29-07-2023, 09:14 AM
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Rekon
Tellarite
"Si va per tentativi, ragazza, un Romulano arrosto alla volta..." rispose Rekon al commento di Carol, facendo una smorfia che voleva essere un sorriso atto a sdrammatizzare la situazione ma che - anche a causa delle zanne porcine - parve decisamente più cattivo del voluto.
Il vecchio ingegnere cercò faticosamente di rialzarsi e, nel farlo, vide i due Romulani fuggire nel sottobosco, trovando una posizione da cui potevano tenere la navetta sotto tiro.
"Brutto affare..." commentò, indicando con una manata al dottore il comportamento dei due avversari "Se fanno così vuol dire che la loro intenzione è tenerci qui...o hanno rinforzi in arrivo o..."
Non finì la frase, ma lanciò una occhiata alla navetta verde dicendo "In entrambi i casi, se davvero vuoi discutere di quel gran basta*rdo di Q dammi un antidolorifico, perché io e la biondina dobbiamo salire su quella navetta in fretta..."
Si guardò attorno, non avevano molto su cui lavorare, dato lo stato della navetta, ma c'erano ancora le sonde della D.ssa Marcus.
Mentre il siero magico di McCoy gli faceva dimenticare le ossa ammaccate, il vecchio ingegnere prese una chiave idraulica e - senza troppe cerimonie - smontò il serbatoio di raffreddamento della trivella della sonda. Quindi lo diede in mano all'ufficiale della sicurezza e gli disse "È facile, ragazzone...lo butti tra noi e loro e gli spari. Lui esplode e genera una nube di fumo per qualche secondo. Mentre il fumo ci nasconde, tu spari ed io e la biondina saliamo sul rottame Romulano...ok?"
Prese la valigetta ingegneristica e aggiunse rivolto a Carol "Forza ragazza, dai una mano a questo vecchio rottame!"
Era un piano semplice e funzionò, nonostante oggettivamente i movimenti di Rekon fossero talmente rallentati da fare supporre al buon dottore dell'Enterprise che ci fosse qualche frattura tra le ammaccature di quel corpo suino. Li avrebbe seguiti per accertarsene?
A prescindere da ciò, l'interno della nave Romulana non era così malmesso, tenendo conto che avevano appena sostenuto un brutto schianto. Ciononostante i numerosi cortocircuiti che si vedevano non piacquero al Tellarite brontolone il quale, avvicinatosi a una consolle, individuò subito il problema.
C'era un sovraccarico in atto ed i Romulani si erano allontanati proprio per questo "Che b*stadi, volevano farci saltare in aria con il loro catorcio..." commentò stizzito, dopodiché cominciò a digitare alcune stringhe di codice.
Non ci vollero che pochi secondi, poi la lingua di interfaccia venne commutata da Romulano a Standard federale. Una volta fatto questo piccolo accorgimento, il Tellarite indicò a Marcus il percorso del sovraccarico "Vedi, è questo accumulatore che va in loop...ma i piloti sono evidentemente troppo scemi per capirlo da soli. E sai cosa facciamo noi...?"
Stavolta il ghigno fu volutamente cattivo e, digitata una stringa di comandi, aggiunse "Glielo restituiamo..."
Ci fu un suono sordo, dopodiché un rumore meccanico di metallo che sfregava rapidamente contro altro metallo e un cubo di titanio verde venne espulso da una piccola carica esplosiva e lanciato nel bosco, non lontano da dove i due Romulani si erano appostati e da dove stavano continuando a sparare ai federali.
Il cubo ebbe appena il tempo di toccare terra, dopodiché esplose in una detonazione potente che ribaltò le navette sganciandole l'una dall'altra e - incidentalmente, certo - mise fine all'assedio Romulano.
"Adesso cerchiamo di rimettere in piedi questo catorcio... commentò il vecchio Tellarite brontolone, spostandosi lentamente verso il fondo della navetta per mettere mano ai motori "Mi serve davvero una vacanza...e ancora non ho preso servizio...bah!"
@Carol