10-01-2024, 08:47 PM
In the end they'll judge me anyway so, whatever.
Haru Sunak Chekov Umano/Vulcaniano
Il sentirsi a casa al suo arrivo su Vulcano non era paragonabile a come si sentiva a suo agio in quel momento. Provava affetto per tutti i componenti della sua famiglia ma i suoi bisnonni erano stati fondamentali per la sua crescita e per loro provava un sentimento ancora più profondo.
Per me è sempre un piacere affrontare le sfide che offre il mio lavoro.
Lavorare sull’Enterprise era ciò che aveva sempre desiderato, da una parte i racconti dei suoi bisnonni l’avevano sempre incuriosito e dall’altra, una volta scoperta la sua propensione per la biologia, si era interessato alle scoperte fatte proprio da quella nave.
Sto bene, ti ringrazio, ho mangiato poco prima di venire qui.
Si voltò verso il bisnonno, ricambiò il suo sorriso affettuoso lasciando che la sua parte umana uscisse fuori. Per quanto preferisse controllare le proprie emozioni, Haru sapeva che in certi casi non era necessario farlo, soprattutto quando davanti a lui vi era il bisnonno umano che non vedeva da tempo e che magari aveva bisogno che il pronipote mostrasse l’affetto che provava nei suoi confronti.
L’Enterprise è un ambiente molto stimolante e ormai penso di poterla definire come casa. Ultimamente il mio contributo lavorativo è aumentato ma nonostante tutto non lo reputo un peso, anzi sono più che felice di rendermi utile.
Ormai erano passati tre anni da quando aveva preso servizio nell’Enterprise e poteva dire con certezza che si sentiva a casa anche in mezzo ai corridoi della nave o nel suo alloggio. Haru difficilmente sentiva il peso del lavoro, sia grazie alla sua filosofia di vita molto vicina a quella vulcaniana sia per il fatto che aveva scelto qualcosa che lo stimolava veramente; per questo anche se la lontananza dai suoi cari a volte si sentiva, comunque riusciva a trovarsi più che bene in giro per l’universo.
Appena sono atterrato ho visto i miei genitori, erano lì ad aspettarmi, approfitto per porgervi i loro saluti. Ho passato un po’ di tempo con loro ma hanno accennato a una possibile visita più tardi, anche se credo dipenda tutto dagli impegni di mio padre.
Per me è sempre un piacere affrontare le sfide che offre il mio lavoro.
Lavorare sull’Enterprise era ciò che aveva sempre desiderato, da una parte i racconti dei suoi bisnonni l’avevano sempre incuriosito e dall’altra, una volta scoperta la sua propensione per la biologia, si era interessato alle scoperte fatte proprio da quella nave.
Sto bene, ti ringrazio, ho mangiato poco prima di venire qui.
Si voltò verso il bisnonno, ricambiò il suo sorriso affettuoso lasciando che la sua parte umana uscisse fuori. Per quanto preferisse controllare le proprie emozioni, Haru sapeva che in certi casi non era necessario farlo, soprattutto quando davanti a lui vi era il bisnonno umano che non vedeva da tempo e che magari aveva bisogno che il pronipote mostrasse l’affetto che provava nei suoi confronti.
L’Enterprise è un ambiente molto stimolante e ormai penso di poterla definire come casa. Ultimamente il mio contributo lavorativo è aumentato ma nonostante tutto non lo reputo un peso, anzi sono più che felice di rendermi utile.
Ormai erano passati tre anni da quando aveva preso servizio nell’Enterprise e poteva dire con certezza che si sentiva a casa anche in mezzo ai corridoi della nave o nel suo alloggio. Haru difficilmente sentiva il peso del lavoro, sia grazie alla sua filosofia di vita molto vicina a quella vulcaniana sia per il fatto che aveva scelto qualcosa che lo stimolava veramente; per questo anche se la lontananza dai suoi cari a volte si sentiva, comunque riusciva a trovarsi più che bene in giro per l’universo.
Appena sono atterrato ho visto i miei genitori, erano lì ad aspettarmi, approfitto per porgervi i loro saluti. Ho passato un po’ di tempo con loro ma hanno accennato a una possibile visita più tardi, anche se credo dipenda tutto dagli impegni di mio padre.