13-03-2024, 09:38 PM
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus Vulcaniana
Pavel stringeva delicatamente la mano di Haru, un gesto di sostegno e affetto, quando il giovane si commosse per le nostre parole di orgoglio. Attraverso il nostro legame, avvertivo che Pavel era stato colpito dal desiderio di Haru di conoscere come eravamo da giovani. La proposta di Pavel di una fusione mentale emerse non solo come un pensiero improvviso, ma anche come un'idea che stava prendendo forma nella sua mente, un ponte tra il passato e il presente.
«T'Dal ho un'idea: se vuoi mostrare a Haru come eravamo da giovani, potresti farlo attraverso una fusione mentale. Non so se te la senti, ma potrebbe vederlo, no? Attraverso la fusione mentale, potremmo mostrargli non solo come eravamo, ma anche come abbiamo vissuto e interagito. Sarebbe un'esperienza che va oltre la semplice condivisione di racconti, un'occasione per condividere con Haru non solo i nostri ricordi ma anche le emozioni e le sensazioni di quei momenti, magari può essergli utile» ammise Pavel, bevendo poi un sorso d'acqua. La sua voce, carica di speranza e curiosità, trasmise l'entusiasmo che provava per questa possibilità.
La proposta di Pavel mi sorprese e mi fece riflettere. La fusione mentale era una pratica intima, non era una decisione da prendere alla leggera, tanto che io stessa la praticavo raramente. Mentre consideravo questa opzione, mi trovai a rivivere nella mia mente i ricordi della mia giovinezza con Pavel: i nostri incontri iniziali, le sfide che avevamo affrontato insieme, le gioie e le difficoltà che avevano gettato prima e forgiato poi il nostro legame. Questi ricordi erano custoditi gelosamente nel mio cuore, e l'idea di condividerli con Haru in un modo così diretto e profondo era al tempo stesso intimidatoria e affascinante. Riflettendo su tutto ciò, mi resi conto che questa poteva essere un'opportunità unica per Haru di vedere da vicino le nostre esperienze, di sentirle come le avevamo vissute, di comprendere non solo attraverso i racconti, ma attraverso l'esperienza diretta.
«Hai ragione. È un'opportunità per vedere da dove vieni, per comprendere non solo attraverso i racconti, ma attraverso l'esperienza. La decisione di procedere con una fusione mentale è tua» mmisi.
Pavel, al mio fianco, annuì con un sorriso. Si notava la sua soddisfazione nel sapere che la sua proposta fosse stata accolta. Prese nuovamente un sorso d'acqua, poi tramite il legame, mi suggerì di prendere anche io dell'acqua e alzai un sopracciglio, ma lo feci.
«T'Dal ho un'idea: se vuoi mostrare a Haru come eravamo da giovani, potresti farlo attraverso una fusione mentale. Non so se te la senti, ma potrebbe vederlo, no? Attraverso la fusione mentale, potremmo mostrargli non solo come eravamo, ma anche come abbiamo vissuto e interagito. Sarebbe un'esperienza che va oltre la semplice condivisione di racconti, un'occasione per condividere con Haru non solo i nostri ricordi ma anche le emozioni e le sensazioni di quei momenti, magari può essergli utile» ammise Pavel, bevendo poi un sorso d'acqua. La sua voce, carica di speranza e curiosità, trasmise l'entusiasmo che provava per questa possibilità.
La proposta di Pavel mi sorprese e mi fece riflettere. La fusione mentale era una pratica intima, non era una decisione da prendere alla leggera, tanto che io stessa la praticavo raramente. Mentre consideravo questa opzione, mi trovai a rivivere nella mia mente i ricordi della mia giovinezza con Pavel: i nostri incontri iniziali, le sfide che avevamo affrontato insieme, le gioie e le difficoltà che avevano gettato prima e forgiato poi il nostro legame. Questi ricordi erano custoditi gelosamente nel mio cuore, e l'idea di condividerli con Haru in un modo così diretto e profondo era al tempo stesso intimidatoria e affascinante. Riflettendo su tutto ciò, mi resi conto che questa poteva essere un'opportunità unica per Haru di vedere da vicino le nostre esperienze, di sentirle come le avevamo vissute, di comprendere non solo attraverso i racconti, ma attraverso l'esperienza diretta.
«Hai ragione. È un'opportunità per vedere da dove vieni, per comprendere non solo attraverso i racconti, ma attraverso l'esperienza. La decisione di procedere con una fusione mentale è tua» mmisi.
Pavel, al mio fianco, annuì con un sorriso. Si notava la sua soddisfazione nel sapere che la sua proposta fosse stata accolta. Prese nuovamente un sorso d'acqua, poi tramite il legame, mi suggerì di prendere anche io dell'acqua e alzai un sopracciglio, ma lo feci.