25-07-2014, 08:57 AM
Emil Sheppard
Human
L'ammiraglio Sheppard era seduto alla sua scrivania, nel suo alloggio al Quartier Generale della Flotta Stellare. Era in attesa di notizie sulla missione in corso: informazioni sulla Triade e sulla localizzazione di Claire Mayfair. Voleva farla pagare ai quei maledetti terroristi: chi osava toccare la sua Sezione 31 incorreva nella sua ira. Quando dal terminale fuoriuscì l'inconfondibile suono che segnalava l'arrivo di un nuovo messaggio, si affrettò a controllare, rimanendo un po' deluso dal fatto che il messaggio non provenisse dal network interno della Sezione 31. Chi lo disturbava in un momento così delicato?
Mentre leggeva il breve ma cortese messaggio la sua delusione si trasformò in ira. Ancora? Non era bastata la punizione che aveva dato a Ruthven? Anche Pike ci si metteva? E quel McCoy... no, lui probabilmente era solo una marionetta, mossa dai suoi nemici, da coloro che avevano deciso di approfittare della situazione della Sezione 31 per buttarlo giù. Non che avesse intenzione di permetterglielo: la Sezione 31 era sua, soltanto sua.
Per un attimo ebbe la tentazione di ignorare il messaggio e proseguire nel suo lavoro come se non fosse mai arrivato, ma non era sicuro che fosse una mossa che gli conveniva. Aveva parecchi nemici anche all'interno del Comando di Flotta. Sicuramente avrebbero approfittato del suo non presentarsi all'esame per dichiararlo automaticamente non idoneo al ruolo che stava ricoprendo. Quindi avrebbe dovuto incontrare quel McCoy e avrebbe dovuto convincerlo, con le buone o con le cattive, che lui era la persona migliore per ricoprire il ruolo di capo della Sezione 31. E, in ogni caso, aveva fino al giorno dopo il tempo di muovere le acque dove sapeva lui. Per fortuna, c'erano ancora molti dentro il Comando e la sezione medica della Flotta che gli dovevano dei favori. Così rispose:
Egr. Comandante McCoy,
cercherò di ritagliare del tempo dai miei impegni per presentarmi all'incontro. Sarà un piacere conoscerla.
Cordiali saluti,
Ammiraglio Sheppard
Mentre leggeva il breve ma cortese messaggio la sua delusione si trasformò in ira. Ancora? Non era bastata la punizione che aveva dato a Ruthven? Anche Pike ci si metteva? E quel McCoy... no, lui probabilmente era solo una marionetta, mossa dai suoi nemici, da coloro che avevano deciso di approfittare della situazione della Sezione 31 per buttarlo giù. Non che avesse intenzione di permetterglielo: la Sezione 31 era sua, soltanto sua.
Per un attimo ebbe la tentazione di ignorare il messaggio e proseguire nel suo lavoro come se non fosse mai arrivato, ma non era sicuro che fosse una mossa che gli conveniva. Aveva parecchi nemici anche all'interno del Comando di Flotta. Sicuramente avrebbero approfittato del suo non presentarsi all'esame per dichiararlo automaticamente non idoneo al ruolo che stava ricoprendo. Quindi avrebbe dovuto incontrare quel McCoy e avrebbe dovuto convincerlo, con le buone o con le cattive, che lui era la persona migliore per ricoprire il ruolo di capo della Sezione 31. E, in ogni caso, aveva fino al giorno dopo il tempo di muovere le acque dove sapeva lui. Per fortuna, c'erano ancora molti dentro il Comando e la sezione medica della Flotta che gli dovevano dei favori. Così rispose:
Egr. Comandante McCoy,
cercherò di ritagliare del tempo dai miei impegni per presentarmi all'incontro. Sarà un piacere conoscerla.
Cordiali saluti,
Ammiraglio Sheppard