28-03-2023, 09:08 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-03-2023, 09:16 PM da T'Dal.)
I don't need a doctor, damn it! I am a doctor!
Leonard McCoy Umano
Guardai il capitano e capivo dove volesse andare a parare, se ci fosse stato Spock questo dibattito avrebbe dato via ad una diatriba infinita.
«Jim, capisco che la tua priorità sia di allontanarci da qui il prima possibile, ma dobbiamo anche considerare la possibilità che questi attacchi siano dovuti a motivi più complessi. Non voglio essere presuntuoso, ma la mia esperienza mi ha insegnato che molte volte la soluzione ai problemi più complicati sta proprio nella ricerca delle informazioni che ne stanno alla base e sai bene che non ho mai avuto problemi a chiedere informazioni, ma non credo che i nostri nuovi amici siano esattamente disponibili a fare conversazione al momento. A tal proposito vorrei ricordarti che il diplomatico tra noi due... sei tu.» risposi e le ultime parole furono più sarcastiche di quello che volessi usare.
«Si, credo sia in grado di camminare, ma dovrei visionare meglio la ferita per dare una risposta più precisa» ammisi guardando Jim.
Mi accorsi che Haruka era una persona coraggiosa e determinata, ma anche un po' spaventata dalla situazione. Capivo perfettamente la sua reticenza ad affrontare una situazione del genere, ma sapevo anche che non avevamo scelta. Dovevamo agire in fretta e in modo deciso.
«Siamo in tre e abbiamo le armi. Se ci muoviamo con cautela, possiamo riuscire a raggiungere Tulving e portarlo in salvo. Sarà difficile, ma credo che la possiamo fare.», dissi con fermezza per poi chiedere verso l'antropologa «Conosci qualcuno di loro?».
Preparai il mio phaser, pronto ad affrontare qualsiasi pericolo. Sapevo che la situazione era pericolosa, ma avevo fiducia nella mia formazione medica e nella mia abilità di affrontare situazioni di questo tipo. Eravamo pronti a combattere per la nostra sopravvivenza e per quella di Tulving.
Mi guardai intorno per cercare di individuare un modo per proteggere la squadra. Era chiaro che non potevamo rimanere lì a lungo, ma non potevamo nemmeno correre alla cieca. «Dobbiamo trovare un riparo migliore, qualcosa che possa proteggerci meglio dagli spari. hai suggerimenti?» chiesi a Jim, in quanto avevamo bisogno di un punto di riferimento per raccoglierci tutti al sicuro.
«Jim, capisco che la tua priorità sia di allontanarci da qui il prima possibile, ma dobbiamo anche considerare la possibilità che questi attacchi siano dovuti a motivi più complessi. Non voglio essere presuntuoso, ma la mia esperienza mi ha insegnato che molte volte la soluzione ai problemi più complicati sta proprio nella ricerca delle informazioni che ne stanno alla base e sai bene che non ho mai avuto problemi a chiedere informazioni, ma non credo che i nostri nuovi amici siano esattamente disponibili a fare conversazione al momento. A tal proposito vorrei ricordarti che il diplomatico tra noi due... sei tu.» risposi e le ultime parole furono più sarcastiche di quello che volessi usare.
«Si, credo sia in grado di camminare, ma dovrei visionare meglio la ferita per dare una risposta più precisa» ammisi guardando Jim.
Mi accorsi che Haruka era una persona coraggiosa e determinata, ma anche un po' spaventata dalla situazione. Capivo perfettamente la sua reticenza ad affrontare una situazione del genere, ma sapevo anche che non avevamo scelta. Dovevamo agire in fretta e in modo deciso.
«Siamo in tre e abbiamo le armi. Se ci muoviamo con cautela, possiamo riuscire a raggiungere Tulving e portarlo in salvo. Sarà difficile, ma credo che la possiamo fare.», dissi con fermezza per poi chiedere verso l'antropologa «Conosci qualcuno di loro?».
Preparai il mio phaser, pronto ad affrontare qualsiasi pericolo. Sapevo che la situazione era pericolosa, ma avevo fiducia nella mia formazione medica e nella mia abilità di affrontare situazioni di questo tipo. Eravamo pronti a combattere per la nostra sopravvivenza e per quella di Tulving.
Mi guardai intorno per cercare di individuare un modo per proteggere la squadra. Era chiaro che non potevamo rimanere lì a lungo, ma non potevamo nemmeno correre alla cieca. «Dobbiamo trovare un riparo migliore, qualcosa che possa proteggerci meglio dagli spari. hai suggerimenti?» chiesi a Jim, in quanto avevamo bisogno di un punto di riferimento per raccoglierci tutti al sicuro.