22-05-2024, 12:17 PM
Joanna McCoy
Human
Aveva il cuore in gola quando arrivò al fianco di Jim, sollevata di poter almeno provare a fare qualcosa e, in cuor suo, sperava davvero di poter fare la differenza.
Lanciò solo uno sguardo a suo zio perché, in quel momento, voleva concentrare tutta la sua attenzione verso gli uomini a terra.
Posò gli strumenti che Jim le aveva precedentemente passato e prese invece il tricorder medico insieme al kit di emergenza che aveva portato e si sporse verso i feriti per analizzare le ferite e capire come agire.
Penso di poter fare qualcosa.
Rispose l'infermiera mentre le sue mani si muovevano con sicurezza, cercando di bloccare il flusso di sangue e stabilizzare le condizioni dei feriti; nonostante sentisse il peso della responsabilità gravare sulle sue spalle, riusciva comunque a essere meticolosa nel suo lavoro. Poteva essere una ragazza ansiosa ma in momenti come questi riusciva a vincere la sua ansia per poter fare al meglio il suo lavoro, diventando quasi una persona completamente diversa.
Non era più la piccola e dolce Jo ma era una scrupolosa infermiera pronta a salvare i suoi compagni di missione.
Nonostante fosse concentrata sul suo lavoro, riuscì a sentire il discorso tra l’ufficiale di sicurezza e Jim; la possibilità di comunicare con le creature poteva essere un valido strumento nelle loro mani ma, se avessero fallito, avrebbe messo a rischio la vita degli ufficiali feriti e anche la sua e quella di Jim.
Sto provando a stabilizzare Owens mentre sono riuscita a sistemare parte delle ferite degli altri ma è solo una soluzione temporanea, con gli strumenti che ho attualmente ho bisogno di tempo e purtroppo non posso fare molto altro. So che riattivare i sistemi potrebbe essere pericoloso per noi ma anche con il mio aiuto dobbiamo portarli il più in fretta possibile alla nave.
Jo non aveva concluso la frase ma era ovvio quello che stava intendendo, che pensava fosse il caso di riattivare le sonde.
Lanciò solo uno sguardo a suo zio perché, in quel momento, voleva concentrare tutta la sua attenzione verso gli uomini a terra.
Posò gli strumenti che Jim le aveva precedentemente passato e prese invece il tricorder medico insieme al kit di emergenza che aveva portato e si sporse verso i feriti per analizzare le ferite e capire come agire.
Penso di poter fare qualcosa.
Rispose l'infermiera mentre le sue mani si muovevano con sicurezza, cercando di bloccare il flusso di sangue e stabilizzare le condizioni dei feriti; nonostante sentisse il peso della responsabilità gravare sulle sue spalle, riusciva comunque a essere meticolosa nel suo lavoro. Poteva essere una ragazza ansiosa ma in momenti come questi riusciva a vincere la sua ansia per poter fare al meglio il suo lavoro, diventando quasi una persona completamente diversa.
Non era più la piccola e dolce Jo ma era una scrupolosa infermiera pronta a salvare i suoi compagni di missione.
Nonostante fosse concentrata sul suo lavoro, riuscì a sentire il discorso tra l’ufficiale di sicurezza e Jim; la possibilità di comunicare con le creature poteva essere un valido strumento nelle loro mani ma, se avessero fallito, avrebbe messo a rischio la vita degli ufficiali feriti e anche la sua e quella di Jim.
Sto provando a stabilizzare Owens mentre sono riuscita a sistemare parte delle ferite degli altri ma è solo una soluzione temporanea, con gli strumenti che ho attualmente ho bisogno di tempo e purtroppo non posso fare molto altro. So che riattivare i sistemi potrebbe essere pericoloso per noi ma anche con il mio aiuto dobbiamo portarli il più in fretta possibile alla nave.
Jo non aveva concluso la frase ma era ovvio quello che stava intendendo, che pensava fosse il caso di riattivare le sonde.