23-04-2023, 05:32 PM
I don't need a doctor, damn it! I am a doctor!
Leonard McCoy Umano
Mi avvicinai rapidamente ad Haruka, preoccupato per le sue condizioni, ma la sollevai, cercando di portarla al sicuro dietro il riparo che avevo lasciato poco prima e tirai fuori il tricorder, iniziai a verificare le sue condizioni mediche. La sua ferita fortunatamente non era troppo profonda, ma
«Come stai?» chiesi, cercando di stabilire se la sua ferita fosse grave o meno. Poi, alzando il phaser, cercai di localizzare il nemico che l'aveva colpita, la caduta dell'albero aveva sicuramente causato una pausa nel combattimento, ma sapevo che sarebbe stata solo temporanea e i romulani avrebbero ripreso l'attacco prima o poi.
«Mi hai fatto un ottimo lavoro di copertura, ti ringrazio» dissi, esprimendo il mio apprezzamento.
Mentre cercavo il nemico, risposi alla tacita domanda di Haruka riguardo al fatto che l'avesse colpito o meno. «Si lo hai colpito, ma non preoccuparti. Riusciremo a tirarti fuori da qui. Non lasciare che la paura ti faccia perdere la speranza» dissi, cercando di rassicurarla.
In quel momento, la mia priorità era assicurarmi che Haruka fosse al sicuro. Se il nemico era ancora in giro, sapevo che dovevo rimanere vigile e trovare un modo per proteggere entrambi. «Continua a restare al riparo. Cercherò di individuare il nemico e, se necessario, colpirlo. La tua sicurezza viene prima di tutto», dissi, determinato a proteggerla a ogni costo.
La cattura da parte dei Romulani potrebbe essere un'opzione possibile, ma non mi sarei mai arreso senza combattere. Sapevo che la squadra aveva bisogno di me e non avrebbe mai permesso di essere catturato senza una lotta.
Dopo queste mie parole, però, ad un certo punto, uno dei romulani riuscì ad intercettarci. Risposi al fuoco, cercando di proteggere Haruka il più possibile. Grazie all'esperienza e alla sua destrezza con il phaser, riuscii a disorientare l'assalitore e colpirlo in modo decisivo. Il romulano cadde a terra, stordito. Non mi sembrava di vedere nessun altro, ma mai dire mai.
«Come stai?» chiesi, cercando di stabilire se la sua ferita fosse grave o meno. Poi, alzando il phaser, cercai di localizzare il nemico che l'aveva colpita, la caduta dell'albero aveva sicuramente causato una pausa nel combattimento, ma sapevo che sarebbe stata solo temporanea e i romulani avrebbero ripreso l'attacco prima o poi.
«Mi hai fatto un ottimo lavoro di copertura, ti ringrazio» dissi, esprimendo il mio apprezzamento.
Mentre cercavo il nemico, risposi alla tacita domanda di Haruka riguardo al fatto che l'avesse colpito o meno. «Si lo hai colpito, ma non preoccuparti. Riusciremo a tirarti fuori da qui. Non lasciare che la paura ti faccia perdere la speranza» dissi, cercando di rassicurarla.
In quel momento, la mia priorità era assicurarmi che Haruka fosse al sicuro. Se il nemico era ancora in giro, sapevo che dovevo rimanere vigile e trovare un modo per proteggere entrambi. «Continua a restare al riparo. Cercherò di individuare il nemico e, se necessario, colpirlo. La tua sicurezza viene prima di tutto», dissi, determinato a proteggerla a ogni costo.
La cattura da parte dei Romulani potrebbe essere un'opzione possibile, ma non mi sarei mai arreso senza combattere. Sapevo che la squadra aveva bisogno di me e non avrebbe mai permesso di essere catturato senza una lotta.
Dopo queste mie parole, però, ad un certo punto, uno dei romulani riuscì ad intercettarci. Risposi al fuoco, cercando di proteggere Haruka il più possibile. Grazie all'esperienza e alla sua destrezza con il phaser, riuscii a disorientare l'assalitore e colpirlo in modo decisivo. Il romulano cadde a terra, stordito. Non mi sembrava di vedere nessun altro, ma mai dire mai.