22-05-2014, 11:18 AM
Nérios Aev s'Rehu
Vulcan/Romulan
A quanto pare è tutto pronto. L'unica cosa rimasta è avvisare chi ci aiuterà a compiere questo colpo di stato ed iniziare l'operazione. Prendo atto delle parole del generale con un leggero cenno della testa, per poi riflettere sulle parole del mio padre adottivo. Non posso negare che Maiek si sta esponendo molto, ma non dubito della sua lealtà: tra tutti i presenti, senza offesa verso Vrih, è la persona di cui mi fido di più. È l'uomo che ha iniziato tutto questo, salvandomi la vita, ed è l'uomo che mi ha cresciuto. Magari non era esattamente suo obbiettivo portare alla caduta di mio zio, c'è sempre la possibilità che volesse farmi fare una vita tranquilla, lontano dai pericoli di corte, ma è evidente che ha intenzione di appoggiarmi. Altrimenti mi avrebbe già fermato.
"Concordo col Presidente s'Rehu. Un cambio non previsto di agenti potrebbe allertare l'Imperatore." Affermo, senza nemmeno considerare di chiedere se Maiek si fida di tutti gli agenti in questione: nella Tal'Shiar le persone di dubbia lealtà non durano a lungo. Non commento la parte sul discorso da fare al popolo, approvandola col mio silenzio: rivelare la verità sulla salita al trono di mio zio a tutti gli abitanti dell'Impero è qualcosa che desidero fortemente. In questo modo, finalmente il nome di mio padre sarà libero da ogni macchia. Non solo la sua identità è stata nascosta, avvolta in un spesso velo di bugie, ma è stato anche accusato di alto tradimento in modo da giustificarne l'assassinio. È qualcosa che non posso assolutamente accettare. "Quindi siamo quasi pronti ad agire." Commento semplicemente, per poi rivolgermi al Pretore. "Pretore s'Khev, allora la avviseremo appena l'operazione partirà. Si tenga pronto."
"Concordo col Presidente s'Rehu. Un cambio non previsto di agenti potrebbe allertare l'Imperatore." Affermo, senza nemmeno considerare di chiedere se Maiek si fida di tutti gli agenti in questione: nella Tal'Shiar le persone di dubbia lealtà non durano a lungo. Non commento la parte sul discorso da fare al popolo, approvandola col mio silenzio: rivelare la verità sulla salita al trono di mio zio a tutti gli abitanti dell'Impero è qualcosa che desidero fortemente. In questo modo, finalmente il nome di mio padre sarà libero da ogni macchia. Non solo la sua identità è stata nascosta, avvolta in un spesso velo di bugie, ma è stato anche accusato di alto tradimento in modo da giustificarne l'assassinio. È qualcosa che non posso assolutamente accettare. "Quindi siamo quasi pronti ad agire." Commento semplicemente, per poi rivolgermi al Pretore. "Pretore s'Khev, allora la avviseremo appena l'operazione partirà. Si tenga pronto."