10-03-2024, 08:23 PM
It's nice to have a family.
Carol Marcus Umana
Accettai il piattino con la tazzina di tè e i biscotti, ringraziai Jim con un sorriso. L'aroma fruttato del tè e la dolcezza dei biscotti fornivano un contrasto confortante all'intensità del momento. Bevvi un piccolo sorso, mentre Jim prendeva posto sull'altra poltroncina, potevo sentire la tensione nell'aria, un senso di apprensione mista a necessità di chiarezza.
Lo sguardo di Jim era profondo, quasi pensieroso, mentre giocava distrattamente con il bicchiere di succo tra le mani. La sua domanda diretta, «Sono io il padre?» mi colse in parte di sorpresa, non tanto per il contenuto, ma per la franchezza immediata. Capivo il bisogno di certezza dietro quella domanda, la necessità di dissipare ogni dubbio prima di poter procedere.
Poggiando il piattino sul tavolino davanti a me, lo guardai negli occhi, comprendendo l'importanza di una risposta chiara e sincera. «Sì, sei tu il padre. Non c'è stato nessun altro. » dissi con fermezza, volendo dissolvere qualsiasi ambiguità. «La notte che abbiamo trascorso insieme... dopo quella missione, eravamo su di giri - o comunque io lo ero - e ho dimenticato ogni cautela. Questa situazione... è complicata, lo so, e non era prevista; ma quando ho scoperto di essere incinta, non ho avuto dubbi su chi fosse il padre. Non volevo lasciare spazio a fraintendimenti o dubbi.» dissi sinceramente, riprendendo la tazzina e relativo piattino, per poi bere un altro sorso.
«Spara la prossima domanda.» dissi guardandolo con un sorriso teso.
Lo sguardo di Jim era profondo, quasi pensieroso, mentre giocava distrattamente con il bicchiere di succo tra le mani. La sua domanda diretta, «Sono io il padre?» mi colse in parte di sorpresa, non tanto per il contenuto, ma per la franchezza immediata. Capivo il bisogno di certezza dietro quella domanda, la necessità di dissipare ogni dubbio prima di poter procedere.
Poggiando il piattino sul tavolino davanti a me, lo guardai negli occhi, comprendendo l'importanza di una risposta chiara e sincera. «Sì, sei tu il padre. Non c'è stato nessun altro. » dissi con fermezza, volendo dissolvere qualsiasi ambiguità. «La notte che abbiamo trascorso insieme... dopo quella missione, eravamo su di giri - o comunque io lo ero - e ho dimenticato ogni cautela. Questa situazione... è complicata, lo so, e non era prevista; ma quando ho scoperto di essere incinta, non ho avuto dubbi su chi fosse il padre. Non volevo lasciare spazio a fraintendimenti o dubbi.» dissi sinceramente, riprendendo la tazzina e relativo piattino, per poi bere un altro sorso.
«Spara la prossima domanda.» dissi guardandolo con un sorriso teso.