06-01-2023, 07:45 PM
Korinna Suder
Betazoid
Korinna soffiò sul pezzo di torta per poi assaggiarla con fare critico... manca un po' di zucchero... ma si può mangiare decise, aprendo la porta della dispensa che dava direttamente sulla cucina. Per un istante scomparve al suo interno, poi riapparve con un vasetto di marmellata tieni, cara, riusciresti ad aprimelo? chiese, ascoltando interessata i resoconti dei viaggi della ragazza. Il Quadrante Gamma aveva l'aria di essere un posto lontano ed esotico: mai, in vita sua, aveva viaggiato tanto lontano e quella curiosità che un tempo l'aveva portata a lasciare Betazed per iscriversi all'Accademia della Flotta, tornò ancora una volta a punzecchiarla. Chissà se T'Dal sarebbe stata disposta ad accompagnarla tanto lontano, almeno per vedere quel settore almeno una volta.
Ah, i Klingon... commentò con aria saputa. Era impressionante realizzare come, nel corso della sua vita, il rapporto con l'Impero si fosse evoluto tanto. Ora sembrava impossibile pensare che c'era stato un tempo in cui il loro pianeta si era ritrovato sull'orlo di una guerra per via di qualche fiore. A quel pensiero recuperò la brocca che aveva lasciato sul bancone, per innaffiare il vaso di crystilia che riposava sul davanzale. Lentamente, il fiore cominciò a mutare il proprio colore, passando dall'azzurro al rosa acceso.
Anche l'idea di conoscere questi Aresai e la loro cultura sembrava affascinante... aveva vissuto una vita lunga e piena di soddisfazioni nonostante gli alti e bassi, ma più i giorni passavano e i giorni ancora davanti a lei diventavano sempre meno, più avvertiva un senso di impazienza, il desiderio di fare ancora tante cose, la tristezza che non avrebbe mai visto la sua nipotina crescere e, forse, chissà, un giorno diventare capitano di una nave tutta sua. Grazie disse, prendendo il pacchettino e mettendosi un istante a sedere al tavolo della cucina mentre prudentemente e con aria concentrata sfogliava l'incarto. Una bella tradizione, il Natale. convenne, ripensando a quel Natale che aveva passato sulla Terra con il marito e i figli, ospite della loro ambasciata. Ricordava come quella festività fosse molto sentita laggiù e mai, dopo allora, era riuscita a percepire in modo tanto intenso quella stessa atmosfera quando passava davanti agli abeti allestiti negli spazioporti su Betazed, a beneficio dei turisti federali.
Tra le mani si ritrovò un piccolo cofanetto che rigirò con attenzione, scorgendo una manovella. La ruotò con pazienza prima di aprire il cofanetto e poggiarlo sul tavolo, ascoltando in silenzio quel suono di mondi lontani...
Ah, i Klingon... commentò con aria saputa. Era impressionante realizzare come, nel corso della sua vita, il rapporto con l'Impero si fosse evoluto tanto. Ora sembrava impossibile pensare che c'era stato un tempo in cui il loro pianeta si era ritrovato sull'orlo di una guerra per via di qualche fiore. A quel pensiero recuperò la brocca che aveva lasciato sul bancone, per innaffiare il vaso di crystilia che riposava sul davanzale. Lentamente, il fiore cominciò a mutare il proprio colore, passando dall'azzurro al rosa acceso.
Anche l'idea di conoscere questi Aresai e la loro cultura sembrava affascinante... aveva vissuto una vita lunga e piena di soddisfazioni nonostante gli alti e bassi, ma più i giorni passavano e i giorni ancora davanti a lei diventavano sempre meno, più avvertiva un senso di impazienza, il desiderio di fare ancora tante cose, la tristezza che non avrebbe mai visto la sua nipotina crescere e, forse, chissà, un giorno diventare capitano di una nave tutta sua. Grazie disse, prendendo il pacchettino e mettendosi un istante a sedere al tavolo della cucina mentre prudentemente e con aria concentrata sfogliava l'incarto. Una bella tradizione, il Natale. convenne, ripensando a quel Natale che aveva passato sulla Terra con il marito e i figli, ospite della loro ambasciata. Ricordava come quella festività fosse molto sentita laggiù e mai, dopo allora, era riuscita a percepire in modo tanto intenso quella stessa atmosfera quando passava davanti agli abeti allestiti negli spazioporti su Betazed, a beneficio dei turisti federali.
Tra le mani si ritrovò un piccolo cofanetto che rigirò con attenzione, scorgendo una manovella. La ruotò con pazienza prima di aprire il cofanetto e poggiarlo sul tavolo, ascoltando in silenzio quel suono di mondi lontani...