28-08-2016, 01:00 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-08-2016, 01:37 PM da Navigator.)
Kira Talia
Bajoran
All'interno della flotta stellare la bajoriana aveva imparato a relazionarsi con specie di diversa provenienza nell'universo conosciuto; quello scambio continuo aveva fatto si che gli usi e costumi di una razza o di un popolo si trasferissero anche ad altri, grazie alle esperienze fatte in comune durante il servizio. Come la stretta di mano che il comandante stava porgendo al tenente, lei corrispose al gesto con un espressione del viso meno tesa e concentrata sul motivo della convocazione.
"La ringrazio del benvenuto comandante". Dopo le rapide formalità delle presentazione il capo ingegnere la mise al corrente dei problemi tecnici che stavano affliggendo la Voyager.
"Mi scusi se passo subito al sodo, ma come ho detto ho bisogno del suo aiuto, sto cercando di riallineare i sensori di puntamento dei phaser ma ho un problema: l'interfaccia tra i gelpack-bioneurali e il sistema di puntamento secondario sul ponte quattordici." queste furono le parole di Metteus.
Il tenente stava osservando il superiore manovrare sulla sua consolle per tentare di gestire la situazione e mostrandole la sezione specifica, che non rispondeva correttamente al programma di funzionamento."I due sistemi sembrano non voler collaborare [....]"
Il comandante aveva aggiunto altri dettagli relazionati al suo periodo su Deep Space 9, ma oramai tutta l'attenzione della Bajoriana si era spostata sulla risoluzione del conflitto tra i sistemi. Aveva già inserito il suo codice ID per "iniziare" la procedura di controllo, Kira si era subito resa conto che le diagnostiche avviate in automatico dal sistema operativo centrale della Voyager erano andato in crush, la diagnostica di livello 5 che normalmente impiega 2.5 secondi si era trovata davanti un muro di algoritmi che l'aveva surclassata. Le successive diagnostice di livello 4 e 3 impiegavano tempi di risposta maggiori ma sempre inferiore ai 10 minuti, processi sempre automatizzati, al livello 4 i risultati sono monitorati dall'equipaggio sicuramente è stata in questa occasione che il conflitto tra i sottostemi ha indotto il comandante a mettere in riga tutto il personale della sala macchine.
"Signore credo di aver trovato il problema". Non restava che passare alla diagnostica di livello 2, un sistema di routine completo automatizzato ma con la supervisione dell'equipaggio, di alcuni elementi operativi, in questo caso specifico Kyra provò ad accedere al sottosistema dei sensori di puntamento dei phaser, il flusso dei dati proveniente dal sistema operativo era regolare, tuttavia l' ufficiale tattico riscontrò la presenza di due diverse stringe di algoritmi con origine diversa dalla Voyager, la prima interferenza viziava l'allineamento dei phaser e la successiva mandava in crush i vari tentativi di ripristino del sottosistema quando si avviava una semplice routine automatizzata. Tutto questo indicava una sola possibile causa di questi problemi.
"Comandante ho trovato un virus informatico, il sistema è stato hackerato in modo da aggirare i firewall di protezione e ostacolare la diagnosi ai livelli inferiore".
La voce della Bajoriana era seria, perchè si rendeva conto che il malfunzionamento non dipendeva da problemi tecnici interni all'astronave ma proveniva dall'esterno.
"l'attacco non mirava a danneggiare seriamente la nave, a mio giudizio Signore volevano soltanto rallentarci per posticipare la nostra partenza.." cosa che probabilmente sarebbe avvenuta. Non si trattava quindi di una condizione di emergenza ma quello che era successo si rivelava qualcosa di molto serio. Non c'era bisogno di mettere off line il sistema. ora che era stato individuato il virus, bisognava solo eliminarlo.
"La ringrazio del benvenuto comandante". Dopo le rapide formalità delle presentazione il capo ingegnere la mise al corrente dei problemi tecnici che stavano affliggendo la Voyager.
"Mi scusi se passo subito al sodo, ma come ho detto ho bisogno del suo aiuto, sto cercando di riallineare i sensori di puntamento dei phaser ma ho un problema: l'interfaccia tra i gelpack-bioneurali e il sistema di puntamento secondario sul ponte quattordici." queste furono le parole di Metteus.
Il tenente stava osservando il superiore manovrare sulla sua consolle per tentare di gestire la situazione e mostrandole la sezione specifica, che non rispondeva correttamente al programma di funzionamento."I due sistemi sembrano non voler collaborare [....]"
Il comandante aveva aggiunto altri dettagli relazionati al suo periodo su Deep Space 9, ma oramai tutta l'attenzione della Bajoriana si era spostata sulla risoluzione del conflitto tra i sistemi. Aveva già inserito il suo codice ID per "iniziare" la procedura di controllo, Kira si era subito resa conto che le diagnostiche avviate in automatico dal sistema operativo centrale della Voyager erano andato in crush, la diagnostica di livello 5 che normalmente impiega 2.5 secondi si era trovata davanti un muro di algoritmi che l'aveva surclassata. Le successive diagnostice di livello 4 e 3 impiegavano tempi di risposta maggiori ma sempre inferiore ai 10 minuti, processi sempre automatizzati, al livello 4 i risultati sono monitorati dall'equipaggio sicuramente è stata in questa occasione che il conflitto tra i sottostemi ha indotto il comandante a mettere in riga tutto il personale della sala macchine.
"Signore credo di aver trovato il problema". Non restava che passare alla diagnostica di livello 2, un sistema di routine completo automatizzato ma con la supervisione dell'equipaggio, di alcuni elementi operativi, in questo caso specifico Kyra provò ad accedere al sottosistema dei sensori di puntamento dei phaser, il flusso dei dati proveniente dal sistema operativo era regolare, tuttavia l' ufficiale tattico riscontrò la presenza di due diverse stringe di algoritmi con origine diversa dalla Voyager, la prima interferenza viziava l'allineamento dei phaser e la successiva mandava in crush i vari tentativi di ripristino del sottosistema quando si avviava una semplice routine automatizzata. Tutto questo indicava una sola possibile causa di questi problemi.
"Comandante ho trovato un virus informatico, il sistema è stato hackerato in modo da aggirare i firewall di protezione e ostacolare la diagnosi ai livelli inferiore".
La voce della Bajoriana era seria, perchè si rendeva conto che il malfunzionamento non dipendeva da problemi tecnici interni all'astronave ma proveniva dall'esterno.
"l'attacco non mirava a danneggiare seriamente la nave, a mio giudizio Signore volevano soltanto rallentarci per posticipare la nostra partenza.." cosa che probabilmente sarebbe avvenuta. Non si trattava quindi di una condizione di emergenza ma quello che era successo si rivelava qualcosa di molto serio. Non c'era bisogno di mettere off line il sistema. ora che era stato individuato il virus, bisognava solo eliminarlo.
Ten. KIRA TALIA
Ten. EVA SVETLANA IVANOVA