23-05-2024, 05:37 PM
Where I come from, if someone
saves your life, you don't stab them in the back.
James T. Kirk | Human
Jim poteva percepire la tensione di Joanna nel suo respiro affannato, nel suo frenetico studiare gli uomini a terra, decidendo di dedicarsi a questo o a quest'altro a seconda delle priorità che il suo studio le aveva insegnato a riconoscere. Se posso aiutare in qualche modo... si offrì il capitano, che non amava particolarmente starsene con le mani in mano: non poteva certo vantarsi di essere un medico esperto, ma qualche competenza di primo soccorso era obbligatoria in qualunque corso dell'Accademia richiedesse delle esercitazioni sul campo e anni di esperienza in missioni non sempre felici gli avevano insegnato abbastanza da poter assistere l'infermiera senza peggiorare la salute dei suoi pazienti. Ci volle qualche minuto prima che la giovane finalmente si fermasse, dopo aver fatto tutto ciò che poteva. Per Gerstman non c'era stato nulla da fare, e Owens non era esattamente fresco come una rosa, ma Natek e Sanchez davano l'impressione di avere buone speranze, al punto che l'ispanico si mosse perfino. Piano, piano... lo trattenne Jim, bloccandolo a terra perché non si muovesse ha tre costole fratturate, cerchi di non andare in giro mentre risolviamo... iniziò, interrompendosi immediatamente non appena il trillo del comunicatore che Jo aveva lasciato a terra catturò la sua attenzione.
Kirk annunciò, rispondendo alla comunicazione. Capitano! Felice di sentirla! esclamò la voce del capo ingegnere attraverso il comunicatore. Jim si guardò attorno, tenendo lo sguardo puntato verso i profili montuosi sullo sfondo, nella direzione in cui erano spariti i cumuli di sabbia: non sembrava esserci alcuna traccia delle creature per il momento, ma era difficile vedere qualcosa contro quello sfondo sabbioso e considerando la velocità che i cumuli di sabbia sembravano in grado di raggiungere, non riuscire a scorgerli era tutto tranne che una garanzia che non fossero lì. Scotty, abbiamo dei feriti, può teletrasportarli in infermeria? si informò il capitano. No, Signore. Abbiamo avuto qualche problema con il campione nel laboratorio scientifico, è riuscito a mettere fuori uso diversi sistemi prima che riuscissimo a distruggerlo, dobbiamo ancora terminare di valutare i danni. Do priorità al teletrasporto. promise.
Distruggerlo. Non era esattamente quello che Jim aveva in mente, ma visti i danni che erano riusciti a combinare i cumuli di sabbia sul pianeta non aveva nulla da ridire riguardo a quella decisione distruggerlo, come? si informò Jim, valutando anche quell'eventualità nel caso in cui il piano di Uhura non fosse andato a buon fine. Fu in quel momento che Collignon riapparve nuovamente all'ingresso della base, si guardò prudentemente attorno con il phaser alla mano e poi superò di corsa le poche centinaia di metri che lo separavano dagli altri ufficiali. Signore, siamo pronti per procedere. lo informò. Jim rispose con un cenno, indicandogli di attendere un istante. Scotty, quanto ci vorrà per quel teletrasporto? si informò, valutando che fosse più prudente attendere fosse nuovamente online prima di fare esperimenti che potevano concludersi con gli abitanti del pianeta potenzialmente infuriati. La risposta, tuttavia, non fu esattamente quella che voleva sentire, specialmente perché, proprio in quell'istante, gli parve di scorgere qualcosa all'orizzonte. Collignon!? chiamò, indicando all'uomo un punto all'orizzonte, dove sembrava si stesse alzando un gran polverone che nulla prometteva di buono. Se si trattava nuovamente delle creature, non avevano molto tempo.
Abbiamo un minuto, due al massimo... aggiornò il capo ingegnere mentre faceva segno a Collignon di ritornare verso la base. Andiamo. aggiunse in direzione di Jo, afferrandola per un braccio per assicurarsi che lei lo seguisse, nonostante questo implicasse abbandonare i suoi pazienti. Personalmente nemmeno a Jim piaceva molto l'idea di lasciare lì quegli uomini più morti che vivi, in campo aperto, con i phaser che si erano già dimostrati inefficaci come loro unica difesa... ma aveva capito perfettamente che tornare rapidamente a bordo era l'unico modo in cui si sarebbero potuti salvare e i sistemi di sicurezza avrebbero reso impossibile teletrasportarli dalla base, condannandoli definitivamente. La migliore speranza che avevano di sopravvivere, era che il capo ingegnere compisse l'ennesimo dei suoi miracoli e Jim era convinto di poterci contare. Purtroppo, nel momento in cui raggiunsero l'interno della struttura, la comunicazione cadde di nuovo. Sul serio!? protestò il capitano, picchiettando sul comunicatore nella speranza di recuperare il segnale.
Kirk annunciò, rispondendo alla comunicazione. Capitano! Felice di sentirla! esclamò la voce del capo ingegnere attraverso il comunicatore. Jim si guardò attorno, tenendo lo sguardo puntato verso i profili montuosi sullo sfondo, nella direzione in cui erano spariti i cumuli di sabbia: non sembrava esserci alcuna traccia delle creature per il momento, ma era difficile vedere qualcosa contro quello sfondo sabbioso e considerando la velocità che i cumuli di sabbia sembravano in grado di raggiungere, non riuscire a scorgerli era tutto tranne che una garanzia che non fossero lì. Scotty, abbiamo dei feriti, può teletrasportarli in infermeria? si informò il capitano. No, Signore. Abbiamo avuto qualche problema con il campione nel laboratorio scientifico, è riuscito a mettere fuori uso diversi sistemi prima che riuscissimo a distruggerlo, dobbiamo ancora terminare di valutare i danni. Do priorità al teletrasporto. promise.
Distruggerlo. Non era esattamente quello che Jim aveva in mente, ma visti i danni che erano riusciti a combinare i cumuli di sabbia sul pianeta non aveva nulla da ridire riguardo a quella decisione distruggerlo, come? si informò Jim, valutando anche quell'eventualità nel caso in cui il piano di Uhura non fosse andato a buon fine. Fu in quel momento che Collignon riapparve nuovamente all'ingresso della base, si guardò prudentemente attorno con il phaser alla mano e poi superò di corsa le poche centinaia di metri che lo separavano dagli altri ufficiali. Signore, siamo pronti per procedere. lo informò. Jim rispose con un cenno, indicandogli di attendere un istante. Scotty, quanto ci vorrà per quel teletrasporto? si informò, valutando che fosse più prudente attendere fosse nuovamente online prima di fare esperimenti che potevano concludersi con gli abitanti del pianeta potenzialmente infuriati. La risposta, tuttavia, non fu esattamente quella che voleva sentire, specialmente perché, proprio in quell'istante, gli parve di scorgere qualcosa all'orizzonte. Collignon!? chiamò, indicando all'uomo un punto all'orizzonte, dove sembrava si stesse alzando un gran polverone che nulla prometteva di buono. Se si trattava nuovamente delle creature, non avevano molto tempo.
Abbiamo un minuto, due al massimo... aggiornò il capo ingegnere mentre faceva segno a Collignon di ritornare verso la base. Andiamo. aggiunse in direzione di Jo, afferrandola per un braccio per assicurarsi che lei lo seguisse, nonostante questo implicasse abbandonare i suoi pazienti. Personalmente nemmeno a Jim piaceva molto l'idea di lasciare lì quegli uomini più morti che vivi, in campo aperto, con i phaser che si erano già dimostrati inefficaci come loro unica difesa... ma aveva capito perfettamente che tornare rapidamente a bordo era l'unico modo in cui si sarebbero potuti salvare e i sistemi di sicurezza avrebbero reso impossibile teletrasportarli dalla base, condannandoli definitivamente. La migliore speranza che avevano di sopravvivere, era che il capo ingegnere compisse l'ennesimo dei suoi miracoli e Jim era convinto di poterci contare. Purtroppo, nel momento in cui raggiunsero l'interno della struttura, la comunicazione cadde di nuovo. Sul serio!? protestò il capitano, picchiettando sul comunicatore nella speranza di recuperare il segnale.