07-04-2011, 06:14 PM
A peine les ont-ils déposés sur les planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.
Seguo le indicazioni della voce, una voce femminile che ho già sentito. La voce della stazione. Rommie, eh? Che sia un nome? Penso, chiedendomi anche perché il computer non abbia detto qualcosa come 'tenente tal dei tali' o 'giocatore'. Perché chiamare per nome?
Giunto alla fine del corridoio indicatomi, giro a sinistra e trovo una donna dai capelli biondi appoggiata alla parete, che mi sta evidentemente aspettando. Ha qualcosa di strano... non so se mi dà una strana impressione per la sua posizione o per il suo abito. Una divisa della flotta stellare ma senza gradi. Beh... magari centra qualcosa con l'ambientazione del romanzo olografico. Rifletto.
"Salve. Lei è Rommie? Spero di non disturbarla. Il mio nome è Charles Baudelaire e sono appena giunto su questa stazione. Non è che mi può dare una mano per ambientarmi? Ad esempio, mi può dire che romanzo è questo?"