08-03-2024, 09:24 PM
It's nice to have a family.
Carol Marcus Umana
Le lacrime che mi scorrevano sulle guance erano un misto di emozioni: sollievo, paura, incertezza, gioia. Erano la manifestazione fisica di tutti i pensieri e sentimenti che avevo tenuto a bada, ma che non riuscivo più a trattenere. Sentivo la mano di Jim asciugarmele delicatamente, gesto di cui ero profondamente. «Andrà tutto bene, hai la mia parola» disse Jim, e nelle sue parole c'era sincerità, ma mi sembrava - mi chiesi se non l'avessi immaginato - di sentire nella voce del capitano, anche l'eco di un tono incerto che probabilmente lo tormentava tanto quanto tormentava me. «Grazie.» dissi, incerta se mi avesse sentita.
Il giardino, di solito un rifugio di pace, ora sembrava troppo esposto, troppo aperto per una conversazione così intima e personale. Quando Jim suggerì di andare in un posto più riservato, annuii senza esitare. Avevo bisogno di stare lontana da sguardi e orecchie indiscrete, soprattutto in un momento in cui mi sentivo vulnerabile e mi chiesi se anche per lui valeva lo stesso.
Quando Jim suggerì di andare in un posto più riservato, annuii, grata per l'opportunità di parlare in un ambiente più intimo e privato. Mentre camminavamo verso il turboascensore, la sua domanda su come mi sentivo mi fece riflettere sul tumulto emotivo e fisico degli ultimi giorni. «È stata una montagna russa di emozioni. Non sono mai stata ipocondriaca, ma non riuscivo a darmi pace, mi sentivo sempre molto stanca tra le altre cose. McCoy mi ha assicurato che fisicamente sto bene, ma devo ammettere che è stato molto da elaborare.» risposi, cercando di trasmettere con parole il vortice di pensieri e sensazioni che mi assillavano.
Mentre ci univamo alla giovane guardiamarina nel turboascensore, la normalità di quella routine quotidiana sull'Enterprise si scontrava con l'eccezionalità di quello che stavo vivendo. Era un contrasto stridente, quasi surreale. Io sorrisi alla ragazza, ricambiando il cenno in maniera ansiosa. Decisi di provare di alleggerire quell'imbarazzo che stava aleggiando e decisi di fare del gossip con Jim. Non ero il tipo, ma sempre meglio che stare in un silenzio imbarazzato. In caso, se Jim avesse voluto, sarei stata zitta per il resto del tragitto.
«A proposito del dottor McCoy. Ho sentito che la guardiamarina Potter è finita di nuovo in infermeria. Io e lei abbiamo lavorato di recente insieme per quel mio progetto, mi sembra molto competente, ma girano certe voci... tu sai niente? Lei non mi ha detto nulla.» chiesi.
Il giardino, di solito un rifugio di pace, ora sembrava troppo esposto, troppo aperto per una conversazione così intima e personale. Quando Jim suggerì di andare in un posto più riservato, annuii senza esitare. Avevo bisogno di stare lontana da sguardi e orecchie indiscrete, soprattutto in un momento in cui mi sentivo vulnerabile e mi chiesi se anche per lui valeva lo stesso.
Quando Jim suggerì di andare in un posto più riservato, annuii, grata per l'opportunità di parlare in un ambiente più intimo e privato. Mentre camminavamo verso il turboascensore, la sua domanda su come mi sentivo mi fece riflettere sul tumulto emotivo e fisico degli ultimi giorni. «È stata una montagna russa di emozioni. Non sono mai stata ipocondriaca, ma non riuscivo a darmi pace, mi sentivo sempre molto stanca tra le altre cose. McCoy mi ha assicurato che fisicamente sto bene, ma devo ammettere che è stato molto da elaborare.» risposi, cercando di trasmettere con parole il vortice di pensieri e sensazioni che mi assillavano.
Mentre ci univamo alla giovane guardiamarina nel turboascensore, la normalità di quella routine quotidiana sull'Enterprise si scontrava con l'eccezionalità di quello che stavo vivendo. Era un contrasto stridente, quasi surreale. Io sorrisi alla ragazza, ricambiando il cenno in maniera ansiosa. Decisi di provare di alleggerire quell'imbarazzo che stava aleggiando e decisi di fare del gossip con Jim. Non ero il tipo, ma sempre meglio che stare in un silenzio imbarazzato. In caso, se Jim avesse voluto, sarei stata zitta per il resto del tragitto.
«A proposito del dottor McCoy. Ho sentito che la guardiamarina Potter è finita di nuovo in infermeria. Io e lei abbiamo lavorato di recente insieme per quel mio progetto, mi sembra molto competente, ma girano certe voci... tu sai niente? Lei non mi ha detto nulla.» chiesi.