18-05-2023, 02:18 PM
Korinna Suder
Betazoid
Sei sempre la benvenuta le ricordò Korinna ... anche se dovrai stare attenta, perché potrei metterti a lavorare scherzò sai, c'è sempre tanto da fare in una casa lontana dalla città... qualcosa che si rompe, qualcosa che non funziona come dovrebbe... poi da qualche anno ho abbandonato i replicatori e abbiamo iniziato a cucinare alla vecchia maniera. Per un po' abbiamo replicato gli ingredienti, poi io e Sal abbiamo costruito la serra e adesso gran parte di quello che utilizziamo lo facciamo crescere noi. E' tanto faticoso, ma mi tiene in allenamento... anche perché non saprei cosa fare, altrimenti. Dovrei chiudermi da mattina a sera su un ponte ologrammi? So che qualcuno lo fa, ma non riesco ad apprezzare tutta quella tecnologia. raccontò, prendendo l'amica a braccetto mentre si avviava verso la vettura che aveva chiamato per loro.
Un Cat Café, eh? valutò. Sai che ti dico? Possiamo lasciare andare Sal e Tamara a sistemare le nostre cose all'appartamento e noi andiamo a visitare questo posto che conosci tu. disse. Avrebbe preso volentieri qualcosa di fresco, seduta in un locale a chiacchierare dei vecchi tempi. Sal aprì per lei la portiera del taxi, aiutandola in modo che non rischiasse di inciamparsi nel salire a bordo e Korinna lo lasciò fare: da tempo ormai aveva rinunciato all'orgoglio di fare le cose da sola per via di quella fastidiosa apprensione che percepiva da parte di amici e famiglia quando le vedevano fare qualcosa che non ritenevano adatto alla sua età. Non avrebbe saputo dire se era per accontentare loro o se effettivamente si rendeva conto dei propri limiti, ma il risultato, alla fine, era lo stesso.
Il viaggio non durò a lungo ed alla fine il taxi si fermò di fronte ad un locale dove un'insegna olografica lasciava pochi dubbi riguardo a quanto avrebbero trovato all'interno. Presumo che siamo arrivate disse Korinna, guardando gli ologrammi di due gatti che le osservavano pigramente in equilibrio sull'insegna.
Un Cat Café, eh? valutò. Sai che ti dico? Possiamo lasciare andare Sal e Tamara a sistemare le nostre cose all'appartamento e noi andiamo a visitare questo posto che conosci tu. disse. Avrebbe preso volentieri qualcosa di fresco, seduta in un locale a chiacchierare dei vecchi tempi. Sal aprì per lei la portiera del taxi, aiutandola in modo che non rischiasse di inciamparsi nel salire a bordo e Korinna lo lasciò fare: da tempo ormai aveva rinunciato all'orgoglio di fare le cose da sola per via di quella fastidiosa apprensione che percepiva da parte di amici e famiglia quando le vedevano fare qualcosa che non ritenevano adatto alla sua età. Non avrebbe saputo dire se era per accontentare loro o se effettivamente si rendeva conto dei propri limiti, ma il risultato, alla fine, era lo stesso.
Il viaggio non durò a lungo ed alla fine il taxi si fermò di fronte ad un locale dove un'insegna olografica lasciava pochi dubbi riguardo a quanto avrebbero trovato all'interno. Presumo che siamo arrivate disse Korinna, guardando gli ologrammi di due gatti che le osservavano pigramente in equilibrio sull'insegna.