03-01-2011, 06:05 PM
Claire Lan Mayfair
Augmented Human
Calma, calma, calma, calma... Ripeto nella mia mente questa parola come se fosse una cantilena magica in grado di spazzare via tutta la mia rabbia. Ovviamente non è così, ma mi aiuta a ricordarmi che devo mantenere la pazienza, perché qui non posso permettermi di comportarmi come farei in una base della Sezione 31. Tra i miei 'colleghi' sono una persona abbastanza rispettata, visto che sono vicino - per quanto non posso considerarmi una loro amica - a due delle persone più importanti dell'organizzazione: il capo supremo e un certo moccioso... un moccioso che è arrivato dove è arrivato solo perché si è ingraziato il capo. Peccato che ora mi trovo in una base stellare della Federazione, e in questo momento il mio capo non è molto ben visto. Fantastico! Così non posso nemmeno sfruttarlo per uscire da questo pasticcio! Rifletto, tralasciando il fatto che io ho lavorato per farlo finire in questo guaio. Peccato che sono rimasta invischiata nella 'mia' stessa ragnatela.
Mi porto una mano alla tempia e massaggio leggermente la pelle, quasi involontariamente. Faccio un bel respiro e riprendo un poco della calma che ho perduto.
"Sì, certo... ha ragione." Affermo, con un sorriso evidentemente falso. "Tre giorni non cambieranno nulla."
Sempre che non ci siano state fughe di informazioni. Rifletto, preoccupata all'idea. Mah... probabilmente il Comando di Flotta darà il comando della missione a qualcun altro, dopo tutto quello che è successo. Quegli ammiragli inutili non vedono l'ora di gambizzarci... e questo è il momento migliore per farlo.
Faccio finta di non aver sentito 'qualunque sia il suo scopo finale e qualunque sia il vostro scopo' per quanto le sue parole mi siano rimaste impresse a calce nella mente. Il mio scopo? Devo ammettere che anch'io a tal proposito sono molto confusa. Potrei dire che è proteggere la Federazione - soprattutto la Terra - ad ogni costo, ma non posso negare a me stessa che ci tengo molto anche a diventare qualcuno di veramente importante nell'organizzazione di cui faccio parte. Un miscuglio di patriottismo e desideri egoistici... ma a me va bene così.
"Oh, certo, avviserò l'ammiraglio." Affermo, dopo che lei - per quanto gentilmente - mi ha praticamente ordinato di farlo. Purtroppo non ho idea di come rifiutare il suo incarico, visto che non mi viene in mente nessuna scusa adeguata, così mi limito a usare un tono abbastanza gelido. "Arrivederci." Dico mentre mi dirigo verso la porta, e quella semplice parola risuona - almeno nella mia mente - come una leggera minaccia. Per quant adesso non mi possa permettere di toccarla, non è detto che in futuro non ne avrò l'occasione.
Mi porto una mano alla tempia e massaggio leggermente la pelle, quasi involontariamente. Faccio un bel respiro e riprendo un poco della calma che ho perduto.
"Sì, certo... ha ragione." Affermo, con un sorriso evidentemente falso. "Tre giorni non cambieranno nulla."
Sempre che non ci siano state fughe di informazioni. Rifletto, preoccupata all'idea. Mah... probabilmente il Comando di Flotta darà il comando della missione a qualcun altro, dopo tutto quello che è successo. Quegli ammiragli inutili non vedono l'ora di gambizzarci... e questo è il momento migliore per farlo.
Faccio finta di non aver sentito 'qualunque sia il suo scopo finale e qualunque sia il vostro scopo' per quanto le sue parole mi siano rimaste impresse a calce nella mente. Il mio scopo? Devo ammettere che anch'io a tal proposito sono molto confusa. Potrei dire che è proteggere la Federazione - soprattutto la Terra - ad ogni costo, ma non posso negare a me stessa che ci tengo molto anche a diventare qualcuno di veramente importante nell'organizzazione di cui faccio parte. Un miscuglio di patriottismo e desideri egoistici... ma a me va bene così.
"Oh, certo, avviserò l'ammiraglio." Affermo, dopo che lei - per quanto gentilmente - mi ha praticamente ordinato di farlo. Purtroppo non ho idea di come rifiutare il suo incarico, visto che non mi viene in mente nessuna scusa adeguata, così mi limito a usare un tono abbastanza gelido. "Arrivederci." Dico mentre mi dirigo verso la porta, e quella semplice parola risuona - almeno nella mia mente - come una leggera minaccia. Per quant adesso non mi possa permettere di toccarla, non è detto che in futuro non ne avrò l'occasione.