08-01-2023, 07:20 PM
Korinna Suder
Betazoid
Alla precisazione del capitano Korinna non rispose, limitandosi ad inviarle i dati: sapeva fin troppo bene come funzionassero i regolamenti della Flotta ed i Klingon non erano gli unici a non amare particolarmente il modo in cui tutte quelle informazioni non fossero liberamente accessibili. Allo stesso tempo sapeva di stare chiedendo molto a un capitano che era costretto ad operare in quel regime, ma era anche perfettamente consapevole della situazione e di quanto fosse importante fare il possibile per tenere la Federazione fuori dall'intera storia.
Elina, tuttavia, le diede quella risposta che avrebbe preferito non sentire. La betazoide si stropicciò gli occhi un istante, tentando di allontanare il peso di quell'informazione. D'accordo disse con voce stanca, più a se stessa che alla sua interlocutrice. La ringrazio per la disponibilità. Appena avrò maggiori informazioni mi metterò in contatto con lei. Nel frattempo, se le dovesse venire in mente qualunque cosa possa essere d'aiuto per scagionare suo fratello, la prego di contattarmi personalmente. concluse, chiudendo poi la comunicazione.
Si alzò dalla propria scrivania per raggiungere il replicatore. Una tazza di cioccolata bianca al limone, calda. ordinò. L'aveva provata la prima volta ai tempi dell'Accademia, dietro consiglio di una compagna di corso terrestre e l'aveva amata fin da subito con quel gusto dolce ed aromatico che le ricordava un tempo in cui le cose erano molto più semplici. In pochi istanti l'ordine fu pronto e Korinna tornò alla sua scrivania, prendendo un piccolo sorso prima di digitare qualcosa al suo terminale. Quella era una notizia che preferiva dare di persona alla Rahnaz ed era già in programma un incontro per il giorno seguente, quindi decise di portarsi avanti e inoltrare ai vari istituti di ricerca le informazioni che aveva promesso, oltre a contattare l'investigatore di cui avevano discusso. Uno degli addetti dello spazioporto di Darona sarebbe dovuto andare bene: aveva una formazione riguardo alla sicurezza, conosceva bene l'area e con buona probabilità era in rapporti tali con i lavoratori da poter scoprire qualunque cosa servisse senza troppe difficoltà, così inoltrò una nuova chiamata verso il pianeta agricolo.
Elina, tuttavia, le diede quella risposta che avrebbe preferito non sentire. La betazoide si stropicciò gli occhi un istante, tentando di allontanare il peso di quell'informazione. D'accordo disse con voce stanca, più a se stessa che alla sua interlocutrice. La ringrazio per la disponibilità. Appena avrò maggiori informazioni mi metterò in contatto con lei. Nel frattempo, se le dovesse venire in mente qualunque cosa possa essere d'aiuto per scagionare suo fratello, la prego di contattarmi personalmente. concluse, chiudendo poi la comunicazione.
Si alzò dalla propria scrivania per raggiungere il replicatore. Una tazza di cioccolata bianca al limone, calda. ordinò. L'aveva provata la prima volta ai tempi dell'Accademia, dietro consiglio di una compagna di corso terrestre e l'aveva amata fin da subito con quel gusto dolce ed aromatico che le ricordava un tempo in cui le cose erano molto più semplici. In pochi istanti l'ordine fu pronto e Korinna tornò alla sua scrivania, prendendo un piccolo sorso prima di digitare qualcosa al suo terminale. Quella era una notizia che preferiva dare di persona alla Rahnaz ed era già in programma un incontro per il giorno seguente, quindi decise di portarsi avanti e inoltrare ai vari istituti di ricerca le informazioni che aveva promesso, oltre a contattare l'investigatore di cui avevano discusso. Uno degli addetti dello spazioporto di Darona sarebbe dovuto andare bene: aveva una formazione riguardo alla sicurezza, conosceva bene l'area e con buona probabilità era in rapporti tali con i lavoratori da poter scoprire qualunque cosa servisse senza troppe difficoltà, così inoltrò una nuova chiamata verso il pianeta agricolo.