05-08-2010, 02:19 PM
Korinna Suder
Betazoid
Non so ancora bene come affronterò la discussione, ma so che ho ancora due giorni di tempo per pensarci prima che Tam mi raggiunga sulla Midway. Basteranno? Ho come la sensazione che mi ritroverò a cercare le parole all'ultimo, sperando in bene. In effetti non gli lascio una grande scelta con la decisione che ho preso, ma è stato tutto così improvviso, così...
Raggiungo il bar: ho bisogno di rilassarmi, di pensare ad altro o rischio di impazzire, e certamente un bar è il posto migliore per farsi gli affari degli altri. Ho abbandonato la mia divisa in cabina, sostituendola con un vestito viola, lungo fino alle ginocchia, dal taglio semplice ma elegante: un regalo di mia sorella... sostiene che non ho gusto nel vestire e devo dargliene atto, su questo è più abile di me. Lascio che i pensieri di tutta quella gente mi raggiungano, ascoltando prima uno, poi l'altro. Due giovani ufficiali si sorridono l'un l'altro, lanciandosi mentalmente insulti a vicenda... è una cosa degli umani che non ho mai capito: perché crogiolarsi in tutto quel risentimento, invece che parlarsi? Ma dopotutto non mi riguarda, non dovrei nemmeno sapere...
Un ammiraglio si è seduto a un tavolo, da solo. Difficile non notarlo. "Le dispiace se mi unisco a lei?" gli chiedo, indicando il posto libero. So bene che l'unico motivo che l'ha spinto a tenersi in disparte è la speranza di risparmiarsi qualche chiacchierata ufficiale, ed evito di proposito di presentarmi con il mio grado, o scattare sull'attenti. In fondo non sono in servizio: niente ordini e discorsi di incarichi e missioni, al momento.
Raggiungo il bar: ho bisogno di rilassarmi, di pensare ad altro o rischio di impazzire, e certamente un bar è il posto migliore per farsi gli affari degli altri. Ho abbandonato la mia divisa in cabina, sostituendola con un vestito viola, lungo fino alle ginocchia, dal taglio semplice ma elegante: un regalo di mia sorella... sostiene che non ho gusto nel vestire e devo dargliene atto, su questo è più abile di me. Lascio che i pensieri di tutta quella gente mi raggiungano, ascoltando prima uno, poi l'altro. Due giovani ufficiali si sorridono l'un l'altro, lanciandosi mentalmente insulti a vicenda... è una cosa degli umani che non ho mai capito: perché crogiolarsi in tutto quel risentimento, invece che parlarsi? Ma dopotutto non mi riguarda, non dovrei nemmeno sapere...
Un ammiraglio si è seduto a un tavolo, da solo. Difficile non notarlo. "Le dispiace se mi unisco a lei?" gli chiedo, indicando il posto libero. So bene che l'unico motivo che l'ha spinto a tenersi in disparte è la speranza di risparmiarsi qualche chiacchierata ufficiale, ed evito di proposito di presentarmi con il mio grado, o scattare sull'attenti. In fondo non sono in servizio: niente ordini e discorsi di incarichi e missioni, al momento.