15-06-2023, 07:51 PM
Thomas Eugene Paris
Umano
L'idea di fare un'immersione in una simile barriera corallina non gli sarebbe dispiaciuta in altre circostanze, ma l'improvviso sbalzo di pressione, unito a tutto il resto della situazione, contribuirono a rendere quella che avrebbe potuto altrimenti essere un'esperienza piacevole qualcosa di molto simile ad un incubo. Anche se a fatica, Tom era riuscito a guadagnare una buona metà del tratto di mare che li separava dal resto del tubo di Jefferies quando si accorse che qualcosa non andava: non fece nemmeno in tempo ad avvertire la donna, che un branco di meduse giganti la circondò, pungendola ripetutamente.
Ignorando la pressione che gli attanagliava i polmoni, il comandante si guardò attorno come se fosse in cerca di qualcosa. Il suo sguardo si fermò un istante solo quando scorse i resti di una vecchia imbarcazione a vela, dalla quale si diramavano degli innesti borg dall'aria spettrale. Senza perdersi troppo in rimuginazioni, Tom si spinse verso il relitto ed afferrò un brandello della vela che fortunatamente (perché se siamo tutti jellati questa role finisce male) cedette senza opporre eccessiva resistenza. Poi, utilizzando la tela per proteggersi dalle meduse, si inoltrò in mezzo al branco, disperdendole ed afferrando Sarah con l'intenzione di trascinarla fino al termine del breve tratto di mare. Tuttavia difficilmente sarebbe riuscito nel suo intento se Cippy, ormai libero dalle meduse, non fosse intervenuto per dargli una mano. (Va beh, metaforicamente...)
Con l'aiuto di Oyuro riuscì a trascinare la donna fuori dall'acqua, ma il contraccolpo dovuto al cambio di pressione repentino, unito allo sforzo appena compiuto, lo stordì per qualche istante, annebbiandogli la vista. Dottoressa... chiamò con un filo di voce, ansimando per riprendere fiato ed indicando in direzione di Sarah, nel tentativo di chiedere al medico di darle un'occhiata. Contemporaneamente la voce del computer risuonò di nuovo tra i ponti della nave, ricordando loro che la situazione del nucleo di curvatura era critica. Come sta? chiese in direzione del medico, con una nota di urgenza nella voce.
Ignorando la pressione che gli attanagliava i polmoni, il comandante si guardò attorno come se fosse in cerca di qualcosa. Il suo sguardo si fermò un istante solo quando scorse i resti di una vecchia imbarcazione a vela, dalla quale si diramavano degli innesti borg dall'aria spettrale. Senza perdersi troppo in rimuginazioni, Tom si spinse verso il relitto ed afferrò un brandello della vela che fortunatamente (perché se siamo tutti jellati questa role finisce male) cedette senza opporre eccessiva resistenza. Poi, utilizzando la tela per proteggersi dalle meduse, si inoltrò in mezzo al branco, disperdendole ed afferrando Sarah con l'intenzione di trascinarla fino al termine del breve tratto di mare. Tuttavia difficilmente sarebbe riuscito nel suo intento se Cippy, ormai libero dalle meduse, non fosse intervenuto per dargli una mano. (Va beh, metaforicamente...)
Con l'aiuto di Oyuro riuscì a trascinare la donna fuori dall'acqua, ma il contraccolpo dovuto al cambio di pressione repentino, unito allo sforzo appena compiuto, lo stordì per qualche istante, annebbiandogli la vista. Dottoressa... chiamò con un filo di voce, ansimando per riprendere fiato ed indicando in direzione di Sarah, nel tentativo di chiedere al medico di darle un'occhiata. Contemporaneamente la voce del computer risuonò di nuovo tra i ponti della nave, ricordando loro che la situazione del nucleo di curvatura era critica. Come sta? chiese in direzione del medico, con una nota di urgenza nella voce.