13-09-2019, 02:50 PM
Raha s'Dor
Romulan
Le parole del pretore mi colsero in maniera del tutto inaspettata. Per qualche istante rimasi in silenzio, a fissarlo. Rabbia poteva intravedersi nei miei occhi. Lui, proprio lui, OSAVA parlare di mia sorella!? E si proponeva pure di fare da paciere!? Cosa mi credeva: un'idiota senza cervello!? Per colpa sua e del suo sanguinario colpo di stato, Kul ormai mi odiava. Era stato lui a plagiarla, a convincerla che tutto era stato opera di Ŏ'ŗên e della Tal Shiar, che lui non centrava nulla con la morte di nostro padre. E Kul, da brava ingenua, gli aveva creduto. Era arrivata anche ad urlarmi addosso, affermando che 'Zio Khoal' era arrivato troppo tardi per salvare nostro padre... ma che almeno aveva tentato di vendicarlo. Non era riuscito ad eliminare il suo assassino solo a causa dell'intervento della Tal Shiar. Mentre io... io... non avevo fatto nulla. Ero rimasta a guardare mentre il MIO fidanzato tramava per prendere il trono prima del tempo.
Fu il leggero rumore della teiera che veniva posata sul tavolino a farmi rinsavire prima che mi mettessi ad urlare contro il pretore. Rilasciai un sospiro, immaginandomi la rabbia lasciare il mio corpo con esso. Forse i vulcaniani non avevano del tutto torto: un po' di meditazione mi avrebbe fatto comodo, stressata com'ero negli ultimi tempi. Kul è solo un'adolescente. Un'adolescente che ha perso il padre. Ha bisogno di una valvola di sfogo e per il momento quella valvola sono io. Le passerà, ha solo bisogno di tempo. No, non le sarebbe passata. Non facilmente. Sua sorella maggiore la stava per abbandonare, e dopo aver assassinato il suo adorato zio. Non sarebbe stato facile per lei lo sapevo. Come sapevo che l'avrei lasciata in mani sicure. Dopo la morte di Khoal s'Khev, un nuovo pretore sarebbe stato scelto. Probabilmente non avrebbe restituito i poteri alla famiglia reale ma, se il nuovo pretore sarebbe stato chi pensavo io, sicuramente non avrebbe dato problemi a mia sorella.
Fu il leggero rumore della teiera che veniva posata sul tavolino a farmi rinsavire prima che mi mettessi ad urlare contro il pretore. Rilasciai un sospiro, immaginandomi la rabbia lasciare il mio corpo con esso. Forse i vulcaniani non avevano del tutto torto: un po' di meditazione mi avrebbe fatto comodo, stressata com'ero negli ultimi tempi. Kul è solo un'adolescente. Un'adolescente che ha perso il padre. Ha bisogno di una valvola di sfogo e per il momento quella valvola sono io. Le passerà, ha solo bisogno di tempo. No, non le sarebbe passata. Non facilmente. Sua sorella maggiore la stava per abbandonare, e dopo aver assassinato il suo adorato zio. Non sarebbe stato facile per lei lo sapevo. Come sapevo che l'avrei lasciata in mani sicure. Dopo la morte di Khoal s'Khev, un nuovo pretore sarebbe stato scelto. Probabilmente non avrebbe restituito i poteri alla famiglia reale ma, se il nuovo pretore sarebbe stato chi pensavo io, sicuramente non avrebbe dato problemi a mia sorella.