18-05-2023, 09:09 PM
Sarah Mendel
Augmented Human
"Con l'ombrellino?" le scappò detto subito dopo che Paris aveva citato i cocktail da sorseggiare sulla spiaggia.
Era una cosa che le sarebbe sempre piaciuto, in effetti, andare su una grande spiaggia di sabbia bianchissima a sorseggiare un cocktail con l'ombrellino mentre il mare cristallino faceva da specchio per un tramonto mozzafiato.
Peccato che, come molte persone dai capelli rossi, avesse una pelle particolarmente pallida ed inadatto all'esposizii e al sole. Per non parlare di una certa dose di agorafobia che, seppur non le impedisse di stare all'aperto, tendeva a metterla a disagio in luoghi ove la vista potesse spaziare oltre un certo limite, motivi per i quali non si era mai sognata neppure di programmare una spiaggia olografica, figurarsi visitarne una vera!
Ad ogni modo, nonostante ormai una piccola parte della sua mente stesse riva gando la ricetta di praticamente tutti i principali cocktail in voga nella Federazione e nei Mondi non Allineati, rimase attenta agli ordini ricevuti ed aggiuse "Certo Signore, sto facendo portare un nuovo modulatore di frequenza e le componenti che statisticamente è più facile si siano deteriorate in Sala Teletrasporto. D'altra parte per trasferire persone attraverso un campo di contenimento è più sicuro partire dalla Pedana..."</b>
Non disse moto di più perché, mentre si avviavano alla Sala Teletrasporto, li raggiunse la Dottoressa Saff, già pronta con una valigetta medica.
Saff le piaceva, anche se non aveva mai pensato alei in sé so diverso da quello professionale: era diretta, non mentiva, non faceva complimenti e non se ne aspettava. Con lei Sarah poteva evitare di impantanarsi in chiacchiere di cortesia che tanto poi non sarebbe stata capace di gestire bene [b]"Buonasera Dottoressa, lieta che sia dei nostri. Sperando che il suo aiuto sia solo una precauzione inutile, ovviamente..."
L'ultima aggiunta era forse qualcosa che, per scaramanzia, sarebbe stato meglio non dire, ma non ci aveva pensato. Ci pensò comunque Cippy a ricordarglielo con un pigolio divertito mentre le si posava su una spalla.
Ascoltandolo, la rossa informatica sbatté due volte le palpebre, quindi disse solo "Oh, giusto...scusate, non avrei dovuto dirlo a voce alta..."
Arrivarono comunque in sala Teletrasporto, dove li attendeva un Capo della Sezione Ingegneria con in mano un kit sterile con i componenti richiesti, nonché un ufficiale della Sicurezza Boliano, la cui testa blu spiccava notevolmente nel confronto col colore ocra del colletto della divisa. L'ufficiale aveva alla cintura un phaser Tipo II e ne porse un altro a Paris.
Non fece cenno a porgerne altri alle donne, anche se li aveva portati anche per loro, ma Sarah di certo non si offese. Ovviamente sapeva sparare ma non le piaceva, inoltre si sperava non servissero armi per cambiare un modulo difettoso del Ponte Ologrammi, no?
La rossa mise il componente nuovo nella valigetta ingegneristica, quindi si mise davanti ai comandi del teletrasporto e iniziò a programmarli a velocità assurda, quindi lasciò il posto al collega dell'Ingegneria e corse verso la pedana del Teletrasporto.
Pochi secondi dopo il raggio li smaterializzò tutti e quattro, impiegando un tempo apparentemente infinito a rimaterializzarli. Per almeno due volte la ragazza sentì il proprio corpo assumere consistenza fisica e le parve quasi di percepire un suolo solido sotto le suole degli stivali.
La sensazione durava appena un istante, poi il corpo perdeva nuovamente ogni percezione fisica. La terza, invece, parve essere la volta buona.
Il corpo riassunse la propria consistenza fisica in maniera uniforme e sulla pelle nuda la ragazza poté finalmente sentire una brezza calda, che scivolava sull'epidermide generando uno strano contrasto.
I piedi nudi affondarono in una superficie sabbiosa e.... aspetta un momento...
"Piedi nudi? pensò con una punta di panico, notando che - effettivamente - l'aria calda accarezzava un po' troppa pelle nuda oltre quella del viso.
Si guardò le braccia nude, quindi il corpo...indossava un costume a due pezzi dai motivi floreali, non particolarmente esagerato, ma comunque decisamente meno coprente dell'uniforme della Flotta. Alla vita, oltre al costume, aveva un gonnellino di foglie di palma e una corona di fiori le adornava il collo.
Con una punta di panico si volse verso Paris e Saff, i quali avevano ricevuto un trattamento analogo. La dottoressa aveva un abbigliamento simile al suo, anche se nelsuo caso il motivo del costume era la frutta esotica, mentre il Primo Ufficiale indossava un paio di bermuda con motivo a palme e, sopra, una camicetta azzurra lasciata aperta sul torso nudo.
Con un misto di disappunto e panico Sarah cominciò a guardarsi attorno, notando che anche il Guardiamarina Oyuro - l'ufficiale della Sicurezza che le aveva accompagnate - indossava bermuda ma, anziché una camicia hawaiana, aveva la corona di fiori. Al posto del Phaser che i due uomini stringevano, comunque, c'erano due palette per la sabbia e al posto dei kit trasportati dalle due donne c'erano dei secchielli.
A bocca aperta Sarah continuò a fissare stupita il secchiello vuoto, cominciando a dire "Io...credo che il ponte ologrammi abbia considerato i nostri effetti personali... inadatti al programma in esecuzione, e in fase di materializzazione li abbia sostituiti con...altro..."
In fondo il ponte ologrammi funzionava combinando tecnologia olografica, campi di forza e tecnologia di replicazione, quindi la spiegazione più semplice era che, tra le ultime due fasi della materializzazione, il computer avesse analizzato attrezzature e vestiario ritenendoli incompatibili con la simulazione e li avesse semplicemente riciclati, ricombinando e la materia con altro di più...intonato all'ambiente.
Fu Cippy a richiamarla alla situazione contingente, facendole notare l'anomalia in cui si trovavano: era infatti indubbio che quella in cui si erano materializzati era una spiaggia, una spiaggia di sabbia probabilmente terrestre, a giudicare dalle palme che si vedevano. Solo che la spiaggia, il mare e tutto il resto erano all'interno di quello che - guardando bene - sembrava essere un Cubo Borg!
Le pareti metalliche spiccavano infatti in ogni direzione, spuntando dal mare e dalla foresta di palme ed inerpicandosi fino al cielo, ove comunque brillava un bel sole, che probabilmente contribuiva a scaldare quella simulazione.
Persino il ciringuito sulla spiaggia, ove spiccavano decine di bottiglie di alcolici necessari a preparare i gustosi cocktail ambiti dal Comandante Paris, era pieno di alcove Borg, alcune delle quali piene di droni in rigenerazione, mentre altri Droni si accalcavano al bancone.
Effettivamente, guardandosi attorno Paris e gli altri avrebbero potuto vedere diversi Borg stesi sulla spiaggia o immersi in acqua, con i dosso costumi da bagno colorati sopra gli innesti cibernetici e le nere corazze.
Per il momento tutti li ignoravano, ma voltarono all'unisono le teste verso quello che - sullo sfondo, proprio a ridosso di una parete del Cubo - sembrava essere un castello del medioevo terrestre dall'aria particolarmente tetra, ove una nube tempestosa (presente solo ed esclusivamente sul castello stesso) aveva appena scaricato un fulmine.
Sarah si sentì - a torto o a ragione - lo sguardo degli altri tre addosso e si affrettò a dire "Hem...io credo che il sovraccarico abbia anche danneggiato i circuiti logici del Ponte Ologrammi. Probabilmente il programma originale era una simulazione di addestramento contro i Borg, poi qualcuno deve aver tentato di caricare il programma della spiaggia e anche quello del castello - qualunque cosa sia..."
Quello della spiaggia, pensò Sarah mentre il mare le sfiorava i piedi, facendola rabbrividire ed indietreggiare istintivamente, poteva essere opera di Paris, ma chi aveva avviato il castello? Forse qualcuno che aveva tentato prima di lui di entrare non sapendo ci fosse una simulazione in corso?
La sensazione di avere gli occhi di tutti puntati addosso la colpì all'improvviso, portandola istintivamente a stringersi le braccia al petto. Era un atteggiamento abbastanza inappropriato in quella condizione e se ne rendeva conto, ma si sentiva fortemente a disagio.
Ciononostante - o forse proprio per questo - cercò di concentrarsi sul lavoro, spiegando "Solo che il Ponte, anziché sostituire i programmi, li ha sovrapposti...a questo punto non so dove possano essere i nostri. E trovarli non sarà facile, senza i nostri strumenti..."
E quello, probabilmente, era la meno. Cosa sarebbe successo nel momento in cui i bagnanti Borg si fossero sentiti indispettiti dalla loro presenza?