08-10-2023, 08:21 PM
I don't need a doctor, damn it! I am a doctor!
Leonard McCoy Umano
Le parole di Rekon riguardo a Q e ai suoi enigmatici intenti erano avvolte da un alone di mistero, e mentre lo ascoltavo, non potevo fare a meno di riflettere sulla natura capricciosa di questa entità onnipotente. Era vero che, nonostante le provocazioni e le sfide, Q non sembrava ostile alla Federazione, dato che in qualche modo, portato a benefici per l'umanità nel corso del tempo ma la sua imprevedibilità faceva sì che fosse difficile comprenderlo davvero.
Rekon sembrava avere una visione unica della situazione, sottolineando che, nonostante il comportamento eccentrico e fastidioso di Q, la sua presenza aveva aiutato l'umanità a prepararsi per pericoli futuri. Era una prospettiva interessante, considerando che il Tellarite sembrava aver sviluppato un atteggiamento misto di fastidio e rispetto nei confronti di Q, un atteggiamento che potevo comprendere data la natura straordinaria e frustrante che doveva essere avere a che fare con quella entità.
Quando il nome di Johanna fu menzionato e Jim esclamò di sorpresa, Rekon sembrò capire il collegamento. Spiegò che la giovane cadetta era stata coinvolta nella sua avventura, e tutto aveva avuto inizio mentre si trovava in viaggio verso una Base Stellare. Il racconto di Rekon dipingeva un quadro confuso e caotico della sua giornata, con la comparsa di Q e il successivo coinvolgimento di vari individui, tra cui una dottoressa della nave dove Rekon doveva inizialmente imbarcarsi, un membro di una razza sconosciuta e una Romulana.
Tuttavia, sembrava che l'interferenza di Q avesse avuto un fine specifico: far agire questo eterogeneo gruppo insieme come un equipaggio improvvisato; poi, una femmina Q aveva interrotto tutto e li aveva rimandati a casa, tranne Rekon, che si era ritrovato nel nostro tempo.
La storia era davvero incredibile, e mentre ascoltavo, non potevo fare a meno di rimanere colpito dalla casualità dietro questo incontro tra persone di diverse epoche. Rekon era visibilmente grato per il ritorno di Johanna sana e salva.
Io che conoscevo il punto di vista di mia figlia, che nonostante tutti i dubbi sul fatto che fosse accaduto davvero oppure no - aveva deciso comunque di fare tesoro dell'esperienza - ero molto curioso di sapere cosa ricordava un uomo... un tellarite adulto, di quell'esperienza.
«Quanto alla tua domanda sul tempo passato è successo diversi anni fa, in quanto dovrebbe essere stato nel 2266. All'epoca Johanna era solo una giovane cadetta all'Accademia in quel periodo; e sì, è tornata sana e salva, grazie al cielo. Johanna sta bene, ma purtroppo non ho avuto modo di sentirla da qualche giorno, ma devo dire che è davvero brava nel suo lavoro, e non smette mai di farmi preoccupare per lei. Ora è un medico affermato, sta cercando di migliorare la medicina e sta lavorando su alcune ricerche promettenti. È cresciuta con l'esperienza di quel giorno e ha mantenuto il suo spirito combattivo. Devo ammettere che avevo torto ad impedirle di seguire le mie orme» ammisi pacatamente, bevendo in risposta al brindisi con un mezzo sorriso, per poi annuire alle parole di Jim.
«Concordo, stai passando un periodo decisamente stressante e dobbiamo trovare il modo di tornare a casa, per quanto apprezzi la tua compagnia.» ammisi con un sorriso, pensando che avrei tanto voluto che Spock avesse una risposta, ma lui e la sua logica avrebbe provato a trovare un approccio scientifico a qualcosa che di scientifico aveva poco a che fare.
Rekon sembrava avere una visione unica della situazione, sottolineando che, nonostante il comportamento eccentrico e fastidioso di Q, la sua presenza aveva aiutato l'umanità a prepararsi per pericoli futuri. Era una prospettiva interessante, considerando che il Tellarite sembrava aver sviluppato un atteggiamento misto di fastidio e rispetto nei confronti di Q, un atteggiamento che potevo comprendere data la natura straordinaria e frustrante che doveva essere avere a che fare con quella entità.
Quando il nome di Johanna fu menzionato e Jim esclamò di sorpresa, Rekon sembrò capire il collegamento. Spiegò che la giovane cadetta era stata coinvolta nella sua avventura, e tutto aveva avuto inizio mentre si trovava in viaggio verso una Base Stellare. Il racconto di Rekon dipingeva un quadro confuso e caotico della sua giornata, con la comparsa di Q e il successivo coinvolgimento di vari individui, tra cui una dottoressa della nave dove Rekon doveva inizialmente imbarcarsi, un membro di una razza sconosciuta e una Romulana.
Tuttavia, sembrava che l'interferenza di Q avesse avuto un fine specifico: far agire questo eterogeneo gruppo insieme come un equipaggio improvvisato; poi, una femmina Q aveva interrotto tutto e li aveva rimandati a casa, tranne Rekon, che si era ritrovato nel nostro tempo.
La storia era davvero incredibile, e mentre ascoltavo, non potevo fare a meno di rimanere colpito dalla casualità dietro questo incontro tra persone di diverse epoche. Rekon era visibilmente grato per il ritorno di Johanna sana e salva.
Io che conoscevo il punto di vista di mia figlia, che nonostante tutti i dubbi sul fatto che fosse accaduto davvero oppure no - aveva deciso comunque di fare tesoro dell'esperienza - ero molto curioso di sapere cosa ricordava un uomo... un tellarite adulto, di quell'esperienza.
«Quanto alla tua domanda sul tempo passato è successo diversi anni fa, in quanto dovrebbe essere stato nel 2266. All'epoca Johanna era solo una giovane cadetta all'Accademia in quel periodo; e sì, è tornata sana e salva, grazie al cielo. Johanna sta bene, ma purtroppo non ho avuto modo di sentirla da qualche giorno, ma devo dire che è davvero brava nel suo lavoro, e non smette mai di farmi preoccupare per lei. Ora è un medico affermato, sta cercando di migliorare la medicina e sta lavorando su alcune ricerche promettenti. È cresciuta con l'esperienza di quel giorno e ha mantenuto il suo spirito combattivo. Devo ammettere che avevo torto ad impedirle di seguire le mie orme» ammisi pacatamente, bevendo in risposta al brindisi con un mezzo sorriso, per poi annuire alle parole di Jim.
«Concordo, stai passando un periodo decisamente stressante e dobbiamo trovare il modo di tornare a casa, per quanto apprezzi la tua compagnia.» ammisi con un sorriso, pensando che avrei tanto voluto che Spock avesse una risposta, ma lui e la sua logica avrebbe provato a trovare un approccio scientifico a qualcosa che di scientifico aveva poco a che fare.