27-01-2015, 10:12 AM
Emil Sheppard
Human
Quando il dottore entrò nella sala, Sheppard non poté fare a meno di notare l'energia che il suo stesso corpo e i suoi stessi movimenti sembravano emanare. A vederlo così sembrava avere veramente trent'anni, un giovane appena all'inizio della sua vita e della sua carriera. Difficilmente qualcuno si sarebbe immaginato che in realtà quell'uomo aveva vissuto per ben più tempo. La sua ricerca avrebbe cambiato la storia della medicina, magari anche portato alla realtà i vecchi miti sull'eterna giovinezza. Sempre che le naniti non avessero comportato delle controindicazioni, naturalmente. Ma sarebbe stato il tempo a dimostrare se quella ricerca avrebbe avuto un futuro o meno. E fino a quel momento Sheppard era intenzionato a fare in modo che essa avvenisse all'interno della Sezione 31.
Alle sue forse poco rispettose parole, il capo della Sezione 31 si ritrovò stranamente a sorridere. In un'altra occasione avrebbe sicuramente fatto una lavata di capo all'irrispettoso agente che aveva di fronte, ma vista la situazione poteva fare un'eccezione. Anche perché aveva bisogno del suo aiuto, dell'aiuto di quell'uomo che solo in apparenza era giovane. E, per quanto facesse fatica ad immaginarselo come un anziano, Sheppard doveva ricordarsi che lo scienziato aveva in realtà ben più anni di lui.
"Son consapevole di star rubando tempo prezioso ai vostri esperimenti, e me ne dispiaccio." Cominciò a parlare, solo in parte sincero. Per quanto, infatti, fosse estremamente interessato agli esperimenti sulle naniti, in quel momento Sheppard aveva un'altra priorità, e avrebbe fatto qualsiasi cosa, con qualsiasi mezzo, per liberarsi del traditore Shinigami. "In effetti, ho un grande interesse per i vostri esperimenti sulle naniti." Parole di cortesia, forse, ma questa volta totalmente veritiere. Sheppard e la Sezione 31 erano veramente interessati alla tecnologia nanitica e ai suoi risvolti, sia medici che coma arma. Una tecnologia simile, in un futuro forse recente, avrebbe potuto risultare molto utile per proteggere la federazione. E per modificare l'equilibrio di potere a favore della Sezione 31, ovviamente.
"Per quanto io comprenda la sua impazienza, vorrei comunque permettermi di chiederle un favore." Aggiunse, finalmente andando al punto. In verità, quello che stava facendo non era chiedere un favore, ma dare un'ordine... ma per il momento avrebbe tentato la strada della persuasione. Se quella avesse fallito, sarebbe di certo passato alle minacce. "Un nostro agente ci ha tradito e si è asserragliato sulla Stazione Io, in orbita sull'omonima luna di Giove. Avrei bisogno di qualcuno che si infiltri in quella base in modo da disabilitarne i sistemi primari e permettere alla mia squadra di accedervi e arrestare i traditori. So che lei è solo uno scienziato, ma ritengo che lei sia l'unico in grado di portare a termine una simile operazione: l'agente di cui stiamo parlando è particolarmente interessato alle sue ricerche, dovrebbe risultare facile convincerlo che lei ha deciso passare dalla sua parte." O meglio, c'era qualche minima possibilità che Shinigami decidesse di rischiare e di non ucciderlo prima che mettesse piede sulla stazione. Ma non era necessario riferire certe sottigliezze, no!? Anche perché non sarebbe stato carino fargli notare che, se lui fosse morto, qualcun altro avrebbe continuato le sue ricerche. Tutto per il bene della Sez... della Federazione, ovviamente.
Alle sue forse poco rispettose parole, il capo della Sezione 31 si ritrovò stranamente a sorridere. In un'altra occasione avrebbe sicuramente fatto una lavata di capo all'irrispettoso agente che aveva di fronte, ma vista la situazione poteva fare un'eccezione. Anche perché aveva bisogno del suo aiuto, dell'aiuto di quell'uomo che solo in apparenza era giovane. E, per quanto facesse fatica ad immaginarselo come un anziano, Sheppard doveva ricordarsi che lo scienziato aveva in realtà ben più anni di lui.
"Son consapevole di star rubando tempo prezioso ai vostri esperimenti, e me ne dispiaccio." Cominciò a parlare, solo in parte sincero. Per quanto, infatti, fosse estremamente interessato agli esperimenti sulle naniti, in quel momento Sheppard aveva un'altra priorità, e avrebbe fatto qualsiasi cosa, con qualsiasi mezzo, per liberarsi del traditore Shinigami. "In effetti, ho un grande interesse per i vostri esperimenti sulle naniti." Parole di cortesia, forse, ma questa volta totalmente veritiere. Sheppard e la Sezione 31 erano veramente interessati alla tecnologia nanitica e ai suoi risvolti, sia medici che coma arma. Una tecnologia simile, in un futuro forse recente, avrebbe potuto risultare molto utile per proteggere la federazione. E per modificare l'equilibrio di potere a favore della Sezione 31, ovviamente.
"Per quanto io comprenda la sua impazienza, vorrei comunque permettermi di chiederle un favore." Aggiunse, finalmente andando al punto. In verità, quello che stava facendo non era chiedere un favore, ma dare un'ordine... ma per il momento avrebbe tentato la strada della persuasione. Se quella avesse fallito, sarebbe di certo passato alle minacce. "Un nostro agente ci ha tradito e si è asserragliato sulla Stazione Io, in orbita sull'omonima luna di Giove. Avrei bisogno di qualcuno che si infiltri in quella base in modo da disabilitarne i sistemi primari e permettere alla mia squadra di accedervi e arrestare i traditori. So che lei è solo uno scienziato, ma ritengo che lei sia l'unico in grado di portare a termine una simile operazione: l'agente di cui stiamo parlando è particolarmente interessato alle sue ricerche, dovrebbe risultare facile convincerlo che lei ha deciso passare dalla sua parte." O meglio, c'era qualche minima possibilità che Shinigami decidesse di rischiare e di non ucciderlo prima che mettesse piede sulla stazione. Ma non era necessario riferire certe sottigliezze, no!? Anche perché non sarebbe stato carino fargli notare che, se lui fosse morto, qualcun altro avrebbe continuato le sue ricerche. Tutto per il bene della Sez... della Federazione, ovviamente.