11-03-2023, 06:33 PM
Korinna Suder
Betazoid
Non è urgente confermò Korinna in direzione del figlio, mentre con sguardo sospettoso studiava il modo in cui era abbigliato. Nonostante fossero passati decenni da quando era un bambino sempre impegnato a cacciarsi in qualche guaio, il modo in cui aveva schivato le curiosità della moglie era lo stesso con cui un tempo era solito evadere le sue domande. Per quanto fosse cresciuto, sembrava che in quello non sarebbe mai cambiato. ... però mi farebbe piacere rivederlo. Ricordi cosa sei riuscito a recuperare? si informò Korinna.
Tomi si ascugò la fronte con la manica della tunica, cercando di rendersi vagamente presentabile mentre si affrettava a rispondere ... beh... di roba ce n'era abbastanza, ma all'epoca dicesti che non ti interessava e di farne quello che volevamo. Insomma... qui in casa non ci stava molto e gran parte delle vostre cose erano danneggiate. Quadri... i quadri erano quasi tutti rovinati. Se n'erano salvati un paio, ma uno l'abbiamo regalato al museo dedicato alle vittime, l'altro all'editore di papà. spiegò Tomi, con la netta impressione di aver fatto qualcosa di sbagliato.
Korinna gli rivolse un'occhiata comprensiva: sapeva che difficilmente Nat avrebbe accettato di esporre le proprie opere se fosse stato ancora in vita, ma il pensiero che potessero dare sollievo a tutti coloro che avevano letto i suoi resoconti e che da lontano avevano seguito la sua carriera, la confortava. Non preoccuparti, non sarei riuscita a farli entrare in casa mia. Preferisco siano esposti che chiusi in qualche armadio. lo rassicurò. In effetti era vero: ogni spazio disponibile della piccola abitazione di campagna era già occupato e non era nemmeno sicura di voler ripensare al marito ogni volta che attraversava il soggiorno.
Però dicevi che hai ancora qualcosa? chiese Korinna, incuriosita. Sì... in realtà non so se fossero tuoi o di papà... il computer ha salvato diversi file dall'archivio che non ho mai aperto... alcuni dei miei vecchi giocattoli, l'handpan di papà, qualcuno dei ricordi dei vostri viaggi... oh! E hai presente i mini-robot con cui Lon terrorizzava il gatto dei vicini? Ero convinto li aveste buttati, invece ne ho trovato uno... ridacchiò ero convinta di averli fatti sparire tutti... grugnì Korinna, allontanando seccata il pensiero quel coso non voglio vederlo, ma se riesci appena hai un attimo mi piacerebbe dare un'occhiata ai file. disse, prima di congedarsi e chiudere la comunicazione.
Ripensare al vecchio appartamento e alla vita intera che aveva vissuto nella capitale era stato più difficile di quanto lei stessa avesse previsto e Korinna rimase in silenzio un lungo istante, cercando di rielaborare quel senso di vuoto che l'aveva presa all'improvviso.
Tomi si ascugò la fronte con la manica della tunica, cercando di rendersi vagamente presentabile mentre si affrettava a rispondere ... beh... di roba ce n'era abbastanza, ma all'epoca dicesti che non ti interessava e di farne quello che volevamo. Insomma... qui in casa non ci stava molto e gran parte delle vostre cose erano danneggiate. Quadri... i quadri erano quasi tutti rovinati. Se n'erano salvati un paio, ma uno l'abbiamo regalato al museo dedicato alle vittime, l'altro all'editore di papà. spiegò Tomi, con la netta impressione di aver fatto qualcosa di sbagliato.
Korinna gli rivolse un'occhiata comprensiva: sapeva che difficilmente Nat avrebbe accettato di esporre le proprie opere se fosse stato ancora in vita, ma il pensiero che potessero dare sollievo a tutti coloro che avevano letto i suoi resoconti e che da lontano avevano seguito la sua carriera, la confortava. Non preoccuparti, non sarei riuscita a farli entrare in casa mia. Preferisco siano esposti che chiusi in qualche armadio. lo rassicurò. In effetti era vero: ogni spazio disponibile della piccola abitazione di campagna era già occupato e non era nemmeno sicura di voler ripensare al marito ogni volta che attraversava il soggiorno.
Però dicevi che hai ancora qualcosa? chiese Korinna, incuriosita. Sì... in realtà non so se fossero tuoi o di papà... il computer ha salvato diversi file dall'archivio che non ho mai aperto... alcuni dei miei vecchi giocattoli, l'handpan di papà, qualcuno dei ricordi dei vostri viaggi... oh! E hai presente i mini-robot con cui Lon terrorizzava il gatto dei vicini? Ero convinto li aveste buttati, invece ne ho trovato uno... ridacchiò ero convinta di averli fatti sparire tutti... grugnì Korinna, allontanando seccata il pensiero quel coso non voglio vederlo, ma se riesci appena hai un attimo mi piacerebbe dare un'occhiata ai file. disse, prima di congedarsi e chiudere la comunicazione.
Ripensare al vecchio appartamento e alla vita intera che aveva vissuto nella capitale era stato più difficile di quanto lei stessa avesse previsto e Korinna rimase in silenzio un lungo istante, cercando di rielaborare quel senso di vuoto che l'aveva presa all'improvviso.