13-09-2019, 03:49 PM
Romulan women are not like Vulcan females. We're not dedicated to... pure logic, and the sterility of non-emotion. Our people are warriors. Often savage. But we are also many other pleasant things.
Mhai s'Siedhri | Romulan/Q
Sì, Kul s'Dor era un'adolescente e questo la rendeva facilmente manovrabile. Se Mhai fosse stata al posto del pretore, sicuramente avrebbe puntato ad averla come imperatrice. Sarebbe stata un'ottima marionetta, dopotutto. Una marionetta che non sapeva di star venendo usata e che avrebbe peso dalle labbra di quello che considerava un gentile zio. Motivo per cui Raha s'Dor era un impiccio. Anche se non si fosse messa a rischio, anche se fosse rimasta a fissare con odio il pretore da distanza, prima o poi sarebbe stata eliminata e sostituita. E lei lo sapeva bene. Per quello aveva accettato l'accordo che Mhai le aveva offerto. La protezione dei dissidenti e il loro supporto per lasciare l'impero... in cambio della morte del pretore.
Sono d'accordo, ha solo bisogno di tempo. Rispose il pretore. Dalla sua espressione neutra era difficile comprendere se lo credesse davvero o meno. Ma se le cose non migliorassero, si ricordi, imperatrice, che io sarò sempre disponibile ad aiutarla. Una farsa, quella era tutta una farsa. Più la conversazione proseguiva, più Mhai era scioccata dalla faccia tosta dell'uomo. Come si poteva essere così bastardi? Non ebbe il tempo di riprendersi dalla sorpresa che Khoal s'Khev si voltò verso di lei. Il tè. Le ricordò, in modo nemmeno tanto cortese.
Sì, milord. Disse, avvicinandosi nuovamente il tavolo. Presa la teiera, versò il tè nelle due tazzine, attenta a non fare movimenti bruschi che avrebbero potuto rivelare la sua scarsa abitudine in quei gesti. Una volta riempite le tazzine, appoggiò la teiera, fece un'inchino e si allontanò di qualche passo... in attesa. Perché i successivi minuti avrebbero definito il successo o il fallimento della missione. E, con suo gran sollievo, il pretore non la deluse. Afferrata la bustina di zucchero, la aprì con un gesto deciso e la versò nel tè, per poi iniziare a sorseggiarlo. A quel punto era fatta.
Vedo che ha sempre una passione per le bustine, imperatrice. Disse, tra un sorso e l'altro. Posso comprendere che siano comode ma una zuccheriera... sarebbe sicuramente più... Si interruppe bruscamente, colto da un colpo di tosse. Elegante, direi. Concluse per poi ricominciare a tossire. Appoggiata la tazzina, recuperò un fazzoletto dalla tasca, avvicinandoselo alle labbra. Quando la crisi gli passò e il fazzoletto fu allontanato dal suo viso, il pretore fissò stralunato il rosso del sangue sul tessuto. Raha... tu... cof, cof... bastarda ingrata... cof... cosa hai fatto!?
Sono d'accordo, ha solo bisogno di tempo. Rispose il pretore. Dalla sua espressione neutra era difficile comprendere se lo credesse davvero o meno. Ma se le cose non migliorassero, si ricordi, imperatrice, che io sarò sempre disponibile ad aiutarla. Una farsa, quella era tutta una farsa. Più la conversazione proseguiva, più Mhai era scioccata dalla faccia tosta dell'uomo. Come si poteva essere così bastardi? Non ebbe il tempo di riprendersi dalla sorpresa che Khoal s'Khev si voltò verso di lei. Il tè. Le ricordò, in modo nemmeno tanto cortese.
Sì, milord. Disse, avvicinandosi nuovamente il tavolo. Presa la teiera, versò il tè nelle due tazzine, attenta a non fare movimenti bruschi che avrebbero potuto rivelare la sua scarsa abitudine in quei gesti. Una volta riempite le tazzine, appoggiò la teiera, fece un'inchino e si allontanò di qualche passo... in attesa. Perché i successivi minuti avrebbero definito il successo o il fallimento della missione. E, con suo gran sollievo, il pretore non la deluse. Afferrata la bustina di zucchero, la aprì con un gesto deciso e la versò nel tè, per poi iniziare a sorseggiarlo. A quel punto era fatta.
Vedo che ha sempre una passione per le bustine, imperatrice. Disse, tra un sorso e l'altro. Posso comprendere che siano comode ma una zuccheriera... sarebbe sicuramente più... Si interruppe bruscamente, colto da un colpo di tosse. Elegante, direi. Concluse per poi ricominciare a tossire. Appoggiata la tazzina, recuperò un fazzoletto dalla tasca, avvicinandoselo alle labbra. Quando la crisi gli passò e il fazzoletto fu allontanato dal suo viso, il pretore fissò stralunato il rosso del sangue sul tessuto. Raha... tu... cof, cof... bastarda ingrata... cof... cosa hai fatto!?