10-08-2010, 11:25 AM
Korinna Suder
Betazoid
Osservo l'ammiraglio, leggermente sorpresa da quelle affermazioni: dai pensieri che avevo colto, dal suo essere tranquillo e pacato, avevo tratto la conclusione che fosse un uomo sereno, sicuro di sé. Scoprire all'improvviso tutta quella fragilità, senza prima averne avuto alcun sentore, mi lascia disorientata. E' la prima volta che incontro una persona che si rivela tanto complessa e misteriosa, nonostante sia perfettamente in grado di leggere la sua mente. E' strano, inquietante forse, ma affascinante allo stesso tempo. E' strano anche il modo in cui mi rivela, tanto spontaneamente, dettagli e incertezze: per un betazoide sarebbe normale, ma fino ad oggi pensavo che per un umano fosse impossibile, tormentati come sono dall'idea di dover nascondere quello che pensano e provano a chi sta loro intorno, per via di bizzarre convenzioni sociali.
E forse è proprio questo che impedisce all'ammiraglio di rivolgersi ai suoi amici, in cerca di solidarietà e qualche soluzione. "Credo che alcune cose non si possano semplicemente dimenticare... a meno che lei non sia un vulcaniano... hanno una disciplina mentale superba, anche se non ho mai incontrato un vulcaniano felice" divago, laciando che sia l'ammiraglio a decidere se continuare, o lasciar cadere la conversazione.
E forse è proprio questo che impedisce all'ammiraglio di rivolgersi ai suoi amici, in cerca di solidarietà e qualche soluzione. "Credo che alcune cose non si possano semplicemente dimenticare... a meno che lei non sia un vulcaniano... hanno una disciplina mentale superba, anche se non ho mai incontrato un vulcaniano felice" divago, laciando che sia l'ammiraglio a decidere se continuare, o lasciar cadere la conversazione.