10-03-2017, 06:48 PM
S'rrel Erovan
Caitian
Molto probabilmente, S'rrel era l'unica che poteva perdersi ad ammirare l'architettura dell'antica Venezia al posto di buttarsi nella festa. Per quanto fosse ben consapevole di trovarsi in una simulazione olografica, la caitiana non poteva fare a meno di osservare con grande interesse le strutture che la circondavano, ricollegandole con quanto aveva studiato durante i vari corsi di archeologia frequentati in accademia e da autodidatta. Persa quindi nella sua passione, non solo non aveva più la pallida idea di dove fosse finito Rriarr (non che fosse un problema, al massimo glielo avrebbero riportato una volta conclusa la simulazione... con ogni probabilità incluso di lamentele per avere abbandonato un animale in sala ologrammi) ma anche non stava facendo caso a dove stava andando, se non quanto bastava per evitare di finire addosso a qualcuno, ologramma o meno.
Solo quando il suo vagabondare la portò nella direzione di un campanello di persone, S'rrel decise di smettere di analizzare le strutture per porre la sua attenzione sulle persone e le loro maschere. Di certo si era trovata in una situazione interessante, in quello che sembrava esser stato uno scontro tra due maschere. Una era un uomo dal vestito verde e l'altra era una donna dall'abito sulle tonalità dell'azzurro e del blu. Per quanto quello pseudo-litigio poteva esser stato programmato e quindi i due essere dei semplici ologrammi, S'rrel propendeva per il considerarli due membri dell'equipaggio e di conseguenza era interessata antropologicamente al loro relazionarsi. Se non si sbagliava, Saff - il nome con cui si era in un certo senso presentata la donna - era un tipico nome zaldan, una specie sicuramente affascinante con cui non era sicura di essere in grado di relazionarsi. Per quanto apprezzasse la loro completa onestà e l'assenza di ogni reato dalla loro società, era quasi snervante dover rinunciare ad ogni forma di cortesia quando si conversava con uno zaldan. Ma era comunque un sacrificio necessario per potersi interfacciare con una cultura altra, quindi S'rrel non era il tipo da farsi bloccare da qualche possibile piccolo intoppo.
Così la caitiana stava per avvicinarsi alla probabile collega zaldan, quando una palla di pelo bianca sfrecciò vicino a lei, fermandosi appena in tempo per non scontrarsi con la zaldan e iniziando a miagolare e soffiare. Rriarr! Si ritrovò ad esclamare, prima di rendersene conto. A quanto pare, la simulazione olografica era eccessivamente affollata e rumorosa per i suoi gusti. Avrei dovuto aspettarmelo, dannazione! Sono un'idiota! Pensò, mentre si avvicinava lentamente al gruppo, concentrandosi sul gatto persiano e non facendo quasi più caso alla zaldan. Va tutto bene Rriarr, va tutto bene. Disse con un tono gentile, rivolta al gatto. Vieni qui, Rriarr, vieni da me. Shh. Shh.
Solo quando il suo vagabondare la portò nella direzione di un campanello di persone, S'rrel decise di smettere di analizzare le strutture per porre la sua attenzione sulle persone e le loro maschere. Di certo si era trovata in una situazione interessante, in quello che sembrava esser stato uno scontro tra due maschere. Una era un uomo dal vestito verde e l'altra era una donna dall'abito sulle tonalità dell'azzurro e del blu. Per quanto quello pseudo-litigio poteva esser stato programmato e quindi i due essere dei semplici ologrammi, S'rrel propendeva per il considerarli due membri dell'equipaggio e di conseguenza era interessata antropologicamente al loro relazionarsi. Se non si sbagliava, Saff - il nome con cui si era in un certo senso presentata la donna - era un tipico nome zaldan, una specie sicuramente affascinante con cui non era sicura di essere in grado di relazionarsi. Per quanto apprezzasse la loro completa onestà e l'assenza di ogni reato dalla loro società, era quasi snervante dover rinunciare ad ogni forma di cortesia quando si conversava con uno zaldan. Ma era comunque un sacrificio necessario per potersi interfacciare con una cultura altra, quindi S'rrel non era il tipo da farsi bloccare da qualche possibile piccolo intoppo.
Così la caitiana stava per avvicinarsi alla probabile collega zaldan, quando una palla di pelo bianca sfrecciò vicino a lei, fermandosi appena in tempo per non scontrarsi con la zaldan e iniziando a miagolare e soffiare. Rriarr! Si ritrovò ad esclamare, prima di rendersene conto. A quanto pare, la simulazione olografica era eccessivamente affollata e rumorosa per i suoi gusti. Avrei dovuto aspettarmelo, dannazione! Sono un'idiota! Pensò, mentre si avvicinava lentamente al gruppo, concentrandosi sul gatto persiano e non facendo quasi più caso alla zaldan. Va tutto bene Rriarr, va tutto bene. Disse con un tono gentile, rivolta al gatto. Vieni qui, Rriarr, vieni da me. Shh. Shh.