27-01-2014, 05:08 PM
Nérios Aev s'Rehu
Vulcan/Romulan
Mentre parlo col pretore non posso fare a meno di cambiare l'idea che mi ero fatto in precedenza su di lui. Il fatto che non sia riuscito a sconfiggere mio zio, non significa necessariamente che sia un inetto. Mi ritrovo quindi a pensare. Ora più che altro mi sembra un individuo pericoloso, pronto a sfruttarmi per riottenere quel potere che gli è stato strappato dall'imperatore. Un potere che, se tornasse a lui, renderebbe la figura dell'imperatore inutile e strettamente cerimoniale. Non posso negare, nemmeno a me stesso, che quest'idea non mi piace per niente: se l'idea di diventare l'imperatore un po' mi spaventa, visto gli impegni che comporterebbe, non per questo ho intenzione di diventare un imperatore senza alcun potere.
Nonostante questa considerazione sulla possibile pericolosità del pretore, sono anche consapevole che le sue parole non contengono - almeno per adesso - nessuna richiesta di restituzione dei poteri propri del suo ruolo. Si tratta soltanto di una specie di dimostrazione di forza. Mi sta dicendo, quindi, che il suo aiuto sarebbe fondamentale nel confrontarmi con mio zio, nonostante i suoi poteri siano minori di quelli dei pretori del passato. In altre parole, non devo assolutamente sottovalutarlo o potrei pagarne le conseguenze. Ma ora non posso permettermi di andare avanti senza il suo aiuto, perché se si mettesse dalla parte di mio zio le cose diventerebbero problematiche.
"In molti aspetti il comportamento di mio zio è stato (ed è ancora) disdicevole, e me ne dispiaccio." Affermo quindi, stando attento a non fare alcuna promessa di cui in futuro potrei pentirmi. "Ma quello che mi preoccupa di più adesso è la situazione esterna e la minaccia federale-klingon. E per risolvere questo problema ho bisogno del suo aiuto, pretore."
Nonostante questa considerazione sulla possibile pericolosità del pretore, sono anche consapevole che le sue parole non contengono - almeno per adesso - nessuna richiesta di restituzione dei poteri propri del suo ruolo. Si tratta soltanto di una specie di dimostrazione di forza. Mi sta dicendo, quindi, che il suo aiuto sarebbe fondamentale nel confrontarmi con mio zio, nonostante i suoi poteri siano minori di quelli dei pretori del passato. In altre parole, non devo assolutamente sottovalutarlo o potrei pagarne le conseguenze. Ma ora non posso permettermi di andare avanti senza il suo aiuto, perché se si mettesse dalla parte di mio zio le cose diventerebbero problematiche.
"In molti aspetti il comportamento di mio zio è stato (ed è ancora) disdicevole, e me ne dispiaccio." Affermo quindi, stando attento a non fare alcuna promessa di cui in futuro potrei pentirmi. "Ma quello che mi preoccupa di più adesso è la situazione esterna e la minaccia federale-klingon. E per risolvere questo problema ho bisogno del suo aiuto, pretore."