11-03-2024, 08:35 PM
It's nice to have a family.
Carol Marcus Umana
Il cambiamento repentino nell'umore di Jim non mi sfuggì. Il suo tentativo di scherzare, celando sotto un velo di umorismo un disagio più profondo, era un chiaro segnale del conflitto interiore che stava affrontando. Lo guardai incapace veramente di aiutarlo, se non se la sentiva di confidarsi con me, come potevo obbligarlo a fare altrimenti? Non volevo fare la pazza, non volevo obbligare a fare alcunché. Quando finalmente Jim alzò lo sguardo dal bicchiere, la sua prossima domanda non mi sorprese, ma colse il cuore della situazione: «... tu vuoi avere questo bambino?» Era una domanda semplice nella sua formulazione, ma di un peso enorme nelle sue implicazioni.
Non dovetti pensarci nemmeno tanto, in realtà, la risposta era ovvia e annuii con vigore.
«Sì, voglio avere questo bambino. Non avevo previsto di diventare madre in questo momento della mia vita, specialmente sotto queste circostanze» Feci una breve pausa, cercando di capire quale potesse essere la reazione di Jim mentre parlavo. «Ma quando ho scoperto di essere incinta, ho dovuto fare i conti con la realtà di questa nuova vita dentro di me. È una responsabilità enorme, lo so, e cambierà tutto; ma è importante per me che tu sappia che hai la libertà di scegliere il tuo ruolo in tutto questo. Non voglio che ti senta obbligato a rimanere o a prendere una decisione per senso di dovere nei nostri confronti.»
Presi una pausa, cercando di trovare le parole giuste per esprimere il mio pensiero. «Se decidi che questa non è la situazione in cui vuoi trovarti, lo capirò. Il cognome del bambino può essere Marcus o può essere Kirk, non vorrò meno bene al bambino o a te, ma non dirò mai nulla di brutto su di te al bambino se scegli di tirarti indietro. Mai. Mi sono innamorata di te, non avrei voluto avere un bambino con nessun altro, ma ripeto, non voglio che tu ti senta obbligato a rimanere al nostro fianco.»
Guardai Jim negli occhi, volendo trasmettere sincerità e forza. «Ho intenzione di continuare a lavorare qui sull'Enterprise, di fare del mio meglio come ufficiale e come madre; ma ciò che mi sta a cuore ora è la tua sincerità: se vuoi essere parte della vita di questo bambino, voglio che sia una decisione presa con il cuore, non per senso di colpa o obbligo»
Mi sentivo vulnerabile nel pronunciare quelle parole, ma sapevo che era necessario. «Non ho bisogno di false promesse, Jim. Ho bisogno di verità, anche se potrebbe non essere facile da sentire. Se c'è una parte di te che desidera questo bambino, allora parliamone apertamente; ma se hai dei dubbi, per favore, sii onesto con me. È l'unica cosa che ti chiedo. Dimmi cosa vuoi tu.»
In quel momento, nel suo alloggio, ero pienamente consapevole della complessità della situazione in cui ci trovavamo. Era un crocevia non solo per la mia vita ma anche per la nostra relazione, e qualsiasi decisione avremmo preso avrebbe avuto un impatto profondo sul nostro futuro. Eppure, nonostante l'incertezza e le paure, ero determinata a procedere con integrità e apertura, sperando che anche Jim potesse fare lo stesso.
Non dovetti pensarci nemmeno tanto, in realtà, la risposta era ovvia e annuii con vigore.
«Sì, voglio avere questo bambino. Non avevo previsto di diventare madre in questo momento della mia vita, specialmente sotto queste circostanze» Feci una breve pausa, cercando di capire quale potesse essere la reazione di Jim mentre parlavo. «Ma quando ho scoperto di essere incinta, ho dovuto fare i conti con la realtà di questa nuova vita dentro di me. È una responsabilità enorme, lo so, e cambierà tutto; ma è importante per me che tu sappia che hai la libertà di scegliere il tuo ruolo in tutto questo. Non voglio che ti senta obbligato a rimanere o a prendere una decisione per senso di dovere nei nostri confronti.»
Presi una pausa, cercando di trovare le parole giuste per esprimere il mio pensiero. «Se decidi che questa non è la situazione in cui vuoi trovarti, lo capirò. Il cognome del bambino può essere Marcus o può essere Kirk, non vorrò meno bene al bambino o a te, ma non dirò mai nulla di brutto su di te al bambino se scegli di tirarti indietro. Mai. Mi sono innamorata di te, non avrei voluto avere un bambino con nessun altro, ma ripeto, non voglio che tu ti senta obbligato a rimanere al nostro fianco.»
Guardai Jim negli occhi, volendo trasmettere sincerità e forza. «Ho intenzione di continuare a lavorare qui sull'Enterprise, di fare del mio meglio come ufficiale e come madre; ma ciò che mi sta a cuore ora è la tua sincerità: se vuoi essere parte della vita di questo bambino, voglio che sia una decisione presa con il cuore, non per senso di colpa o obbligo»
Mi sentivo vulnerabile nel pronunciare quelle parole, ma sapevo che era necessario. «Non ho bisogno di false promesse, Jim. Ho bisogno di verità, anche se potrebbe non essere facile da sentire. Se c'è una parte di te che desidera questo bambino, allora parliamone apertamente; ma se hai dei dubbi, per favore, sii onesto con me. È l'unica cosa che ti chiedo. Dimmi cosa vuoi tu.»
In quel momento, nel suo alloggio, ero pienamente consapevole della complessità della situazione in cui ci trovavamo. Era un crocevia non solo per la mia vita ma anche per la nostra relazione, e qualsiasi decisione avremmo preso avrebbe avuto un impatto profondo sul nostro futuro. Eppure, nonostante l'incertezza e le paure, ero determinata a procedere con integrità e apertura, sperando che anche Jim potesse fare lo stesso.