27-06-2024, 02:16 PM
This can be painful or not. That's up to you. Either way, I will know what you know.
Rhhaein s'Lhoell Romulana
Il viaggio fino alla stazione orbitale fu rapido. La navetta intestata al laboratorio non era un modello recente ma, per essere un mezzo civile, non era niente male. Il viaggio fu troppo breve per accertarsene, ma era quasi certa che fossero state apportate modifiche non da poco al motore. Beh, se avesse voluto, avrebbe avuto tutto il tempo per informarsi durante la sua permanenza.
All'attracco, solo il pilota rimase a bordo. Rae seguì Sorren, suo compagno di viaggio, per i corridoi della stazione. Se qualcuno conosceva Torak, questi era Sorren. Era stato lui a portare avanti, per via telematica, la parte teorica del progetto col cardassiano. Il ricercatore era quindi ai suoi occhi sia un'importante fonte di informazioni che un possibile rischio. Non lo considerava un traditore, non aveva ancora motivi per farlo, ma diffidava di lui. Essere un'agente della Tal'Shiar sicuramente non aiutava nei rapporti interpersonali ma Rae era lì per bloccare sul nascere qualsiasi fuga di informazioni, non per fare amicizia.
Rimase in disparte durante l'incontro tra Sorren e il cardassiano, osservando con interesse (e un pizzico di gelosia) la loro spensieratezza. Ad un primo sguardo, Torak non sembrava pericoloso ma, se le spie fossero state così semplici da identificare, Rae sarebbe stata disoccupata. L'avrebbe quindi sospettato colpevole fino a prova contraria.
Attese una pausa nella conversazione prima di intromettersi. Salve, signor Torak. Io sono Rhhaein e sarò il suo supervisore per il tempo della sua permanenza. Si presentò, tralasciando il suo cognome come spesso facevano i vulcanoidi quando avevano a che fare con le altre specie.
All'attracco, solo il pilota rimase a bordo. Rae seguì Sorren, suo compagno di viaggio, per i corridoi della stazione. Se qualcuno conosceva Torak, questi era Sorren. Era stato lui a portare avanti, per via telematica, la parte teorica del progetto col cardassiano. Il ricercatore era quindi ai suoi occhi sia un'importante fonte di informazioni che un possibile rischio. Non lo considerava un traditore, non aveva ancora motivi per farlo, ma diffidava di lui. Essere un'agente della Tal'Shiar sicuramente non aiutava nei rapporti interpersonali ma Rae era lì per bloccare sul nascere qualsiasi fuga di informazioni, non per fare amicizia.
Rimase in disparte durante l'incontro tra Sorren e il cardassiano, osservando con interesse (e un pizzico di gelosia) la loro spensieratezza. Ad un primo sguardo, Torak non sembrava pericoloso ma, se le spie fossero state così semplici da identificare, Rae sarebbe stata disoccupata. L'avrebbe quindi sospettato colpevole fino a prova contraria.
Attese una pausa nella conversazione prima di intromettersi. Salve, signor Torak. Io sono Rhhaein e sarò il suo supervisore per il tempo della sua permanenza. Si presentò, tralasciando il suo cognome come spesso facevano i vulcanoidi quando avevano a che fare con le altre specie.