rivolgendole a Neriòs, a quel ragazzo giovane ma con la preparazione adeguata e l'abilità per diventare Imperatore, era stato quasi contento di pronunciarle.