25-01-2017, 05:51 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-01-2017, 05:56 PM da Neris.)
S'rrel Erovan
Caitian
All'affermazione di Kai sulla tradizione di avere un gatto a bordo, la caitiana annuì, ritrovandosi anche a cambiare il sorriso. "Sssicuramente nel passato terressstre esisteva la figura del gatto di borrrdo, quantomeno nell'antica marinerrria inglese." Disse, ricordando alcune informazioni di una delle sue tante ricerche sulle tradizioni popolari terrestri. Era stato affascinante studiare la figura del gatto nelle antiche tradizioni popolari del pianeta natale degli umani. Associato ad entità demoniache o anche a divinità, il gatto aveva avuto un ruolo ambivalente... come molti altri animali terrestri. Anche se non l'avrebbe mai ammesso a voce alta, durante lo studio si era ritrovata a fantasticare su come sarebbe stato visto un caitiano nell'antichità della Terra: sarebbe stato considerato un pericoloso demone o sarebbe stato venerato come una divinità? Una domanda a cui non aveva risposta, se non che sarebbe dipeso soprattutto dal luogo e dal periodo storico.
Seguendo l'esempio del collega, anche S'rrel si alzò. Preso il vassoio, buttò quanto doveva buttare (tra cui, con qualche rimorso, la bottiglietta della salsa), e lo posò nel ripiano apposito. Raggiunto Kai, liberando così il passaggio a chiunque avesse finito di mangiare e dovesse ritirare il vassoio, strinse la mano che lui gli porgeva. "Piacerrre mio, Capo Nagassshima." Rispose con un sorriso. Considerò per un momento se augurargli buona fortuna per la simulazione ma alla fine decise di evitare: non sarebbe stato un po' come rigirare il coltello nella piaga? La caitiana dubitava fortemente che il suo nuovo amico fosse entusiasta di dover utilizzare il suo tempo libero per quella simulazione: meglio non ricordarglielo e augurargli buona fortuna silenziosamente.
"Alla prossima, allorrra!" Aggiunse, in modo più informale. Perché sì, sicuramente le avrebbe fatto piacere conversare ancora con lui. E, per quanto grande fosse la Voyager, era comunque un luogo chiuso e circoscritto: sarebbe stato difficile non incontrarsi nei giorni o nelle settimane seguenti.
Seguendo l'esempio del collega, anche S'rrel si alzò. Preso il vassoio, buttò quanto doveva buttare (tra cui, con qualche rimorso, la bottiglietta della salsa), e lo posò nel ripiano apposito. Raggiunto Kai, liberando così il passaggio a chiunque avesse finito di mangiare e dovesse ritirare il vassoio, strinse la mano che lui gli porgeva. "Piacerrre mio, Capo Nagassshima." Rispose con un sorriso. Considerò per un momento se augurargli buona fortuna per la simulazione ma alla fine decise di evitare: non sarebbe stato un po' come rigirare il coltello nella piaga? La caitiana dubitava fortemente che il suo nuovo amico fosse entusiasta di dover utilizzare il suo tempo libero per quella simulazione: meglio non ricordarglielo e augurargli buona fortuna silenziosamente.
"Alla prossima, allorrra!" Aggiunse, in modo più informale. Perché sì, sicuramente le avrebbe fatto piacere conversare ancora con lui. E, per quanto grande fosse la Voyager, era comunque un luogo chiuso e circoscritto: sarebbe stato difficile non incontrarsi nei giorni o nelle settimane seguenti.