22-03-2017, 05:17 PM
A cat has absolute emotional honesty: human beings, for one reason or another, may hide their feelings, but a cat does not.
S'rrel Erovan | Caitian
Concentrata sul gatto, S'rrel aveva perso di vista quello che le stava succedendo attorno. Per quanto le sue orecchie avessero percepito, una voce femminile chiamare quella che lei riteneva essere una zaldan, non aveva fatto troppo caso all'avvicinarsi della proprietaria di quella voce ma si era limitata a controllare i movimenti di Rriarr, che fortunatamente aveva deciso di raggiungerla e quasi saltarle addosso. Dopo che il gatto fu al sicuro tra le sue braccia, S'rrel spostò l'attenzione verso le due colleghe, nel contempo coccolando con una mano il povero felino traumatizzato.
Per un attimo aveva teorizzato che entrambe fossero zaldan, ma le parole di Saff l'avevano tranquillizzata in tal senso e le avevano ricordato (o fatto scoprire?) che, in effetti, sulla Voyager attualmente era presente solo una zaldan. Un sollievo, in un certo senso, ma anche un peccato. Essendo anche un antropologa, S'rrel non poteva fare a meno di sentirsi incuriosita nei confronti delle culture estranee alla sua. E, se aveva avuto parecchie opportunità di osservare gli umani, ancora non aveva avuto la possibilità di relazionarsi con uno zaldan.
Al complimento di Saff sul gatto, S'rrel si limitò ad annuire, per indicare di averlo recepito e approvato. Normalmente avrebbe ringraziato per quelle gentili (beh, più o meno, ma si trattava di una zaldan quindi non era sorprendente... forse) parole, ma di fronte a Saff non sapeva bene come comportarsi. La cortesia e i zaldan non erano sulla stessa lunghezza d'onda, da quanto aveva studiato. O forse si trattava soltanto della cavalleria e cose simili? Diamine, quanto avrebbe voluto bloccare il tempo e leggere qualche saggio sui zaldan per sentirsi un po' più sicura!
Saff e Clem... giussto? Domandò quindi, lasciando perdere per il momento il "buongiorno, signora maschera" che entrata nella simulazione si era ripromessa di usare. Io sono S'rrel, e quesssto fifone è Rriarr. Pensavo che questa sssimulazione avrebbe potuto rilassarlo, ma evidentemente mi sssono sbagliata. Aggiunse, in una specie di scusa... sperando che fosse abbastanza velata per non far scattare l'istinto omicida(?) zaldan. Insomma, non era semplice cortesia, era indicare dei dati di fatto. Forse.
Per un attimo aveva teorizzato che entrambe fossero zaldan, ma le parole di Saff l'avevano tranquillizzata in tal senso e le avevano ricordato (o fatto scoprire?) che, in effetti, sulla Voyager attualmente era presente solo una zaldan. Un sollievo, in un certo senso, ma anche un peccato. Essendo anche un antropologa, S'rrel non poteva fare a meno di sentirsi incuriosita nei confronti delle culture estranee alla sua. E, se aveva avuto parecchie opportunità di osservare gli umani, ancora non aveva avuto la possibilità di relazionarsi con uno zaldan.
Al complimento di Saff sul gatto, S'rrel si limitò ad annuire, per indicare di averlo recepito e approvato. Normalmente avrebbe ringraziato per quelle gentili (beh, più o meno, ma si trattava di una zaldan quindi non era sorprendente... forse) parole, ma di fronte a Saff non sapeva bene come comportarsi. La cortesia e i zaldan non erano sulla stessa lunghezza d'onda, da quanto aveva studiato. O forse si trattava soltanto della cavalleria e cose simili? Diamine, quanto avrebbe voluto bloccare il tempo e leggere qualche saggio sui zaldan per sentirsi un po' più sicura!
Saff e Clem... giussto? Domandò quindi, lasciando perdere per il momento il "buongiorno, signora maschera" che entrata nella simulazione si era ripromessa di usare. Io sono S'rrel, e quesssto fifone è Rriarr. Pensavo che questa sssimulazione avrebbe potuto rilassarlo, ma evidentemente mi sssono sbagliata. Aggiunse, in una specie di scusa... sperando che fosse abbastanza velata per non far scattare l'istinto omicida(?) zaldan. Insomma, non era semplice cortesia, era indicare dei dati di fatto. Forse.