20-08-2023, 09:13 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-08-2023, 10:23 AM da T'Dal.)
Not believing you're going to die is what gets you killed.
La'an Noonien-Singh Umana
Il turno di servizio era entrato nel vivo. Essere addetta alla sicurezza comportava una costante vigilanza e prontezza, specialmente in situazioni diplomatiche delicate come quella che stavamo vivendo. Mentre la nave stazionava in attesa dell'autorizzazione a procedere, mi ero dedicata ai controlli e alle analisi dei sensori, garantendo che tutto fosse sotto controllo.
La comparsa delle due navi trill non era passata inosservata e i pensieri correvano mentre osservavo gli schermi che mostravano i dettagli delle navi in avvicinamento. Come sempre, la tattica era fondamentale, e avevo già iniziato a valutare le potenziali manovre per reagire a diverse situazioni, pronta a rispondere a qualsiasi possibile minaccia.
Quando Ortegas commentò che sembravano dotati di una buona manovrabilità ed anche armati, non potevo fare a meno di concordare con lei. Mi ritrovai a pensare che anche se le navi erano piccole, la loro presenza non andava sottovalutata, in quanto avevano una chiara funzione difensiva e potevano costituire una minaccia se le circostanze lo richiedevano.
La richiesta di scortare le navi cardassiane arrivò poco dopo. Essere l'addetto alla sicurezza era un compito che richiedeva attenzione e professionalità, ma in situazioni diplomatiche il mio ruolo era più complesso, in quanto dovevo assicurarmi che tutti a bordo fossero al sicuro e che nulla andasse storto durante il viaggio.
Ero concentrata sui miei compiti, quando la console di comunicazione interna si illuminò con il nome di Scott Baker, uno dei marinai della sicurezza che si occupava della delegazione cardassiana. Il brivido che mi attraversò la schiena era un mix di emozioni, tra cui una leggera preoccupazione. La mia relazione con le persone non era mai stata facile, e spesso mi trovavo a combattere contro le sfide che esse presentavano.
Era il momento di rispondere. «Tenente La'an Noonien-Singh qui. Scott, cosa c'è?» chiesi, cercando di mantenere la mia voce calma e professionale, nonostante il brivido di inquietudine che mi percorreva.
La comparsa delle due navi trill non era passata inosservata e i pensieri correvano mentre osservavo gli schermi che mostravano i dettagli delle navi in avvicinamento. Come sempre, la tattica era fondamentale, e avevo già iniziato a valutare le potenziali manovre per reagire a diverse situazioni, pronta a rispondere a qualsiasi possibile minaccia.
Quando Ortegas commentò che sembravano dotati di una buona manovrabilità ed anche armati, non potevo fare a meno di concordare con lei. Mi ritrovai a pensare che anche se le navi erano piccole, la loro presenza non andava sottovalutata, in quanto avevano una chiara funzione difensiva e potevano costituire una minaccia se le circostanze lo richiedevano.
La richiesta di scortare le navi cardassiane arrivò poco dopo. Essere l'addetto alla sicurezza era un compito che richiedeva attenzione e professionalità, ma in situazioni diplomatiche il mio ruolo era più complesso, in quanto dovevo assicurarmi che tutti a bordo fossero al sicuro e che nulla andasse storto durante il viaggio.
Ero concentrata sui miei compiti, quando la console di comunicazione interna si illuminò con il nome di Scott Baker, uno dei marinai della sicurezza che si occupava della delegazione cardassiana. Il brivido che mi attraversò la schiena era un mix di emozioni, tra cui una leggera preoccupazione. La mia relazione con le persone non era mai stata facile, e spesso mi trovavo a combattere contro le sfide che esse presentavano.
Era il momento di rispondere. «Tenente La'an Noonien-Singh qui. Scott, cosa c'è?» chiesi, cercando di mantenere la mia voce calma e professionale, nonostante il brivido di inquietudine che mi percorreva.