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TSE Facendo quattro passi su una base della Lloann'mhrahel
#1

Dhivael s'Ehweia

Romulan

Son più che convinta che non ci sia nulla di meglio di una missione per mettere alla prova sé stessi e per dimostrare la propria abilità e lealtà all'Impero. E, più pericolosa è, più è maggiore la stima che si guadagna... e l'adrenalina che scorre nelle vene mentre la si compie. Non sono certa che quella di oggi sia una delle più pericolose missioni a cui sono stata assegnata... dopotutto, non è detto che finisca con una sparatoria, ma è sicuramente una delle più delicate e snervanti a cui ho mai partecipato.

Mi trovo all'interno del cantiere navale di Utopia Planitia, la base orbitante attorno a Sol IV, pianeta anche conosciuto come Marte. Sono, quindi, nel cuore del territorio nemico, all'interno del settore 001: il sistema Sol, quello in cui vi è il pianeta Terra e, di conseguenza, il nucleo operativo della Federazione Unita dei Pianeti. La IRW T'Met, la nave su cui presto servizio, si trova occultata nelle vicinanze, ma so perfettamente che, nel caso io mi ritrovassi nei guai, dovrò cavarmela da sola. Non metteranno in pericolo la nave e la missione per una semplice agente... o forse sì? Non sono sicura che il capitano fosse molto contento quando sono stata io a propormi volontaria per questa infiltrazione. Come legato della Tal'Diann dovrei starmene buona buona sull'astronave, a controllare il comportamento degli altri membri dell'equipaggio, ma devo ammettere che non ne potevo più. Ho preso la palla al balzo per allontanarmi un po' dalla T'Met... e, soprattutto, dall'ufficiale politico. Visto che - ovviamente - è un agente della Tal'Shiar, è mio compito tenerlo d'occhio e, essendo io un'agente della Tal'Diann, è suo dovere controllare me. È semplicemente un casino totale.

Scaccio quei pensieri dalla mia testa, mentre cammino per un corridoio cercando di dare l'impressione di sapere dove sto andando. I miei capelli sono sciolti, e ricadono sulla fronte, nascondendo la mia cresta frontale già normalmente poco visibile. Indosso una divisa della flotta, più precisamente da ingegnere. Il grado segnato è basso, in questo momento sono un semplice guardiamarina: un grado più alto mi farebbe di certo comodo, ma porterebbe anche attenzione non gradita. In questi casi, è meglio passare il più inosservati possibile.
#2

Renson Scott

Human

Camminavo lungo i corridoi del bacino trentasei dei cantieri navali di Utopia Planitia. Non era una cosa strana vedere tanto personale della sicurezza. Infondo sotto di noi vi era uno dei due grandi esperimenti del secolo, la USS Voyager-A una delle uniche due navi della flotta dotate di motore a cavitazione quantica.

Fischiettavo. Si, mi piace fischiettare.... Anche se poi tutti mi guardano male. Sorridevo.
Mentre camminavo guardavo dal finestrone e non prestavo attenzione a dove andavo, strano, mentre guardavo marte sembrava che i miei occhi "ballassero" come se fossi io deficiente o come se ci fosse qualcosa là fuori.
Avevo urtato una signorina. Oh, mi scusi non l'ho proprio vista...
Aveva i capelli sulla fronte e la pelle un po' pallida, non sembrava umana....
#3

Dhivael s'Ehweia

Romulan

Devo ammettere che è affascinante camminare in una base nemica senza avere la più pallida idea di cosa cercare. Il mistero mi ha sempre attirato, altrimenti non avrei di certo fatto questo lavoro. Una cosa è certa: quello che sta attualmente combinando la Lloann'mhrahel, la Federazione Unita dei Pianeti, è sicuramente qualcosa di grosso. Basta fare caso a quanto si siano impegnati per tenerlo segreto, per capire che qui dentro sta succedendo qualcosa di molto interessante. Il problema sarà capire cosa.

Faccio appena in tempo a sentire qualcuno fischiettare quando qualcosa - anzi, qualcuno - mi urta. Faccio fatica a trattenermi dallo scostarmi e dal colpire il malcapitato con una mossa di Ch'Vashrek... una reazione istintiva utile in territorio romulano, ma controproducente in territorio federale. In questo momento, teoricamente, sono una vulcaniana. L'emotività non deve essere nel mio dizionario. E colpire un 'collega' per un nonnulla attirerebbe solo l'attenzione.

"Non si preoccupi, tenente." Affermo, con tutta la tranquillità del mondo, leggendo il grado sulla sua divisa. Cerco di mantenere un tono di voce e un'espressione neutri, esattamente come farebbe un vero vulcaniano. "Sarebbe illogico offendersi per così poco."
#4

Renson Scott

Human

Illogico certo... Per caso si è persa?
Guardandola sembrava un po' perplessa, per quanto una vulcaniana possa sembrare di esserlo...
Ammiravo i vulcaniani, non so perchè ma mi piacevano, mi attiravano, forse sera il fascio della logica.
Osservai bene la donna negli occhi, attendendo una risposta. Poi mi accorsi di essere inopportuno nel guardarla in quel modo, quindi distolsi lo sguardo, volgendolo verso il finestrone che dava direttamente sul bacino spaziale. Sa, qui è molto grande... E normale perdersi, però sarebbe la prima volta in cui vedo una vulcaniana perdersi...
Tornai a guardarla. Continuavo a ripetermi che quella pelle era troppo chiara per una vulcaniana, ma i suoi occhi mi attiravano, come un'ape è attirata da un fiore. Cercavo di distrarmi, perchè so che le vulcaniane non sono molto interessate a questo tipo di cose, e sopratutto perchè se fosse stata un'ambasciatrice avrei fatto una figuraccia, o peggio, se fosse stata un superiore?
#5

Dhivael s'Ehweia

Romulan

Persa? Per un attimo penso di negare la cosa, visto che - come ha ammesso lui stesso - è difficile che una vulcaniana si perda. D'altra parte, se facessi finta di essermi persa (beh, forse mi son persa davvero, ma questo è un dettaglio) potrei approfittare della sua gentilezza per farmi condurre... ovunque io voglia andare. Ma come fare? Mi chiedo, attenta a evitare - per quanto mi sia possibile - che la confusione e l'indecisione che provo traspaiano dal mio volto. Cavolo se è difficile fare la vulcaniana! Un attimo... e perché i vulcaniani non dovrebbero perdersi? Cosa sono? Degli dei in terra? No, saranno discendenti - come noi romulani - dei Vhorani, ma hanno tradito i loro antenati. Non hanno alcun merito, né sono entità quasi divine: sono solo dei... dei bambini... che pensano che reprimere le proprie emozioni li renda più... più... grandi? Onnipotenti, forse. Rifletto.

"Sono stata appena assegnata ad Utopia Planitia." Affermo quindi, come se questo bastasse a spiegare perché è più che logico che io mi sia persa. Mi piacerebbe dirgli che devo andare lavorare in un certo settore o su una certa cosa, ma c'è un piccolo problema: non ho la più pallida idea di cosa i lloann'na, i federali insomma, stiano combinando in questi cantieri navali. Ed è la prima volta che ci metto piede, quindi ho solo vaghe idee di come siano strutturati.

"Ma non ho intenzione di disturbarla: se deve tornare al lavoro lo faccia pure. Mi basterà fare un giro per la struttura per imparare a conoscerla." Continuo, sperando di sembrare abbastanza 'vulcaniana'. In effetti, non so bene nemmeno io se sarebbe meglio togliersi dai piedi questo hevam o utilizzarlo come guida turistica. In entrambe le possibilità ci sono dei pro e dei contro. Beh... vediamo come risponde. Se si offre volontario... beh, lo sfrutterò.
#6

Renson Scott

Human

Guardai ancora un attimo quella vulcaniana... Effettivamente aveva un colorito strano, che stesse male? Pensai tra me e me...
Beh potrei portarla in infermeria.
Rimasi ad ascoltare le sue parole con sguardo fermo anche se sul mio volto era comparso d'istinto un mezzo sorriso.
Beh, io ho appena terminato il turno, se vuole le faccio fare un giro della base... Dissi con tono molto disponibile; poi mi presi un attimo per riflettere. Le chiedo o no se sta bene? Decisi di rischiare.
Scusi la domanda, ma si sente bene? Ha un colorito strano. Se vuole -visto che è stata appena assegnata- la porto in infermeria così fa la visita d'imbarco e magari il dottore le da qualcosa.

Ma non è che è anche un mio superiore? Pensavo... Il sorriso sparì dal mio volto e come al solito mi agitai, preoccupato che potesse essere un comandante, o peggio un capitano. Iniziai ad aver caldo e a sudare, anche se ancora non visibilmente, purtroppo era un mio difetto, mi preoccupavo troppo. Decisi di aprire l'uniforme sul davanti, se prima solo dal colletto si poteva intuire la mia sezione di appartenenza ora la maglia color giallo oro era evidentissima. Giallo tattico o giallo ingegneria? Giallo ingegneria, senza dubbi... Fin da piccolo mi piaceva armeggiare con la tecnologia, una volta da piccolo decisi di aprire una sveglia per vedere com'era fatta, mio padre mi sgridò ma da buon ingegnere della flotta capì quale sarebbe stato il mio destino: seguire le sue orme.
#7

Dhivael s'Ehweia

Romulan

A quanto pare l'umano ha deciso di farmi da guida turistica. La cosa non mi dispiace, ma nemmeno mi fa troppo piacere. Sia averlo tra i piedi che non averlo hanno dei pro e dei contro, anche se - dopo la sua uscita sull'infermeria - sto cominciando a pensare che i pro di averlo come guida turistica siano meno dei contro. Visita d'imbarco!? Fantastico! Penso. Agli ufficiali medici basterà un millisecondo per rendersi conto che sono un'infiltrata! E, magari, potrebbero anche arrivare a capire che sono una romulana.

"La ringrazio per l'interessamento." Dico quindi, trattenendomi dallo strozzarlo o dall'esprimere il mio malcontento. "Ma son già passata per l'infermeria e non mi è stato riscontrato alcun problema." Concludo, con tutta la 'vulcanianicità' di cui sono capace. La prossima volta farò l'umana... anche se... i vulcaniani sono almeno nostri parenti! Rifletto. Gli hevam come questo qui, invece, sono solo delle forme di vita inferiori. Ma far finta di essere una forma di vita inferiore è più semplice.

"Sarebbe illogico rifiutare la sua offerta." Aggiungo quindi, riferendomi al giro della base. "Prima mi ambiento e prima potrò essere utile."
#8

Renson Scott

Human

Bene! Risposi, poi pensai tra me e me che quel colorito era comunque strano per una vulcaniana, ma se il dottore non aveva riscontrato nulla... Beh me ne farà una ragione.
Mi fermai un attimo a pensare, mentre lentamente mi calmavo e il mio battito cardiaco tornava alla normalità. Da dove cominciare il giro? Dalla Voyager? Umh...
E' già stata messa al corrente delle sue mansioni qui a bordo del molo trentasei?
Cominciai a camminare lungo il corridoio che portava verso un turbolift con passo calmo, aspettando che la donna mi seguisse.
Non sapevo cosa aspettarmi, comunque anche se mi ero calmato ero curioso di sapere di più su di lei...
#9

Dhivael s'Ehweia

Romulan

"Non ancora." Rispondo, un po' preoccupata dalla domanda, ma comunque decisa a tentare di utilizzarla per portare il discorso su quel qualunque cosa che si sta facendo in questa stazione. "Ma mi è stato detto che si tratta di qualcosa di riservato." Mi limito ad aggiungere, mentre lo seguo. In effetti, non sono sicura che sia una buona idea tentare immediatamente di portare il discorso sui segreti della Federazione, ma non posso nemmeno permettermi di aspettare troppo: non son sicura che ce la farei psicologicamente - parlare con una forma di vita inferiore è sempre poco entusiasmante - e non so quanto la mia copertura reggerà. Dopotutto, basterebbe un passo falso o un imprevisto per farla crollare.

Mi piacerebbe aggiungere un 'Lei ne sa qualcosa?', ma - molto probabilmente - sarebbe poco vulcaniano. Credo che la cosa migliore sia attendere e sperare che l'umano decida di dirmi qualcosa in proposito... altrimenti, è sempre possibile che il nostro 'tour' mi riveli qualcosa di interessante.

Sempre che il tour non finisca in una cella federale. Penso, non so nemmeno io se più divertita o preoccupata dall'idea. Non che la possibilità di finire in prigione sia molto probabile: non ho di certo intenzione di farmi prendere viva, non rientrerebbe nel modo di fare dell'Impero. Per non parlare del fatto che il mio onore si volatilizzerebbe. Meglio morire che arrendersi.
#10

Renson Scott

Human

La vidi ancora pensare, pensai che i vulcaniani sono molto pensosi. No aspetta da quando faccio pensieri così contorti? Beh comunque suppongo sia normale per i vulcaniani pensare tanto, insomma con tutta la logica che hanno in testa...
Ah! Ecco perché è così spaesata, è in attesa di ricevere istruzioni, come al solito al comando manda gente nuova senza sapere che meraviglie si trovano attraccate a questa base...
Con tono sicuro, ma anche comprensivo le dissi: 'Beh, se non le è stato detto nulla allora non posso ancora farle fare un giro, devo accompagnarla dal comandante, sarà lui a metterla al corrente di tutto ciò che avviene in questa installazione, dopo potrò farle fare un giro... Capisce?'

Intanto il computer comunicò il seguente allarme sonoro "Attenzione, allarme giallo.", e allo stesso tempo alcuni schermi comunicarono visivamente lo stato di allarme. Mi fermai un attimo ad ascoltare l'avviso, ma era capitato spesso negli ultimi tempi, quindi non ci detti molto peso.
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