08-07-2023, 05:48 PM
Thomas Eugene Paris
Umano
Tom scoccò alla fatina un'occhiata seccata, non gli era chiaro il perché continuasse a riservargli occhiate sospettose quasi avesse fatto qualcosa di male, mentre era tanto gentile con il tenente Mendel, al punto da cercare di assecondare la donna in quella che, evidentemente, considerava un'assurdità visto che continuava a ripetere come in quel luogo non ci fosse alcun drone. Tuttavia il comandante superò rapidamente l'orgoglio ferito non appena si rese conto che la cosa sembrava funzionare e, in un modo o nell'altro, la fatina olografica di emergenza parve riuscire a convincere i Borg a sistemare il nucleo di curvatura per loro. Fu un po' meno felice nel notare che, per farlo, avevano deciso di abbandonare la loro lotta con il drago. L'enorme bestia aveva subito una brutta ferita ad una delle ali che era stata lacerata ed ora appariva, se possibile, ancora più nervosa di prima: la bestia provò ad alzarsi in volo, ma ben presto finì a sbattere contro le travi in pietra che ricoprivano il soffitto della sala macchine, facendo tremare l'intero ambiente e collassare diversi dei cumuli di monete.
Eviterei di rimanere qui a verificare la teoria... rispose, quando Sarah suggerì che probabilmente i Borg li avrebbero lasciati stare. Recuperate i phaser disse, rivolgendosi a McKinnon e alla Mendel. Il drago, ormai libero dai suoi aggressori, continuava a menare fendenti sempre più nervosi e violenti in ogni direzione, avventandosi contro i Borg in un disperato tentativo di proteggere quello che sembrava considerare parte del suo tesoro, ovvero il nucleo di curvatura prossimo alla distruzione. Dite che dovremmo aiutarli? chiese Tom, che nell'infuriare del combattimento non riusciva a capire chi tra il drago e i droni stesse avendo la meglio... almeno finché i suddetti Borg non furono sbalzati, uno dopo l'altro, lontani dalle postazioni del computer.
Rottura del nucleo di curvatura imminente annunciò il computer e dal modo in cui le scariche elettriche sembravano farsi di minuto in minuto più intense e la temperatura all'interno della sala macchine andava alzandosi, non era difficile da credere. Fu allora che il nucleo, effettivamente, esplose. Ma invece che trasformare in poltiglia tutti i presenti, il programma si congelò all'improvviso. Le fiamme dell'esplosione fluttuavano ora immobili a pochi centimetri da loro e i droni, intenti in una titanica lotta con il drago, erano immobili come statue di pietra.
Da quando siamo arrivati questo è il primo malfunzionamento del computer che mi piace commentò Tom ... provate a contattare l'esterno, vediamo se per caso le comunicazioni funzionano adesso suggerì, mentre raggiungeva la gabbia in cui era stato rinchiuso il Capo Klo'ph per cercare di farlo uscire... ma subito si rese conto che non sarebbe stato così semplice: le sbarre della cella erano intricate e resistenti e la porta era chiusa da un bizzarro lucchetto a combinazione. Da quando i draghi usano le combinazioni? protestò, afferrando un pesante scettro ed usandolo come mazza per tentare di far saltare il lucchetto, ma subito dovette fermarsi: ad ogni colpo qualcosa all'interno dell'ambientazione riprendeva a muoversi: prima alcune monete scivolarono da una delle pile, poi uno dei Borg riprese a girovagare per la sala macchine. Poi della polvere glitterata gli suggerì che anche la fatina era stata liberata. Con qualche altro colpo avrebbero rischiato che il nucleo di curvatura si riattivasse da dove si era congelato, ammesso e non concesso che fosse stato effettivamente il suo colpo di scettro a rimettere in moto parti del programma. Che succede ora? sospirò, depositando cautamente lo scettro a terra. Tenente Mendel, il suo drone è in grado di calcolare la combinazione? chiese, notando solo allora che era da quando avevano raggiunto la sala macchine che del buffo robottino non si vedeva più alcuna traccia. Coincidenze?
Eviterei di rimanere qui a verificare la teoria... rispose, quando Sarah suggerì che probabilmente i Borg li avrebbero lasciati stare. Recuperate i phaser disse, rivolgendosi a McKinnon e alla Mendel. Il drago, ormai libero dai suoi aggressori, continuava a menare fendenti sempre più nervosi e violenti in ogni direzione, avventandosi contro i Borg in un disperato tentativo di proteggere quello che sembrava considerare parte del suo tesoro, ovvero il nucleo di curvatura prossimo alla distruzione. Dite che dovremmo aiutarli? chiese Tom, che nell'infuriare del combattimento non riusciva a capire chi tra il drago e i droni stesse avendo la meglio... almeno finché i suddetti Borg non furono sbalzati, uno dopo l'altro, lontani dalle postazioni del computer.
Rottura del nucleo di curvatura imminente annunciò il computer e dal modo in cui le scariche elettriche sembravano farsi di minuto in minuto più intense e la temperatura all'interno della sala macchine andava alzandosi, non era difficile da credere. Fu allora che il nucleo, effettivamente, esplose. Ma invece che trasformare in poltiglia tutti i presenti, il programma si congelò all'improvviso. Le fiamme dell'esplosione fluttuavano ora immobili a pochi centimetri da loro e i droni, intenti in una titanica lotta con il drago, erano immobili come statue di pietra.
Da quando siamo arrivati questo è il primo malfunzionamento del computer che mi piace commentò Tom ... provate a contattare l'esterno, vediamo se per caso le comunicazioni funzionano adesso suggerì, mentre raggiungeva la gabbia in cui era stato rinchiuso il Capo Klo'ph per cercare di farlo uscire... ma subito si rese conto che non sarebbe stato così semplice: le sbarre della cella erano intricate e resistenti e la porta era chiusa da un bizzarro lucchetto a combinazione. Da quando i draghi usano le combinazioni? protestò, afferrando un pesante scettro ed usandolo come mazza per tentare di far saltare il lucchetto, ma subito dovette fermarsi: ad ogni colpo qualcosa all'interno dell'ambientazione riprendeva a muoversi: prima alcune monete scivolarono da una delle pile, poi uno dei Borg riprese a girovagare per la sala macchine. Poi della polvere glitterata gli suggerì che anche la fatina era stata liberata. Con qualche altro colpo avrebbero rischiato che il nucleo di curvatura si riattivasse da dove si era congelato, ammesso e non concesso che fosse stato effettivamente il suo colpo di scettro a rimettere in moto parti del programma. Che succede ora? sospirò, depositando cautamente lo scettro a terra. Tenente Mendel, il suo drone è in grado di calcolare la combinazione? chiese, notando solo allora che era da quando avevano raggiunto la sala macchine che del buffo robottino non si vedeva più alcuna traccia. Coincidenze?