30-03-2023, 03:22 PM
It is worthwhile studying other peoples, because every understanding of another culture is an experiment with our own.
Haruka Abe Umana
Il movimento del capitano era stato troppo rapido perché la donna, ancora scioccata da quanto appena accaduto, potesse reagire in tempo. Distratta dalla presenza di Vaurek e dalla domanda del dottore, Haruka aprì il fuoco con un attimo di ritardo, quando Kirk aveva praticamente già raggiunto Tulving. Se non ci furono spiacevoli incidenti fu solo grazie all'esperienza del capitano, che era stato in grado di cogliere il momento giusto per agire. Haruka non sapeva se provare ammirazione per il suo rapido intervento o rabbrividire per la sua sventatezza.
Il loro... comandante è un antropologo con cui ho collaborato durante una ricerca sul campo in territorio romulano. Rispose finalmente a McCoy, mentre cercava di supportare Tulving senza finire colpita da qualche colpo di disgregatore. Il suo phaser era regolato in stordimento, ma di tanto in tanto la donna alzava il suo settaggio prima di sparare a qualche ramo nel tentativo di usare la sua caduta per impacciare il movimento dei nemici. Addestramento o meno, Haruka rimaneva un'antropologa. Una studiosa. Non era sicura di essere in grado di ammazzare qualcuno, soprattutto se si trattava di una persona che conosceva. O che aveva creduto di conoscere. Inutile dire che al momento era piuttosto confusa, erano solo i continui colpi di disgregatore a mantenerla concentrata sul presente. Non so se essergli grata per il tentativo di salvarmi la vita o cominciare a disperarmi. Conoscendo la cultura romulana, forse disperare è l'opzione giusta.
Non poteva negare che si era infatuata di Vaurek nel periodo passato su Omicron Gruis, né che provava ancora qualcosa per lui. Questo però non significava che avesse intenzione di diventare una sua proprietà. Era tipico della cultura romulana esprimere la propria dominanza sulle donne delle altre specie: le più fortunate erano trattate come concubine, le meno fortunate erano tenute in vita solo quel che bastava per dare alla luce un bambino. Se c'era qualcosa di vero in quello che conosceva di Vaurek, Haruka dubitava di essere a rischio di rientrare tra le meno fortunate ma non era sicura di poter escludere l'altra opzione. No, non pensarci: concentrati. Pensò, cercando di scacciare la disperazione che stava minacciando di avvolgerla.
Si era distratta, un'altra volta. Nessun colpo di disgregatore l'aveva quasi centrata questa volta, miracolo di cui doveva ringraziare sia i poveri alberi dietro cui si erano riparati che l'ordine di Vaurek di prenderla viva. Il rumore dei colpi nemici, quantomeno nelle sue vicinanze, era cambiato leggermente: non era molto esperta in quel campo, ma poteva teorizzare che il loro settaggio fosse stato spostato su stordimento o su un livello meno letale del precedente.
Concentrata sul punto da cui provenivano gli spari, Haruka non si rese conto che qualcuno si stava avvicinando di soppiatto a lei e McCoy, sfruttando la vegetazione per passare inosservato.
Il loro... comandante è un antropologo con cui ho collaborato durante una ricerca sul campo in territorio romulano. Rispose finalmente a McCoy, mentre cercava di supportare Tulving senza finire colpita da qualche colpo di disgregatore. Il suo phaser era regolato in stordimento, ma di tanto in tanto la donna alzava il suo settaggio prima di sparare a qualche ramo nel tentativo di usare la sua caduta per impacciare il movimento dei nemici. Addestramento o meno, Haruka rimaneva un'antropologa. Una studiosa. Non era sicura di essere in grado di ammazzare qualcuno, soprattutto se si trattava di una persona che conosceva. O che aveva creduto di conoscere. Inutile dire che al momento era piuttosto confusa, erano solo i continui colpi di disgregatore a mantenerla concentrata sul presente. Non so se essergli grata per il tentativo di salvarmi la vita o cominciare a disperarmi. Conoscendo la cultura romulana, forse disperare è l'opzione giusta.
Non poteva negare che si era infatuata di Vaurek nel periodo passato su Omicron Gruis, né che provava ancora qualcosa per lui. Questo però non significava che avesse intenzione di diventare una sua proprietà. Era tipico della cultura romulana esprimere la propria dominanza sulle donne delle altre specie: le più fortunate erano trattate come concubine, le meno fortunate erano tenute in vita solo quel che bastava per dare alla luce un bambino. Se c'era qualcosa di vero in quello che conosceva di Vaurek, Haruka dubitava di essere a rischio di rientrare tra le meno fortunate ma non era sicura di poter escludere l'altra opzione. No, non pensarci: concentrati. Pensò, cercando di scacciare la disperazione che stava minacciando di avvolgerla.
Si era distratta, un'altra volta. Nessun colpo di disgregatore l'aveva quasi centrata questa volta, miracolo di cui doveva ringraziare sia i poveri alberi dietro cui si erano riparati che l'ordine di Vaurek di prenderla viva. Il rumore dei colpi nemici, quantomeno nelle sue vicinanze, era cambiato leggermente: non era molto esperta in quel campo, ma poteva teorizzare che il loro settaggio fosse stato spostato su stordimento o su un livello meno letale del precedente.
Concentrata sul punto da cui provenivano gli spari, Haruka non si rese conto che qualcuno si stava avvicinando di soppiatto a lei e McCoy, sfruttando la vegetazione per passare inosservato.