18-08-2010, 07:55 PM
Marjorie Midway
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In realtà non sono molto sicura che il mio comandante mi abbia dato l'autorizzazione a chiacchierare con Korinna Suder, ma nel contempo non me l'ha di certo proibito. Esattamente come facevo prima che lui arrivasse in questa stazione, io posso permettermi di chiacchierare con chi ho voglia, fino a quando non ho niente da fare e non sconfino in argomenti top-secret. Se poi l'ammiraglio non è d'accordo a questa situazione, basta che me lo dica e cambio modo di comportarmi. Per ora non sto disubbidendo a nessun ordine. Il mio nucleo centrale non è poi molto d'accordo a questo mio modo di vedere le cose, ma nel contempo non ha alcun dato a cui appigliarsi per trovare qualche valido motivo perché io debba rimanere ferma nel mio 'alloggio'. Anche noi abbiamo bisogno di socializzare, papy lo diceva sempre.
Camminando per la stazione, mi guardo un po' intorno, come per controllare che sia tutto a posto. Non che serva molto: con tutti i sensori e le telecamere istallate su Deep Space Three è difficile che qualcosa mi sfugga. Fino a quando è tutto funzionante, ovviamente.
Non ci impiego molto a raggiungere il bar: dopotutto, posso tenere una camminata veloce per un tempo indeterminato, non sono soggetta a stanchezza come le forme di vita biologiche. Entrata nel locale, mi dirigo subito verso la betazoide.
"Salve." Affermo, appena arrivata al suo tavolino. "Sono l'I.A. della Midway. Ho sentito che voleva parlarmi."
Paradossalmente - almeno per alcuni - porto la divisa gialla degli addetti al comando. A me sembra giusto: anche se non sono mai stata all'Accademia della Flotta Stellare, ora sono un ufficiale della flotta... più o meno. Non potrò prendere chissà che iniziative, ma nel caso del bisogno posso prendere decisioni 'difficili' anche senza il consenso dei miei superiori, soprattutto se quest'ultimi sono impossibilitati a darmeli, perché rapiti, morti o per mille altri motivi.
Camminando per la stazione, mi guardo un po' intorno, come per controllare che sia tutto a posto. Non che serva molto: con tutti i sensori e le telecamere istallate su Deep Space Three è difficile che qualcosa mi sfugga. Fino a quando è tutto funzionante, ovviamente.
Non ci impiego molto a raggiungere il bar: dopotutto, posso tenere una camminata veloce per un tempo indeterminato, non sono soggetta a stanchezza come le forme di vita biologiche. Entrata nel locale, mi dirigo subito verso la betazoide.
"Salve." Affermo, appena arrivata al suo tavolino. "Sono l'I.A. della Midway. Ho sentito che voleva parlarmi."
Paradossalmente - almeno per alcuni - porto la divisa gialla degli addetti al comando. A me sembra giusto: anche se non sono mai stata all'Accademia della Flotta Stellare, ora sono un ufficiale della flotta... più o meno. Non potrò prendere chissà che iniziative, ma nel caso del bisogno posso prendere decisioni 'difficili' anche senza il consenso dei miei superiori, soprattutto se quest'ultimi sono impossibilitati a darmeli, perché rapiti, morti o per mille altri motivi.