24-08-2023, 10:27 AM
Erica Ortegas
Umana
"Ecco fatto, docile come un cavallo ben ammaestrato, anche se ad un certo punto abbiamo avuto un calo di potenza e ho dovuto compensare. Ma è stata cosa di pochi secondi e non si è ripetuta..." riferì Ortegas tutto d'un fiato, una volta inserita L'Enterprise nell'orbita di parcheggio che era stata loro indicata.
A quanto pareva il summit di pace non si sarebbe svolto direttamente su Trillus, ma su una luna del quinto pianeta, una luna dotata di atmosfera e di un clima torrido e semidesertico, probabilmente pensato per mettere a proprio agio la delegazione Cardassiana.
L'Umana lanciò uno sguardo al Guardiamarina Stendi, il timoniere che sarebbe dovuto subentrare di turno venti minuti prima, e gli fece l'occhiolino. Dopodiché si stiracchiò come una gatta e si alzò in piedi, lieta di lasciare il timone ora che il massimo dell'eccitazione sarebbe stata probabilmente una correzione di rotta ogni tre o quattro ore, qua do l'orbita di parcheggio cominciava naturalmente a degradare.
"Signore, io stacco...vorrei andare a divert...hem, ad addestrarmi un altro po' al simulatore..." disse ad Una, che nel frattempo aveva preso il posto del Capitano sulla poltrona centrale. Come da protocollo, infatti, Pike si sarebbe teletrasportato per primo sul pianeta per incontrarsi con la delegazione Trill.
La Illiriana fece un cenno di assenso, accompagnato da un sorriso divertito, e Ortegas si diresse al turboascensore.
Si bloccò però vicino alla consolle tattica, quando sentì la conversazione che La'an stava avendo con qualcuno della sua Sezione, il quale rispose =^=Mi perdoni se la disturbo, Tenente, ma... è successo. Di nuovo...=^=
Erica si bloccò incuriosita: a quanto pareva la Piccola Peste aveva colpito di nuovo. Le esplorazioni della bambina Cardassiana erano ormai cosa nota all'equipaggio e - anche se nessuno lo avrebbe ammesso neppure sotto tortura - era probabile che qualcuno dei Ponti Bassi le trovasse talmente divertenti da assecondarle.
Quel che era invece cosa nota ai più era che c'era una specie di giro di scommesse - nulla di illegale, ovviamente...in fondo la Federazione non usava denaro per gli scambi interni, quindi scommettere soldi era relativamente importante - su dove e quando sarebbe avvenuta la prossima marachella. Ortegas aveva puntato che sarebbe successo prima dell'inizio del summit, scommettendo anche che l'avrebbero ritrovata almeno in un'area a livello.di sicurezza 3, se non superiore.
Per questo si appoggiò placidamente accanto alla parigrado e - col ghigno divertito di un gatto che ha visto il canarino - ascoltò Scott spiegare che la sua tata e la guardia che le accompagnava l'avevano persa di vista in un corridoio del Ponte 5 dopo aver fatto passare alcuni carrelli antigravitazionali che stavano movimentando materiali di manutenzione, per poi commentare serafica "Fammi indovinare...vi siete persi un'altra volta la bambina..."
----- ----- Sala Macchine ----- -----
La piccola fissò lo spettacolo creato da Pelia ad occhi sgranati poi, quando finì, si mise a pensare attentamente alla domanda della bionda.
Fu solo dopo che ebbe tormentato per un po' le balze di pizzo del vestitino che rispose con una serietà notevole per la piccola età "Sì, è vero. Non avevo mai visto tanti...alieni tutti insieme..."
Si mise quindi a guardare le schematiche dell'Enterprise che - sotto forma di vari spaccati - comparivano su molti degli schermi della Sala Macchine. Era estremamente improbabile che sapesse leggerle, dato che erano anche in una lingua che non era certo la sua, ma sembrava affascinata dalla forma della nave, da quel piatto e da quei tubi che spuntavano dallo scafo principale...
Alla fine si avvicinò all'ingegnere e le tirò la divisa, come per convincerla a chinarsi alla sua altezza, e le disse in un orecchio "Comunque è più strana la vostra nave. Voi siete carini con tutti questi colori di vestiti, capelli e pelli diverse..."
Dopodiché si allontanò di nuovo, stavolta per guardare il pulsare costante del collettore del plasma che trasferiva la massa rovente di gas ionizzato verso la Gondola di Dritta, lasciando Pelia a riflettere che - in effetti - i Cardassiani non sembrassero particolarmente propensi all'uso di colori nei.loro abbigliamenti, estremamente scuri e monotono.