13-07-2023, 09:44 AM
Rekon
Tellarite
Mentre precipitavano inclinandosi a destra Rekon sparò un bestemmio ne in Tellarite, domandandosi tra sé e sé se non avesse fatto meglio ad accertarsi che il pilota conoscesse la differenza tra sopra e sotto prima di dargli le indicazioni operative.
L'impatto li travolse prima che ci fosse il tempo per scoprire se lo avrebbe o meno detto ad alta voce e, mentre gli scudi Romulani lottavano per assorbire l'energia cinetica di due navette da svariate tonnellate che precipitavano alla velocità di parecchie centinaia di chilometri l'ora, il vecchio Tellarite si ritrovò sballottato come la pallina di un dannato flipper.
I due vascelli scavarono la roccia del pianeta e sventrarononla foresta per alcune centinaia di metri, mostrando la stessa delicatezza e precisione chirurgica di una vecchia rompighiaccio del ventesimo secolo impegnata in una traversata polare, dopodiché arrestarono la loro corsa adagiate l'una accanto all'altra, ancora agganciate e semisepolte da tronchi e fronde varie.
Il corpo di Rekon lanciava impulsi di dolore da ogni arto, giuntura, osso e muscolo, ma il vecchio ingegnere non avrebbe saputo dire se era un problema di fratture o contusioni pertanto - mentre fissava dal finestrino frontale la prua del vascello Romulano su cui svettavano gli emettitori dei Disgregatori - si limitò a ringhiare un "Dannato Q, sono troppo vecchio per queste stron#ate*..."
Purtroppo però non c'era tempo per leccarsi le ferite...se loro erano sopravvissuti all'impatto anche i Romulani - fisicamente più forti di Umani e Tellariti - dovevano essere pronti a reagire. Fortunatamente quelle navette avevano di norma due piloti, ma sarebbero certamente stati armati.
Per questo, fingendo una sicurezza che non aveva, brontolò un "Avanti, che diavolo aspettate? Il tè delle cinque? Tra poco i Romulani ci saranno addosso, dobbiamo prepararci...biondina!"
Ormai aveva acquisito quei soprannomi e la povera Carol si sarebbe dovuta abituare "Vedi se in questa scatoletta di tonno è rimasta un po' di energia. Se sì collega un condotto EPS al generatore di gravitoni e scarica la potenza residua attraverso quello...vediamo se la navetta dei Romucosi è pensata per schermarli da un bell'elettroshock..."
Ovviamente la sua idea era generare una scarica elettrica indotta attraverso il contatto esistente tra i supermagneti della navetta e lo scafo Romulano, sperando che lo stesso non slfosse troppo isolato e la scarica bastasse a colpire gli occupanti della navetta verde. Ovviamente il supermagneti avrebbe fatto anche da isolante per evitare che la.scaroca colpisse anche la navetta federale, ma il fatto che non lo stesse facendo di persona era un chiaro indice che - a sua volta - lui stesse tutt'altro che bene.
Ad ogni modo aggiunse "Gli altri si armino, se non funziona ci attaccheranno alla vecchia maniera perché dovranno prendere la nostra navetta per sganciarla e ridecollare. E non è detto che non siano in grado di teletrasportarsi nonostante le interferenze!"
*@McCoy