27-08-2023, 07:16 AM
Korinna Suder
Betazoid
Fu solo quando Llaiir si avvicinò alla delegazione che l'ambascaitore di Balduk parve ricordarsi della sua presenza ah, sì! esclamò o forse sarebbe stato più opportuno dire "grugnì" quando la romulana si unì all'eterogeneo gruppetto dei presenti anche loro hanno manifestato interesse ad intraprendere relazioni commerciali con il nostro pianeta. Come anticipato valuteremo le vostre offerte, ma faranno meglio ad essere buone. Non amiamo perdere tempo. li informò, sottolineando le proprie parole con un cenno a seguirlo all'interno dell'edificio dell'Ambasciata.
Korinna rivolse un sorriso cordiale in direzione della nuova arrivata, nonostante i suoi sentimenti di fronte a quella presenza fossero contraddittori: non le piaceva giudicare le persone in base alla loro razza, ma non aveva mai avuto esperienze con i Romulani che non avessero confermato i suoi pregiudizi. Aveva servito per diversi anni nella Flotta Stellare ed era Primo Ufficiale sulla USS Copernicus quando oltre dieci anni prima la nave si era trovata coinvolta in una serie di scontri al confine romulano che erano costati la vita a diversi di alcuni dei suoi amici e colleghi. Ricordare ciò che i Romulani avevano fatto a Vulcano, specialmente considerando il profondo legame di amicizia con una donna che ne aveva vissuto sulla propria pelle le conseguenze, certamente non contribuiva a farle trovare particolarmente simpatici quegli interlocutori. Considerando poi che i colleghi Klingon sembravano condividere la sua scarsa simpatia verso i connazionali della nuova arrivata, Korinna decise che non era necessario mostrarsi più cordiali dello stretto necessario a concludere in modo proficuo il negoziato.
La betazoide si concesse un istante di silenzio per concentrarsi sulle proprie sensazioni mentre scrutava Llaiir con quei suoi occhi scuri in grado di vedere a fondo nel cuore delle persone: non percepiva apprensione in lei, forse... una nota di curiosità? Korinna Suder si presentò, decidendo che rispondere quantomeno a quel dubbio non avrebbe generato problemi visto che non si trattava certo di un segreto militare ... ufficiale diplomatico della IKS Okrona precisò, senza distogliere un solo istante lo sguardo dalla donna mentre cercava di leggere i suoi pensieri per scoprire cosa avesse realmente portato i Romulani sul pianeta. Qualcosa le diceva che la scusa degli accordi commerciali non era più sincera di quanto non lo fosse per loro.
Certo, non era abitudine dei betazoidi sondare i pensieri altrui senza permesso, ma si trattava di una norma culturale che Korinna riservava agli amici... e che aveva in gran parte abbandonato quando aveva capito che non l'avrebbe aiutata a sopravvivere a lungo su una nave klingon.
Korinna rivolse un sorriso cordiale in direzione della nuova arrivata, nonostante i suoi sentimenti di fronte a quella presenza fossero contraddittori: non le piaceva giudicare le persone in base alla loro razza, ma non aveva mai avuto esperienze con i Romulani che non avessero confermato i suoi pregiudizi. Aveva servito per diversi anni nella Flotta Stellare ed era Primo Ufficiale sulla USS Copernicus quando oltre dieci anni prima la nave si era trovata coinvolta in una serie di scontri al confine romulano che erano costati la vita a diversi di alcuni dei suoi amici e colleghi. Ricordare ciò che i Romulani avevano fatto a Vulcano, specialmente considerando il profondo legame di amicizia con una donna che ne aveva vissuto sulla propria pelle le conseguenze, certamente non contribuiva a farle trovare particolarmente simpatici quegli interlocutori. Considerando poi che i colleghi Klingon sembravano condividere la sua scarsa simpatia verso i connazionali della nuova arrivata, Korinna decise che non era necessario mostrarsi più cordiali dello stretto necessario a concludere in modo proficuo il negoziato.
La betazoide si concesse un istante di silenzio per concentrarsi sulle proprie sensazioni mentre scrutava Llaiir con quei suoi occhi scuri in grado di vedere a fondo nel cuore delle persone: non percepiva apprensione in lei, forse... una nota di curiosità? Korinna Suder si presentò, decidendo che rispondere quantomeno a quel dubbio non avrebbe generato problemi visto che non si trattava certo di un segreto militare ... ufficiale diplomatico della IKS Okrona precisò, senza distogliere un solo istante lo sguardo dalla donna mentre cercava di leggere i suoi pensieri per scoprire cosa avesse realmente portato i Romulani sul pianeta. Qualcosa le diceva che la scusa degli accordi commerciali non era più sincera di quanto non lo fosse per loro.
Certo, non era abitudine dei betazoidi sondare i pensieri altrui senza permesso, ma si trattava di una norma culturale che Korinna riservava agli amici... e che aveva in gran parte abbandonato quando aveva capito che non l'avrebbe aiutata a sopravvivere a lungo su una nave klingon.