14-07-2024, 09:39 PM
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus Vulcaniana
Guardai Dakona e risposi alla sua domanda relativa alle condizioni dell'Enterprise.
«L'Enterprise ha subito lievi danni durante l'attacco, ma la situazione è sotto controllo. Non ho dettagli specifici sui pazienti, ma confido che il dottor McCoy abbia la situazione in mano» risposi, mantenendo il mio tono calmo e razionale.
Appena materializzata sulla piattaforma di teletrasporto dell'Enterprise, immediatamente mi avvicinai al capitano Kirk, feci il saluto vulcaniano come da abitudine. «Capitano T'Dal della Saratoga» mi presentai con tono neutro, mentre il capitano Kirk, con il suo caratteristico carisma, fece le presentazioni, indicando il comandante Scott e il capo Na'vit Silar. Nonostante la situazione apparentemente rilassata, non potevo ignorare il sottotesto di urgenza che permeava l'aria.
«Sono onorata di essere qui, Capitano Kirk. Il mio ufficiale medico capo e io siamo pronti a collaborare con il vostro equipaggio per qualsiasi necessità» continuai, mantenendo il controllo emotivo tipico della mia cultura, pur essendo internamente consapevole della complessità delle operazioni in corso.
Kirk mi guidò attraverso i corridoi della nave, dirigendoci verso l'infermeria. La tensione derivante dalla situazione recente era palpabile, ma come vulcaniana, era mia responsabilità rimanere imperturbabile e focalizzata, qualità che speravo trasmettessero sicurezza agli altri. L'equipaggio dell'Enterprise sembrava operare con una familiarità che era tipica delle lunghe missioni spaziali, una realtà a cui ero abituata anche sulla Saratoga.
Sapevo che l'incontro con il dottor McCoy sarebbe stato cruciale per comprendere meglio le condizioni dei pazienti e pianificare le azioni successive.
«L'Enterprise ha subito lievi danni durante l'attacco, ma la situazione è sotto controllo. Non ho dettagli specifici sui pazienti, ma confido che il dottor McCoy abbia la situazione in mano» risposi, mantenendo il mio tono calmo e razionale.
Appena materializzata sulla piattaforma di teletrasporto dell'Enterprise, immediatamente mi avvicinai al capitano Kirk, feci il saluto vulcaniano come da abitudine. «Capitano T'Dal della Saratoga» mi presentai con tono neutro, mentre il capitano Kirk, con il suo caratteristico carisma, fece le presentazioni, indicando il comandante Scott e il capo Na'vit Silar. Nonostante la situazione apparentemente rilassata, non potevo ignorare il sottotesto di urgenza che permeava l'aria.
«Sono onorata di essere qui, Capitano Kirk. Il mio ufficiale medico capo e io siamo pronti a collaborare con il vostro equipaggio per qualsiasi necessità» continuai, mantenendo il controllo emotivo tipico della mia cultura, pur essendo internamente consapevole della complessità delle operazioni in corso.
Kirk mi guidò attraverso i corridoi della nave, dirigendoci verso l'infermeria. La tensione derivante dalla situazione recente era palpabile, ma come vulcaniana, era mia responsabilità rimanere imperturbabile e focalizzata, qualità che speravo trasmettessero sicurezza agli altri. L'equipaggio dell'Enterprise sembrava operare con una familiarità che era tipica delle lunghe missioni spaziali, una realtà a cui ero abituata anche sulla Saratoga.
Sapevo che l'incontro con il dottor McCoy sarebbe stato cruciale per comprendere meglio le condizioni dei pazienti e pianificare le azioni successive.
I don't need a doctor, damn it! I am a doctor!
Leonard McCoy Umano
Ero già impegnato a fondo nel tentativo di capire cosa fare per l'ambasciatore M'Saar quando l'annuncio del teletrasporto degli ufficiali della Saratoga arrivò. Quando il capitano Kirk portò il capitano T'Dal e il dottor Dakona in infermeria, mi alzai dal mio ufficio e mi diressi verso gli ospiti. Avrei voluto dire a Jim qualcosa di sarcastico, dato che il mio lavoro era già abbastanza complicato senza dovermi preoccupare di altre distrazioni, ma sapevo che quello non era il momento migliore per sbottare. «Dottor Raal e capitano T'Dal, immagino» dissi, estendendo la mano verso il primo e facendo un cenno di rispettoso saluto verso la seconda, data la mia incapacità di fare il saluto vulcaniano. «Sono Leonard McCoy, il medico capo qui sull'Enterprise. Benvenuti a bordo.» dissi pacatamente, apprezzando la discrezione del collega e il suo evidente rispetto per le procedure di un'altra nave. Sapevo di avere dei difetti, molti, sempre pronto a collaborare con un collega, soprattutto in tempi di crisi.