30-06-2024, 09:49 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-06-2024, 09:51 PM da T'Dal.)
Dio forse esiste, Clary, o forse no, ma non credo che abbia importanza. In ogni caso ce la dobbiamo cavare da soli.
Polina Troi-Riker Mezza betazoide
Mi sorpresi a sentire Lorelei parlare così apertamente delle sue sfide con la telepatia, ma la sua sincerità mi spinse a riflettere sulle difficoltà che entrambi affrontavamo nel gestire le nostre abilità in un ambiente così complesso come quello della Voyager.
«Capisco perfettamente, anche io ho i miei momenti in cui mi sento sopraffatta dalle emozioni altrui, specialmente in situazioni di crisi come quella che abbiamo appena vissuto. Non è semplice mantenere il controllo quando tutto intorno a te è caos» risposi, con un mezzo sospiro.
Pensai a come, nel corso degli anni, avevo dovuto imparare a gestire la mia empatia betazoide, un dono che a volte sentivo più come un fardello. «Non è indiscreto affatto. Ho sviluppato una sorta di routine di allenamento telepatico, grazie all'aiuto di mamma Deanna, anche se è più un insieme di piccole pratiche quotidiane che un vero e proprio regime. Cerco di meditare ogni giorno, anche solo per pochi minuti al mattino. Mi aiuta a centrarmi e a prepararmi mentalmente per le sfide della giornata; ma non è sempre facile, soprattutto qui sulla Voyager. Ci sono giorni in cui le emergenze ci prendono completamente e trovare anche solo un momento per respirare sembra impossibile. Durante le missioni particolarmente intense, mi affido a tecniche di respirazione e visualizzazione per evitare di essere sopraffatta dalle emozioni altrui» risposi con un sorriso comprensivo. Sapevo che essendo mezza betazoide avevo dei limiti, ma forse.. potevo esserle d'aiuto così decisi di propormi per darle un aiuto, forse condividere la mia routine poteva essere un modo per aiutarla, per non farla sentire sola in questa sua sfida personale sulla Voyager. Tanta gente in ristretto spazio vitale.
«Se ti interessa, possiamo cercare di trovare un momento per praticare insieme. A volte avere un partner può fare la differenza, specialmente quando si cerca di recuperare tempo perduto, ma non so se ti serve una pratica come la mia»proposi con un sorriso incoraggiante.
«Capisco perfettamente, anche io ho i miei momenti in cui mi sento sopraffatta dalle emozioni altrui, specialmente in situazioni di crisi come quella che abbiamo appena vissuto. Non è semplice mantenere il controllo quando tutto intorno a te è caos» risposi, con un mezzo sospiro.
Pensai a come, nel corso degli anni, avevo dovuto imparare a gestire la mia empatia betazoide, un dono che a volte sentivo più come un fardello. «Non è indiscreto affatto. Ho sviluppato una sorta di routine di allenamento telepatico, grazie all'aiuto di mamma Deanna, anche se è più un insieme di piccole pratiche quotidiane che un vero e proprio regime. Cerco di meditare ogni giorno, anche solo per pochi minuti al mattino. Mi aiuta a centrarmi e a prepararmi mentalmente per le sfide della giornata; ma non è sempre facile, soprattutto qui sulla Voyager. Ci sono giorni in cui le emergenze ci prendono completamente e trovare anche solo un momento per respirare sembra impossibile. Durante le missioni particolarmente intense, mi affido a tecniche di respirazione e visualizzazione per evitare di essere sopraffatta dalle emozioni altrui» risposi con un sorriso comprensivo. Sapevo che essendo mezza betazoide avevo dei limiti, ma forse.. potevo esserle d'aiuto così decisi di propormi per darle un aiuto, forse condividere la mia routine poteva essere un modo per aiutarla, per non farla sentire sola in questa sua sfida personale sulla Voyager. Tanta gente in ristretto spazio vitale.
«Se ti interessa, possiamo cercare di trovare un momento per praticare insieme. A volte avere un partner può fare la differenza, specialmente quando si cerca di recuperare tempo perduto, ma non so se ti serve una pratica come la mia»proposi con un sorriso incoraggiante.