29-08-2023, 12:21 PM
Korinna Suder
Betazoid
Forse era una questione culturale, forse il semplice percepire le emozioni altrui rendeva ripugnante a Korinna l'idea di ferire qualcuno per puro divertimento, ma la soddisfazione con la quale la romulana sembrava godere nel punzecchiare i sui accompagnatori le provocò un moto di disgusto e allo stesso tempo un profondo rispetto per i due ufficiali klingon che, considerando la loro cultura, si stavano comportando come ci si sarebbe aspettati da dei perfetti diplomatici. Capisco che abbiate voluto dimenticare la battaglia di Klach D'kel Brakt rispose Korinna, riuscendo a strappare un moto di approvazione al capitano Klaa e alla sua accompagnatrice prima che la situazione degenerasse. La battaglia in questione era stata letteralmente un massacro dal quale in Klingon erano usciti vincitori sugli avversari Romulani ed era considerata una grande vittoria, avvenuta non più di un anno prima e ancora fresca nella memoria di tutti.
Inoltre mi sorprende che la collega romulana non sappia quanto sia considerato offensivo per la cultura Klingon mettere in dubbio il valore dei propri interlocutori, ma sono certa che in futuro sarà più accorta... a meno che non voglia di proposito scatenare qualche reazione spiacevole. precisò, decisa ad interrompere quel gioco puerile. Non credo sarà necessario cambiare eventuali accordi già presi per accomodare noi, saremo felici di poter visitare la vostra nave rispose cordiale, rivolgendosi un istante in direzione del capitano per ottenere la sua conferma. Gli accordi che avevano preso prima di scendere sul pianeta stabilivano che fosse lei a valutare le richieste dei diplomatici e visti i trascorsi il capitano dell'Okrona la rispettava a sufficienza da confermare quell'affermazione, nonostante non fosse difficile leggere nel suo sguardo qualche riserva. Korinna dal canto suo non era eccessivamente preoccupata di ritrovarsi circondata dagli avversari: era certa che con le sue abilità sarebbe riuscita ad individuare eventuali tentativi di terminare le trattative con qualche omicidio e allo stesso tempo sicura di poter contare sul valore in combattimento dei propri colleghi nel caso in cui la situazione si fosse rivelata nient'altro che una trappola. Allo stesso tempo sapeva che per l'Impero Klingon la possibilità di ficcare il naso su una delle segretissime navi romulane sarebbe stata un'occasione più unica che rara.
Piuttosto... eviterei di perdere altro tempo disse, prendendo posto al tavolo secondo l'indicazione dell'ambasciatore di Balduk come precedentemente discusso... iniziò, rivedendo una per una tutte le condizioni precedentemente concordate per assicurarsi che i baldukkiani le avessero comprese e fossero d'accordo. I Klingon richiedevano di poter stabilire un'ambasciata sul pianeta ed avviare scambi commerciali, garantendo in cambio la cessazione delle ostilità.
Inoltre mi sorprende che la collega romulana non sappia quanto sia considerato offensivo per la cultura Klingon mettere in dubbio il valore dei propri interlocutori, ma sono certa che in futuro sarà più accorta... a meno che non voglia di proposito scatenare qualche reazione spiacevole. precisò, decisa ad interrompere quel gioco puerile. Non credo sarà necessario cambiare eventuali accordi già presi per accomodare noi, saremo felici di poter visitare la vostra nave rispose cordiale, rivolgendosi un istante in direzione del capitano per ottenere la sua conferma. Gli accordi che avevano preso prima di scendere sul pianeta stabilivano che fosse lei a valutare le richieste dei diplomatici e visti i trascorsi il capitano dell'Okrona la rispettava a sufficienza da confermare quell'affermazione, nonostante non fosse difficile leggere nel suo sguardo qualche riserva. Korinna dal canto suo non era eccessivamente preoccupata di ritrovarsi circondata dagli avversari: era certa che con le sue abilità sarebbe riuscita ad individuare eventuali tentativi di terminare le trattative con qualche omicidio e allo stesso tempo sicura di poter contare sul valore in combattimento dei propri colleghi nel caso in cui la situazione si fosse rivelata nient'altro che una trappola. Allo stesso tempo sapeva che per l'Impero Klingon la possibilità di ficcare il naso su una delle segretissime navi romulane sarebbe stata un'occasione più unica che rara.
Piuttosto... eviterei di perdere altro tempo disse, prendendo posto al tavolo secondo l'indicazione dell'ambasciatore di Balduk come precedentemente discusso... iniziò, rivedendo una per una tutte le condizioni precedentemente concordate per assicurarsi che i baldukkiani le avessero comprese e fossero d'accordo. I Klingon richiedevano di poter stabilire un'ambasciata sul pianeta ed avviare scambi commerciali, garantendo in cambio la cessazione delle ostilità.