03-04-2024, 10:25 PM
Joanna McCoy
Human
Quando vide tutto buio si fermò di colpo, lo sguardo confuso mentre cercava di riprendere fiato; l’espressione perplessa non lasciò il suo volto neanche quando le luci si accesero e amici e familiari uscirono allo scoperto per farle gli auguri, ci mise qualche secondo di troppo a realizzare che era il suo compleanno.
Mi ero completamente dimenticata!
Portò una mano sulla fronte e rise per quanto fosse stato folle tutto quello, scosse la testa mentre guardava con affetto tutti i presenti, le guance leggermente arrossate a causa dell’imbarazzo di essere al centro dell’attenzione. Mentre i colleghi cantavano la tipica canzone di compleanno, Joanna si guardava intorno sorridendo mentre riconosceva tutti i presenti; per quanto non amasse festeggiare era comunque felice che si erano premurati per farle una festa, significava molto per la giovane guardiamarina.
Grazie grosso pallone di pezza!
Ricambiò l’abbraccio del padre usando il soprannome che era solita dargli fin da quando era piccola. Alzò lo sguardo per guardarlo negli occhi, si sporse per dargli un piccolo bacio sulla guancia e si lasciò sfuggire una risata decisamente gioiosa.
Anche io non vorrei essere da nessun’altra parte, anche se avrei preferito non fare una corsa e preoccuparmi per venire qui.
Alzò la voce verso l’ultima parte della frase, lo sguardo rivolto verso il resto della sala esprimeva comunque divertimento, non era certamente arrabbiata per il metodo utilizzato.
Ma siete stati decisamente bravi, non avevo davvero capito che stavate organizzando qualcosa. In vostro aiuto è arrivata anche la mia memoria, è da giorni che sono così concentrata su altro che mi dimentico di guardare il calendario!
Si sporse verso lo zio Jim per dare un bacio sulla guancia anche a lui, era certa che era lui la mente di tutto o almeno di gran parte. Grazie zio! Ma devi smetterla di fare sorprese spaventando le persone.
Lo guardò con complicità come per ricordargli con quella frase quello che avevano pianificato non molto tempo prima per suo padre e la guardiamarina Potter, quest’ultima aveva ricevuto un sorriso dalla festeggiata che stava cercando di salutare più gente possibile. Joanna si faceva largo verso le persone, ringraziandole e salutandole.
Una scelta migliore non si poteva fare per la scelta della musica, grazie!
Si riferì al tenente Uhura, immaginando che fosse lei a gestire la base musicale della serata, dato il PADD che stava tenendo in mano; era certa che avrebbe fatto un buon lavoro. Si voltò a cercare Carol con lo sguardo, sapeva che era un falso allarme quello che avevano mandato in infermeria ma era preferibile vederlo con i suoi occhi.
Mi ero completamente dimenticata!
Portò una mano sulla fronte e rise per quanto fosse stato folle tutto quello, scosse la testa mentre guardava con affetto tutti i presenti, le guance leggermente arrossate a causa dell’imbarazzo di essere al centro dell’attenzione. Mentre i colleghi cantavano la tipica canzone di compleanno, Joanna si guardava intorno sorridendo mentre riconosceva tutti i presenti; per quanto non amasse festeggiare era comunque felice che si erano premurati per farle una festa, significava molto per la giovane guardiamarina.
Grazie grosso pallone di pezza!
Ricambiò l’abbraccio del padre usando il soprannome che era solita dargli fin da quando era piccola. Alzò lo sguardo per guardarlo negli occhi, si sporse per dargli un piccolo bacio sulla guancia e si lasciò sfuggire una risata decisamente gioiosa.
Anche io non vorrei essere da nessun’altra parte, anche se avrei preferito non fare una corsa e preoccuparmi per venire qui.
Alzò la voce verso l’ultima parte della frase, lo sguardo rivolto verso il resto della sala esprimeva comunque divertimento, non era certamente arrabbiata per il metodo utilizzato.
Ma siete stati decisamente bravi, non avevo davvero capito che stavate organizzando qualcosa. In vostro aiuto è arrivata anche la mia memoria, è da giorni che sono così concentrata su altro che mi dimentico di guardare il calendario!
Si sporse verso lo zio Jim per dare un bacio sulla guancia anche a lui, era certa che era lui la mente di tutto o almeno di gran parte. Grazie zio! Ma devi smetterla di fare sorprese spaventando le persone.
Lo guardò con complicità come per ricordargli con quella frase quello che avevano pianificato non molto tempo prima per suo padre e la guardiamarina Potter, quest’ultima aveva ricevuto un sorriso dalla festeggiata che stava cercando di salutare più gente possibile. Joanna si faceva largo verso le persone, ringraziandole e salutandole.
Una scelta migliore non si poteva fare per la scelta della musica, grazie!
Si riferì al tenente Uhura, immaginando che fosse lei a gestire la base musicale della serata, dato il PADD che stava tenendo in mano; era certa che avrebbe fatto un buon lavoro. Si voltò a cercare Carol con lo sguardo, sapeva che era un falso allarme quello che avevano mandato in infermeria ma era preferibile vederlo con i suoi occhi.