[@Les]

Korinna Suder

Betazoid

Non riesco a fare altro che continuare a scuotere la testa alle parole di Harris, finché gli ufficiali della sicurezza ci raggiungono. Hanno compreso alla perfezione il mio ordine, eppure esitano. "C'è qualche problema?" chiede uno degli uomini di Harris. "Arrestate il Klingon" ordino sbrigativa, sapendo che per loro non è lì la difficoltà. Preferirei mi liberassero anche da Edward, ma è meglio che prima capiscano perché sto chiedendo loro di mettere agli arresti una persona con la quale hanno vissuto per anni, instaurando un rapporto di fiducia reciproca tale che non mi sorprenderebbe se disobbedissero apertamente al mio ordine. Facco cenno agli ufficiali della sicurezza di attendere, mentre torno a rivolgermi a Harris, ignorando le parole e la presenza del Klingon: "So che conosci meglio di me la situazione in cui ci hanno cacciato, ciò nonostante il comando è stato affidato a me, pertanto devo chiederti di avere un po' di fiducia nelle mie capacità di giudizio. So che non sei un novellino, ma prova a ragionare: i Klingon non si sono mai mostrati amichevoli nei nostri confronti e adesso, all'improvviso, ci chiedono aiuto per combattere i Romulani. Rifletti... Klingon che chiedono aiuto. Domandati come mai la cosa ti sembra perfettamente normale. Aggiungi questo: appena arrivato a bordo il tuo amico ha stabilito un legame telepatico, solo con te, per metterti al corrente della situazione. Guarda in faccia la realtà! Non hai difese contro un attacco mentale. Potresti non esserti mai mosso dal punto della stazione in cui ti sei teletrasportato e aver semplicemente creduto di non vedere Klingon, di incontrare un ufficiale federale! Perché pensi che adesso stia cercando di metterci uno contro l'altro? Lo sa che se tentasse di manipolare i miei pensieri me ne accorgerei e non mi lascerei convincere tanto facilmente! Hanno un'arma in grado di distruggere la Terra su quella nave... non è il momento di giocare. Edward, non sei in te. Lasciati chiudere nel tuo alloggio senza fare storie, qui ci penso io" insisto, lanciando un'occhiata agli ufficiali della sicurezza per incitarli a fare il loro lavoro.