06-10-2023, 06:36 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-10-2023, 06:37 AM da 1701E.)
Rekon
Tellarite
Rekon rispose alle parole dei due ufficiali e al ringraziamento del Capitano sollevando il bicchiere appena ricevuto a mo' di brindisi, per poi fermarsi un momento ad annusarne il contenuto prima di assaporarlo a piccoli sorsi mentre i due riflettevano sul concetto di Ascensione.
Era evidente che - nonostante le sue parole di poco prima al Dottore - l'ingegnere non fosse un suono alcolizzato, quanto più un estimatore di prodotti di buona qualità: non era la quantità di alcolico ad interessargli, quanto più la rotondità del gusto e l'effetto su lingua e palato.
Per questo stava centellinando quella esperienza in piccolissimi sorsi, godendosela con evidente piacere, piacere che i due uomini del passato potevano comprendere solo in parte, non conoscendo l'esistenza del Sinthalcol, largamente impiegato nella Federazione del 24° secolo.
Alla fine rispose alla domanda su Q e su come contattarlo con una alzata di spalle, spiegando "Non siamo mai stati in grado di farlo, era lui a venire a rompere le scatole a noi quando lo riteneva necessario. Ma tecnicamente si autoproclama onnipotente ed onnisciente, quindi potrebbe starci ascoltando anche in questo momento...difficile dirlo con una entità che trascende lo spazio, il tempo e può cambiare le leggi della fisica con la sola volontà..."
In realtà una volta una astronave della Federazione era riuscita ad entrare in contatto con il Q-Continuum lanciandosi in una supernova, ma si trattava di un caso irripetibile, dovuto al fatto che quella detonazione cosmica fosse un effetto collaterale della guerra civile in corso tra i Q.
Le parole successive di Kirk incuriosirono il Tellarite: cosa voleva davvero Q? Voleva che lui aiutasse loro o viceversa? O era l'ennesimo gioco? "È molto difficile capire i suoi intenti...per anni si è ciclicamente presentato ad alcuni Capitani mettendoli alla prova, giudicandoli. Ma alla fine credo la sua presenza sia stata un bene per l'umanità: ci ha permesso di prepararci ad un pericolo che altrimenti ci avrebbe schiacciati, quindi posso dire che è irritante e fastidioso, ma non credo sia ostile..."
Le parole successive di McCoy lo stupirono. Come era possibile conoscesse la figlia del medico, se si trovava in quell'Universo da mezza giornata? Forse era un membro dell'equipaggio che aveva incontrato?
Poi, grazie all'intervento di Kirk che aveva pronunciato il nome della ragazza, comprese, ricollegando il nome della cadetta a quello del medico e la sua bocca si aprì in una "O" stupita.
"Che mi pigli un colpo...La ragazzina, aspirante medico...era sua figlia..." concluse a voce alta. Effettivamente aveva senso che Johanna avesse raccontato al padre la vicenda occorsale, anche se magari Q l'aveva confusa coi suoi modi a tal punto da farle dubitare fosse successa davvero. Ad ogni modo spiegò al Capitano "Vede, Signore...quando dico che è stata una lunga giornata non scherzo. Stamattina, quando mi sono svegliato, ero in viaggio su una bagnarola adibita al trasporto merci verso una Base Stellare, dove mi sarei dovuto imbarcare sulla mia nuova assegnazione dopo un...periodo di aggiornamento, diciamo. Stavo lottando con la noia riparando un vecchio orologio, quando Q è comparso e mi ha teletrasporto via..."
Che botta era stata quella: passare dalla noia dei corsi di aggiornamento all'adrenalina del trovarsi sulla Sfera Borg, con la Romulana e gli altri... "Di colpo mi sono trovato su una nave teoricamente ostile, con un marinaio dal grilletto facile, una dottoressa della nave dove dovevo imbarcarmi, un membro della razza proprietaria della nave [non diciamo il nome, tanto la Federazione di quest'epoca non sentirà parlare dei Borg per moooolto tempo, giusto? ] e una Romulana che puzzava di Tal Shiar a due parsec di distanza. Poi è comparsa questa ragazzina dal passato..."
Ed indicò McCoy, come a chiarire che parlava della figlia "Giusto per aggiungere un po' di implicazioni temporali alla faccenda. Ad ogni modo, dopo un po' di reciproca ostilità abbiamo capito che lo scopo di Q era farci agire insieme, come una sorta di bizzarro e male assortito equipaggio..."
Perché lo aveva fatto? Aveva detto per divertirsi, ma se fosse stata una prova? Uno dei test che tanto sembrava amare? "Avevamo appena iniziato a tentare di farlo - con le ovvie difficoltà del caso - quando è comparsa una femmina Q interrompendo il tutto e decidendo di rimandarci a casa. Ha schioccato le dita e tutti sono spariti in un lampo..."
Tutti gli altri erano tornati a casa? Sperava di sì "Ma io sono finito qui, giusto per completare la giornatina tranquilla con uno slittamento temporale e dimensionale, nonché una scaramuccia coi Romucosi...almeno sono felice che la bambina sia tornata a casa sana e salva!"
Fece un nuovo brindisi a McCoy, quindi chiese curioso "Quanto tempo fa è successo, secondo la vostra linea temporale?"
Non era una domanda peregrina...anche per uomini come quelli che servivano con Kirk non doveva essere cosa di tutti i giorni venire rapiti e portati oltre cento anni nel futuro. Se McCoy ne parlava tranquillo voleva dire che la ragazza era tornata senza un graffio ed era passato abbastanza tempo da dimenticare lo spavento e riderci sopra... "Sta bene? Che combina ora?"