28-08-2011, 02:37 PM
Dan Lukas Jones
Augmented Human
La notte su New Vulcano è il momento peggiore pensò, mentre camminava per le strade di una delle tante città di New Vulcano, la città che però lo ospitava.
Poteva sembrare strano, ma per tutto quel tempo non si era mai preoccupato di sapere quale fosse veramente il suo nome, anche perché quei continui vuoti di memoria che lo affliggevano fin da quando era nato gli rendevano impossibile memorizzarlo. L'aveva sempre chiamata "la mia città", così come aveva sempre chiamato solo " mamma o papà" i vulcaniani che l'avevano fatto crescere.
Ma se era in grado di sopportare quei disguidi legati alla sua natura di Potenziato, c'era un momento della vita su quel pianeta che gli rendeva la vita un inferno. La notte infatti la sua mente pareva non volersi fermare più, e questo lo costringeva a passare tutto il tempo fino all'alba nei locali semivuoti. Forse era l'unico abitante di Vulcano afflitto da insonnia, ammesso poi che i Vulcaniani lo considerassero tale. Così, come al solito, mentre si ritrovava a camminare per le strade osservando i palazzi e le magnificenti costruzione della civiltà in cui era cresciuto si ritrovò ad imprecare contro il mal di testa, ignorando gli sguardi straniti, ma non troppo, dei troppo controllati vulcaniani, che lo guardavano come se fosse ovvio classificarlo col nome di Umano.
Poteva sembrare strano, ma per tutto quel tempo non si era mai preoccupato di sapere quale fosse veramente il suo nome, anche perché quei continui vuoti di memoria che lo affliggevano fin da quando era nato gli rendevano impossibile memorizzarlo. L'aveva sempre chiamata "la mia città", così come aveva sempre chiamato solo " mamma o papà" i vulcaniani che l'avevano fatto crescere.
Ma se era in grado di sopportare quei disguidi legati alla sua natura di Potenziato, c'era un momento della vita su quel pianeta che gli rendeva la vita un inferno. La notte infatti la sua mente pareva non volersi fermare più, e questo lo costringeva a passare tutto il tempo fino all'alba nei locali semivuoti. Forse era l'unico abitante di Vulcano afflitto da insonnia, ammesso poi che i Vulcaniani lo considerassero tale. Così, come al solito, mentre si ritrovava a camminare per le strade osservando i palazzi e le magnificenti costruzione della civiltà in cui era cresciuto si ritrovò ad imprecare contro il mal di testa, ignorando gli sguardi straniti, ma non troppo, dei troppo controllati vulcaniani, che lo guardavano come se fosse ovvio classificarlo col nome di Umano.